È il primato del Nord che fa litigare la maggioranza

La questione vera riguarda il riequilibrio nei rapporti di forza a destra, e l’offensiva di Fratelli d’Italia nel Nord leghista

È il primato del Nord che fa litigare la maggioranza

Lo scontro tra FdI e Lega sul terzo mandato non prevede soluzioni facili: soprattutto per Matteo Salvini, che non vuole limiti per i governatori delle regioni. Il contrasto non � solo sulla ricandidatura di Luca Zaia in Veneto. La questione vera riguarda il riequilibrio nei rapporti di forza a destra, e l’offensiva di FdI nel Nord leghista. Cristallizzare la situazione significherebbe ignorare il risultato delle Politiche del 2022; e dunque lasciare al Carroccio un peso proporzionale a percentuali di cinque anni fa, oggi smentite dall’elettorato.

Imporre un limite ai mandati, invece, farebbe scattare le rivendicazioni del partito di Giorgia Meloni in base al primato di oggi. Ormai, il problema viene posto senza troppi diplomatismi. Segno che l’insistenza salviniana non fa paura alla premier; e che la resa dei conti � questione di tempo. Probabilmente avverr� dopo le Europee di giugno. Ma � sempre pi� difficile dire se quanto accade nella maggioranza � solo una conseguenza della campagna elettorale.

Anche l’ipotesi che la Lega possa barattare il �s� degli alleati, FdI ma anche FI, con la riforma del premierato, dice quanto alta sia la tensione; e quanto Salvini cerchi di uscire dall’angolo nel quale si sente stretto. Gli avvertimenti che arrivano da Palazzo Chigi sono espliciti. �Nessuno � eterno, neanche Zaia�, spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. �Noi siamo il primo partito. E chiediamo che ci venga attribuito un peso proporzionale ai nostri voti: sar� il Veneto, sar� il Piemonte�.

� la spiegazione di chi si sente �sottorappresentato�, perch� cinque anni fa FdI aveva il 4 per cento dei voti, oggi veleggia intorno al 30. �Se l’unico problema � questo ne prendo atto. Ogni giorno si parla del mio futuro�, replica laconico Zaia. Ma avverte anche lui: sostenere che una mia ricandidatura significa �creare centri di potere � offendere i cittadini�. Il destinatario delle parole di Ciriani, tuttavia, non � Zaia ma Salvini. E sebbene il vice Salvini, Andrea Crippa, assicuri che la Lega �non gioca ai ricatti�, che premierato e terzo mandato �non sono legati�, la diffidenza � palpabile.

Prefigura un gioco a somma zero tra Meloni e il leader leghista. � vero che la questione divide anche il Pd. Molti sindaci e governatori non condividono l’impostazione della segretaria, Elly Schlein, simmetrica a quella della premier. A sinistra, per�, non � in discussione il governo. Ma continuando cos�, profetizza sulla Stampa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, scottato dalla protesta dei trattori cavalcata dalla Lega, Salvini perder�. �L’elettore del centrodestra�, osserva, �punisce chi lavora per dividere. � gi� successo in passato�. Messaggio tutt’altro che in bottiglia.

Massimo Franco

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15 febbraio 2024 (modifica il 15 febbraio 2024 | 20:58)

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