Guerra in Medio Oriente: Usa, coalizione anti Houthi nel Mar Rosso. Tra i 10 Paesi anche l’Italia. Pressing sulla tregua, oggi nuova risoluzione all’Onu

Gli Stati Uniti hanno annunciato una coalizione di 10 nazioni contro gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, con Gran Bretagna, Francia, Italia e Bahrein tra i Paesi che aderiranno alla «iniziativa di sicurezza multinazionale».

La Casa Bianca conferma il sostegno militare a Israele, ma spinge con decisione per un aumento degli aiuti umanitari alla Striscia. Così come cresce la pressione internazionale per arrivare ad una seconda tregua, evocata da una nuova risoluzione degli Emirati Arabi Uniti su cui si sta lavorando al Palazzo di Vetro a New York dopo il veto americano delle settimane scorse.

La complessa partita diplomatica in corso non si ferma però al Consiglio di sicurezza dell'Onu. A Varsavia il capo del Mossad David Barnea, il premier del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani e il capo della Cia William Burns si sono incontrati per saggiare la possibilità di riaprire i negoziati sulla tregua e su un nuovo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Tutti hanno convenuto che si tratta di negoziati "lunghi, complicati e più difficili di prima".

Mentre sul nascere della trattativa è piombato un nuovo video diffuso da Hamas con un intervento di tre anziani ostaggi israeliani ancora in cattività nella Striscia. "Un video terroristico criminale", lo ha liquidato il portavoce militare Daniel Hagari, nel quale i tre rapiti affermano di non voler morire sotto i raid del loro stesso esercito e invocano la liberazione "a qualunque costo". Il video di poco più di un minuto si conclude con una citazione biblica: 'Non abbandonarmi nella vecchiaia'.

Secondo esponente dell'amministrazione Biden ad arrivare in una settimana in Israele in una spola politico-militare, il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha ribadito il sostegno americano all'alleato di sempre. La cornice politica generale, ha sintetizzato, resta quella della soluzione a 2 Stati.

Il governo di Netanyahu ha inoltre messo in guardia gli americani su quello che sta succedendo al confine nord del Paese con gli Hezbollah libanesi: "Se gli sforzi diplomatici non avranno esito - ha avvertito il ministro della Difesa - non esiteremo ad attaccare al nord". Sul terreno intanto l'esercito israeliano appare aver preso saldamente il controllo di Beit Hanoun, nel nord della Striscia, conquistando le roccaforti di Hamas. A Gaza City il portavoce militare ha annunciato che sono stati catturati molti miliziani, tra cui alcuni di quelli responsabili dell'attacco del 7 ottobre.

Per approfondire

- Gaza sgomberata e gli sfollati in Egitto: il piano in un dossier dell’intelligence israeliana

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