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L’Irlanda ha un nuovo Taoiseach, cioè «primo ministro» in gaelico. Simon Harris, che ieri ha ottenuto la fiducia in Parlamento con 88 voti a favore e 69 contro, a 37 anni è il più giovane a ricoprire la carica. È stato scelto, dopo le dimissioni un po’ a sorpresa di Leo Varadkar il 20 marzo, dai tre partiti al governo: il suo, Fine Gael di centro-destra; i centristi di Fianna Fáil e i Verdi. Ha promesso un «nuovo contratto sociale», di risolvere la crisi abitativa facendo costruire 250 mila nuove case, ma non ha molto tempo: entro marzo 2025 si tornerà a votare e in mezzo ci sono le elezioni europee. Simon Harris lascia il Parlamento dopo aver ottenuto la fiducia (Foto Afp/Oireachtas)
- Harris è già soprannominato «TikTok Taoiseach» perché dal 2021 è attivo sulla piattaforma (dove ha quasi 2 milioni di likes) e, in generale, si muove bene nella comunicazione sui social. È cresciuto a County Wicklow, sulla costa a sud di Dublino, figlio di un tassista e di un’insegnante di sostegno. Da adolescente ha fondato un ente benefico per la sensibilizzazione sull’autismo. Nel 2002, a 15 anni, intervistato dalla tv pubblica Rté disse di essere stato ispirato a fare qualcosa dal fratello autistico. Nel 2008 lascia l’università, dove studiava Giornalismo e Francese, per lavorare come assistente della leader dell’opposizione al Senato dell’epoca, Frances Fitzgerald, e da lì inizia la sua ascesa politica.
- A 22 anni viene eletto consigliere provinciale, a 24 entra alla Camera (la Dáil Éireann). Nel 2018 ha sostenuto il referendum (vincente) sulla depenalizzazione dell’aborto. Più volte ministro, l’ultima volta all’Innovazione e la Ricerca, Harris ha scelto un motto che, secondo la leader dei laburisti Ivana Bacik, sembra uscito da Guerre Stellari: «Una nuova energia». Mary Lou McDonald, a capo dei nazionalisti di Sinn Féin, chiede invano nuove elezioni. Nei sondaggi il partito storicamente a favore della riunificazione con l’Irlanda del Nord, dove ora è parte dell’esecutivo, è primo come nel 2020: alle prossime elezioni, a differenza di allora, però potrebbe avere abbastanza seggi per governare. In quei grafici Fine Gael ristagna, ma con il nuovo premier, un millennial col ciuffo brizzolato, spera di rilanciarsi.
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