Dopo essere entrata in Europa con i suoi modelli di fascia alta – le berline ET7 ed ET5 (anche station wagon), i Suv EL6 ed EL7, il crossover EC6 e la lussuosa ET9 – il produttore cinese di veicoli elettrici Nio ha annunciato che lancer� il suo marchio economico Firefly nel 2025, commercializzando modelli pi� piccoli e dai prezzi pi� accessibili, anche se non sono stati forniti dettagli.
In arrivo le auto elettriche economiche di Nio: il costruttore cinese lancerà il marchio Firefly
La data fissata � il 2025, momento in cui il marchio, gi� presente in Europa, introdurr� una nuova �famiglia� di vetture a prezzi accessibili con due marchi distinti

In arrivo le auto elettriche economiche di Nio: il costruttore cinese lancer� il marchio Firefly
Auto elettriche pi� accessibili
La strategia � chiara: andare a intercettare tutti coloro che vorrebbero passare ad una vettura elettrica ma non possono permettersi i modelli attualmente a listino, inclusi quelli della stessa Nio, che vanno dai 50.000 euro a 91.000 euro, a seconda dell'autonomia del veicolo e del fatto che i clienti acquistino o noleggino la batteria. Nio � famosa per aver sviluppato la tecnologia denominata �battery swap�, ovvero batterie rimovibili che possono essere sostituite in pochi minuti con quelle cariche, in apposite stazioni di cambio ed ha recentemente firmato un accordo con un altro grosso produttore cinese, ovvero il Gruppo Geely, per sviluppare sinergie su nuovi modelli.
Due marchi per modelli economici
Se Tesla ha annunciato l’arrivo della Model 2, costringendo i Marchi europei ad accelerare lo sviluppo di modelli nella fascia entro i 30.000 euro, la paventata �invasione cinese� potrebbe diventare presto realt�, sotto forma di una miriade di modelli in tutte le fasce di prezzo. La stessa Nio non si limiter� a introdurre il marchio Firefly, ma ne ha previsto anche un altro, ancora pi� �low-cost�, denominato Alps, in modo da avere in listino vetture che vanno dai 15.000 ai 40.000 euro, senza contare i modelli �premium� gi� attualmente commercializzati in mercati come Norvegia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca.
Le conseguenze per l’Europa
Il presidente di Nio, Lihong Qin, ha fatto esplicito riferimento al mercato delle auto di massa, paragonando il rapporto tra Volkswagen e Audi o tra Toyota e Lexus e indicando quindi un importante cambio di rotta che non potr� non avere conseguenze sui mercati europei, grazie agli indubbi vantaggi per quanto riguarda i costi di produzione che si tradurranno in prezzi di listino invitanti. Le istituzioni europee per� non sono rimaste con le mani in mano: lo scorso ottobre � ufficialmente stata avviata un’indagine per determinare se le sovvenzioni economiche elargite dal governo cinese ai produttori di auto elettriche possano violare le norme sulla concorrenza, ipotizzando l’imposizione di dazi doganali sulle importazioni. La partita � appena iniziata e non si preannuncia facile, l’unica speranza � che i consumatori possano beneficiare di veicoli efficienti e a prezzi accessibili senza che ci� abbia impatti disastrosi sull’industria dell’automobile europea.
3 gennaio 2024 (modifica il 3 gennaio 2024 | 16:47)
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