Terzo mandato, ora Salvini frena. Ecco i compiti di Meloni ai ministri

di Monica Guerzoni

Il leader della Lega: �Non litigheremo�. La premier preoccupata per le ripartenze

Terzo mandato, ora Salvini frena. Ecco i compiti di Meloni ai ministri

Non sar� il terzo mandato a far litigare il centrodestra, parola di Matteo Salvini. E se scoppier� la pace sul destino dei governatori, che da mesi fa litigare (eccome) i partiti di maggioranza, non sar� tanto per la generosit� del leader della Lega, quanto per l’intransigenza della presidente del Consiglio. Giorgia Meloni si � stancata di porgere l’altra guancia. Agli alleati, che la legge proporzionale delle Europee rende al tempo stesso avversari, la premier non intende pi� far sconti. La leader della destra risponder� colpo su colpo. E con la stessa determinazione continuer� a spronare i ministri perch� non rallentino il passo sull’attivit� di governo, a cominciare dal contrasto all’immigrazione.

La strategia, che Meloni ha condiviso con ministri e dirigenti di FdI, � sostenere Salvini su questioni per lui identitarie come il Ponte sullo Stretto e l’Autonomia e, al tempo stesso, non transigere sui temi che caratterizzano Fratelli d’Italia. Il terzo mandato � uno di quelli. La presidente � contraria e poich� punta il prossimo anno a conquistare il Veneto (e non solo) non intende concedere un’altra occasione a Luca Zaia. Ai vertici della Lega non si fanno illusioni e si preparano alla retromarcia, che consister� nel probabile ritiro dell’emendamento al decreto Election day che andr� al voto gioved� al Senato.

Le tensioni per� non si allentano e cos� sar� almeno fino a giugno. Meloni ha ormai deciso di candidarsi capolista in tutte le circoscrizioni, anche se lo annuncer�, come va confidando ai fedelissimi, �all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile�. In vista della battaglia per Bruxelles, il dossier che pi� la preoccupa � l’immigrazione. Con i dati degli sbarchi sotto gli occhi e nonostante le partenze dalla Turchia siano pressoch� azzerate, a Palazzo Chigi si aspettano un nuovo boom di arrivi sulle nostre coste proprio tra maggio e giugno: nelle settimane pi� calde della campagna elettorale e negli stessi giorni in cui Meloni presieder� il G7 in Puglia.

Cos� si spiega il �cazziatone� dispensato ai ministri nell’ultima riunione di governo, rimproverati dalla premier di non fare abbastanza per riempire di concretezza la cornice del Piano Mattei. Meloni ha ricordato il suo impegno con i leader africani e ha spronato i ministri a fare la loro parte: �Dovete tutti presentare progetti, proporre accordi e scambi nei settori di vostra competenza. Se li aiutiamo, ci aiuteranno a fermare le partenze, altrimenti saremo inondati di migranti�.

La presidente ha incalzato tutti a comprendere che i flussi non sono solo un problema delle forze di polizia, militari e di intelligence, ma di tutti i ministeri: Interno ed Esteri, Imprese e Universit� e poi Scuola, Agricoltura, Giustizia, Infrastrutture. Nei piani di Palazzo Chigi, Sangiuliano potrebbe costruire accordi di collaborazion e tra poli museali italiani e parchi archeologici nordafricani, Zangrillo avviare processi di formazione dei dipendenti pubblici, Schillaci lavorare per la specializzazione dei medici, Abodi puntare alla partnership su grandi eventi sportivi. E via cos�, ministro dopo ministro.

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18 febbraio 2024 (modifica il 18 febbraio 2024 | 07:16)

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