Dazi sulle auto cinesi: ecco come i produttori trattano con l’Europa per evitarli

di Edoardo Nastri

Secondo Politico, testata specializzata che si occupa degli affari politici dell’Unione europea, alcuni brand cinesi starebbero cercando un accordo per la mancata applicazione delle tariffe sui propri modelli

Dazi sulle auto cinesi: ecco come i produttori trattano con l'Europa per evitarli

Dazi sulle auto cinesi: ecco come i produttori trattano con l'Europa per evitarli

I dazi annunciati dall’Europa sulle auto elettriche cinesi iniziano a destare una seria preoccupazione nei costruttori della Repubblica popolare e nei brand europei che hanno parte della loro produzione in Cina. Secondo Politico, testata specializzata che si occupa degli affari politici dell’Unione europea, alcuni brand cinesi starebbero cercando un accordo in extremis con l’Ue finalizzato alla mancata applicazione delle tariffe sui propri modelli.

Che cosa c’� sul piatto

Sul piatto dell’accordo ci sarebbero due provvedimenti chiave. I brand stabilirebbero un prezzo minimo per le proprie auto elettriche (pi� allineato a quello delle concorrenti made in Europe) e un limite nei propri volumi di vendita nel Vecchio continente. Conseguentemente, chiederebbero una riduzione delle imposte. Al tavolo delle trattative con la Commissione Europea si sono seduti Saic, Byd e Geely, per i quali i malus previsti sono del 36,3%, 17% e 19,3% che si aggiungono al 10% di dazi gi� previsti in precedenza.

Il caso Volvo

Nel frattempo anche i produttori europei che avevano parte della propria produzione in Cina stanno correndo ai ripari. Chi pu� gioca con la logistica: Volvo ha annunciato che tutte le EX90 che arriveranno in Europa saranno costruite negli Stati Uniti (nello stabilimento di Charleston) e non quelle prodotte in Cina. Analogo discorso vale per la EX30: quelle destinate al nostro mercato saranno costruite in Belgio, a Gent, dal 2025.

Cupra in allarme

Anche Cupra � preoccupata: il Ceo Wayne Griffiths ha dichiarato che la penalizzazione delle vendite della Tavascan (prodotta in Cina) dovuta ai dazi (pari al 21,3%) rischierebbe di spazzare via il marchio Cupra. �Non siamo un marchio cinese che prova a invadere il mercato europeo. Le nostre non sono auto per le masse, non sono oggetto di sussidi e sono qualcosa di diverso. � quello che stiamo cercando di spiegare alla Commissione Europea�, ha dichiarato il Ceo a Barcellona in occasione della presentazione del nuovo modello Terramar. Chiss� che il gruppo Volkswagen non abbia posto per ospitare in Europa anche la produzione della Tavascan.

4 settembre 2024 (modifica il 4 settembre 2024 | 10:39)

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