Avere una malattia cronica pu� comportare restrizioni nella dieta da seguire. Durante le feste, quando si condividono momenti di convivialit� con le persone care, si pu� fare qualche eccezione per godersi le prelibatezze del Natale? A Cosa prestare attenzione? Ecco alcuni suggerimenti per chi soffre di pressione alta, diabete, colesterolo, gotta, fegato grasso, celiachia.
Consigli per mangiare sano a Natale (e non rischiare): diabete, colesterolo, pressione alta, celiachia
Suggerimenti specifici (e qualche piccolo �trucco�) per godersi i pranzi in famiglia e il cenone di Capodanno, senza sentirsi in colpa

(Getty Images)
Pressione alta
�Per le persone con pressione alta il nemico numero uno � il sodio, che si trova nel sale da cucina ma anche in una serie di insaporitori “occulti” come sostanze che contengono glutammato di sodio — ricorda il presidente della Societ� Italiana di Medicina Interna (SIMI) Giorgio Sesti, professore ordinario di Medicina interna all’Universit� La Sapienza di Roma —. Oltre al sale da cucina che aggiungiamo alle pietanze, occorre considerare quello contenuto negli alimenti conservati sotto sale, quali merluzzo essiccato, tonno, acciughe, stoccafisso, baccal�, salumi, formaggi freschi (mozzarella) e stagionati passati in salamoia.
Va poi prestata attenzione a olive e capperi anch’essi conservati in salamoia, a salse come il ketchup, a snack (per esempio, patatine e arachidi), ai dadi per la minestra che contengono glutammato di sodio (da preferire quelli vegetali)�.
Colesterolo alto
�A cosa fare attenzione se si ha il colesterolo alto? �Tutti i grassi vegetali vanno bene, a iniziare dall’olio di oliva (che per� � ricco di calorie) – risponde il presidente Simi –. Vanno evitati - o quantomeno limitati - tutti i g rassi animali contenuti in carni rosse, insaccati, formaggi stagionati; si possono mangiare con moderazione carni magre come pollo, tacchino, coniglio; sono consentiti - sempre con moderazione - i formaggi magri, quello per eccellenza � la ricotta poich� � un prodotto di recupero della preparazione del formaggio grasso, quindi povero di colesterolo. Va benissimo mangiare il pesce (come da tradizione in molte regioni alla Vigilia di Natale e Capodanno), soprattutto quello azzurro, ricco di grassi omega-3 (e anche il salmone fresco).
Quanto al condimento, usare l’olio extra vergine di oliva ed evitare burro, lardo, strutto. Occhio alle uova (� consigliato mangiarne due a settimana) contenute per esempio in pasta all’uovo, dolci, pasta al forno (uova sode)�.
Trigliceridi
�Le persone che hanno valori alti di trigliceridi – ricorda l’esperto – dovrebbero evitare tutti i grassi sia animali che vegetali (compreso l’olio d’oliva); in alternativa, per insaporire i piatti si possono usare spezie, limone, erbe aromatiche�.
Diabete
Tra coloro che hanno pi� problemi a tavola durante le feste ci sono le persone con diabete. �Chi ha il diabete deve evitare gli zuccheri semplici che fanno aumentare l’indice glicemico, quindi limitare pasta, pane, pizza, patate, polenta, riso – dice il professor Sesti –. In questo caso il segreto � usare alimenti integrali che hanno il grande vantaggio di avere le fibre, quindi, fanno assorbire meno il glucosio e fanno aumentare di meno la glicemia, non solo nel soggetto diabetico ma anche in quello a rischio.
Un trucco poco noto, ma molto utile – prosegue il presidente Simi – � mangiare prima della pasta o del pane alimenti ricchi di grassi come la frutta secca con guscio (per esempio, noci o nocciole, fino a un massimo di 30 grammi) che rientra nella tradizione natalizia italiana: questi grassi impediscono allo zucchero di essere assorbito, quindi ne rallentano il picco glicemico.
Altro trucco, se si vuole mangiare la pasta, � anticipare il piatto di verdura che impedisce l’assorbimento degli zuccheri. Si possono mangiare i legumi (che rientrano nella tradizione di Capodanno) che sostituiscono piatti a base di patate e cereali. L’ideale per i diabetici sarebbe mangiare pasta integrale con ceci, lenticchie o altri legumi.
Occhio, invece, alla frutta molto zuccherina come quella tipica natalizia ovvero fichi secchi, castagne, datteri, ma anche a banane e uva – ricorda il professor Sesti –. Va limitato l’alcol che � zuccherino e andrebbero evitati i tipici dolci lievitati come panettone e pandoro; da preferire invece dolci fatti con farina con fibre integrali. Se non si vuole rinunciare a panettone o pandoro – consiglia il presidente Simi – mangiare una piccola porzione preceduta da qualche noce o nocciola. Via libera invece al cioccolato amaro (con percentuale di cacao molto alta) e ricordarsi di bere molta acqua soprattutto se si mangia pi� del solito�.
Fegato grasso (steatosi epatica)
Sempre pi� persone obese o con diabete soffrono di fegato grasso (steatosi epatica). Cosa si consiglia per il pranzo di Natale? �Bene tutti i tipi di pesce e di legumi, verdure e cibi ricchi di fibre, consumare con moderazione gli affettati (meglio la bresaola o prosciutto senza grasso) — risponde il professor Sesti — . Evitare, invece, cibi ricchi di grassi animali come strutto, burro, lardo, formaggi stagionati, interiora e divieto assoluto di alcolici (compresi vino e birra) e superalcolici ma anche di bevande zuccherine ricche di fruttosio (pu� facilitare l’accumulo di grasso nel fegato)�.
Gotta (iperuricemia)
�Chi soffre di gotta, cio� ha livelli elevati di acido urico, pu� avere attacchi se mangia e beve abbondantemente durante le festivit� mette in guardia l’esperto.
Cosa preferire e cosa, invece, evitare? �Si possono mangiare pane, pasta, riso, formaggi magri, verdure tranne asparagi, spinaci e cavolfiori ed � consentito il pesce bianco come spigola, cernia, luccio merluzzo, nasello, rombo, sogliola, i pesci d’acqua dolce come trota — consiglia il professor Sesti —. Vanno evitati invece gli alimenti ad alto contenuto di purine come pesce azzurro, molluschi e frutti di mare (quindi no a spaghetti con vongole); � preferibile rinunciare a interiora, selvaggina, dadi da cucina, insaccati. � vietato l’alcol che scatena attacchi di gotta�.
Celiachia
Se in famiglia c’� una persona celiaca � auspicabile che ci sia un unico men� senza glutine, soprattutto se a essere celiaci sono i pi� piccoli, cos� da evitare che ingeriscano accidentalmente cibi non adatti a loro, suggerisce l’Associazione italiana celiachia (AIC) coi suoi esperti. Si pu� pensare a un men� con alimenti naturalmente privi di glutine come, per esempio, riso, carne, pesce, uova e latticini, verdura, legumi, frutta.
Nel definire il men� � importante informarsi su quali sono gli alimenti vietati ai celiaci, per citarne alcuni: grano, orzo, segale, farro, cuscus, seitan, grano khorasan (commercializzato spesso con il marchio commerciale “kamut”) e altre variet� di grano. Attenzione anche alle contaminazioni, ricorda l’Aic: alcuni alimenti “insospettabili” potrebbero essere a rischio per l’utilizzo di farine e glutine come ingredienti aggiuntivi (alcuni salumi, preparati per minestre e sughi, cioccolato, torrone, caramelle o per esempio formaggi spalmabili). Il consiglio � sempre quello di controllare l’etichetta che, per legge, deve contenere le informazioni necessarie a un consumo garantito. Per semplificare, � possibile anche affidarsi ai prodotti che riportano il marchio registrato Spiga Barrata. Inoltre, AIC stila periodicamente una lista di alimenti permessi, a rischio e vietati che vanno a formare l’ABC della dieta dei celiaci reperibile sul sito dell’Associazione italiana celiachia.
Si ricorda, infine,che se si prevedono due men�, con e senza glutine, le pietanze gluten free vanno cotte in pentole separate prestando attenzione agli schizzi e a non utilizzare gli stessi utensili per mescolare o scolare.
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22 dicembre 2023 (modifica il 22 dicembre 2023 | 08:19)
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