• � il 181� giorno di guerra: 33.207 morti a Gaza e 75.933 feriti dal 7 ottobre.
• Usa: da Israele ancora nessun piano per i civili a Rafah.
• Austin al Congresso Usa: �Nessuna prova di genocidio a Gaza�.
• L'Iran: �Gli eserciti islamici formino una coalizione anti-Israele�.
• Fonti di Hamas: i negoziati �non stanno andando bene�.
Unifil: «Rischio escalation Libano-Israele è reale»| Macron, “strappo” con Berlino su Gaza, chiesto il cessate il fuoco immediato
Le notizie sul conflitto Israele-Hamas di mercoled� 10 aprile, in diretta. Il ministro degli Esteri irlandese: �Dublino riconoscer� lo Stato palestinese�. Unifil: il rischio di un’escalation Libano-Israele � reale

Ore 10:41 - Sunak difende che Londra continui a vendere armi a Israele
Rishi Sunak ha difeso la decisione del Regno Unito di non sospendere la vendita di armi a Israele, affermando che �nessuno dei nostri pi� stretti alleati� ha interrotto le licenze di esportazione esistenti, ma ha aggiunto che Benjamin Netanyahu �deve fare di pi�� per alleviare le sofferenze a Gaza. Sunak ha fatto notare che il Regno Unito ha un �processo consolidato da tempo� sul regime di esportazione di armi e che �non vi � alcun cambiamento� al riguardo. Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha dichiarato negli Stati Uniti di aver esaminato gli ultimi pareri legali riguardanti la situazione sul campo, ma ci� ha lasciato �invariata� la posizione del Regno Unito sulle licenze di esportazione. Il regime di esportazione delle armi del Regno Unito impedirebbe le forniture a Israele se esistesse un chiaro rischio che gli articoli possano essere utilizzati per commettere o facilitare una violazione del diritto umanitario internazionale. Le aziende britanniche contribuiscono per circa lo 0,02% al totale delle importazioni di armi da parte di Israele.
Ore 10:13 - Ong: Hezbollah e milizie filo-Iran si addestrano in Siria
Gruppi degli Hezbollah libanesi e milizie irachene filo-iraniane si addestrano nella Siria centrale. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le manovre militari si svolgono in questi giorni nella regione centro-orientale di Homs. Nelle ultime ore, Israele ha riferito di aver preso di mira postazioni di Hezbollah in Siria senza precisare il luogo dell’attacco. E nella giornata di ieri otto miliziani filo-iraniani sono stati uccisi a coltellate da loro rivali siriani nel distretto orientale di Mayadin.
Ore 10:02 - Papa: �La guerra � dappertutto, chiediamo la pace�
Il Papa, al termine dell’udienza generale, ha rinnovato il suo appello per la pace. �Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina e alla Palestina e ad Israele. Che il Signore ci dia la pace. La guerra � dappertutto�, ha detto il Papa con dolore.�Non dimentichiamo il Myanmar. Chiediamo al Signore la pace e non dimentichiamo questi nostri fratelli e sorelle che soffrono tanto in questo posto di guerra. Preghiamo sempre insieme per la pace�, il suo appello.
Ore 09:53 - Ynet, per Israele negoziati danneggiati da ritiro Khan Younis e aiuti a Gaza
Il ritiro dei militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) da Khan Younis e l’ingresso di maggiori aiuti nella Striscia di Gaza sarebbero, secondo Israele, le ragioni che hanno portato al fallimento dell’accordo con Hamas per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo scrive il sito di Ynet citando funzionari israeliani secondo i quali ora Hamas non scender� a compromessi e queste concessioni �hanno realmente danneggiato i negoziati�. �Abbiamo rinunciato alla nostra forte merce di scambio per niente� e ora la posizione di Hamas � ancora pi� difficile da decifrare, scrive Ynet citando �fonti israeliane�. �Hamas insiste con le sue richieste per la fine della guerra e il ritiro delle truppe, ed � determinato a giocare brutti scherzi con i mediatori�, aggiungono le fonti.
Ore 09:36 - Portavoce Unifil, scontri Libano-Israele possono sfociare in una guerra
Il portavoce della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Andrea Tenenti, ha annunciato che �la situazione al confine libanese-israeliano � preoccupante da sei mesi�, sottolineando la �recente escalation nell’entit� degli scontri a fuoco al confine libanese-israeliano�. Citato dall’emittente televisiva panaraba �Al Hadath�, Tenenti espresso il timore che �gli scontri tra Libano e Israele sfocino in una guerra�, sottolineando la necessit� di �evitare tutti gli elementi che portino allo scoppio del conflitto tra Israele e Libano: entrambe le parti devono rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu�. Il portavoce dei caschi blu in Libano ha espresso preoccupazione per una possibile estensione del conflitto. �L’Unifil � in contatto e in comunicazione con l’esercito israeliano e le autorit� libanesi. I messaggi all’esercito libanese vengono poi trasferiti a Hezbollah, con cui Unifil non ha alcun contatto diretto�. Riguardo alla recente esplosione che ha ferito ha ferito tre osservatori non armati delle Nazioni Unite e un interprete, Tenenti ha spiegato che le indagini sono ancora in corso: �Riteniamo che sia stata probabilmente una mina�.
Ore 09:17 - Raid Israele contro sito militare Hezbollah in Siria
Le Forze di difesa israeliane hanno compiuto questa mattina un raid aereo contro una �infrastruttura militare� usata dal gruppo libanese di Hezbollah in Siria. �Le Forze di difesa israeliane hanno attacco una infrastruttura militare situata in territorio siriano e che, secondo informazioni di intelligence, era usata dall’organizzazione terroristica di Hezbollah’’, si legge su `X�. L’Idf ha inoltre ricordato che considera il governo siriano �responsabile� di �tutto ci� che accade� sul suo territorio e ha dichiarato che non consentir� l’insediamento di Hezbollah nel paese.
Ore 09:04 - Blinken: Israele non ci ha detto data inizio operazione Rafah
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Israele non ha comunicato agli Stati Uniti alcuna data specifica per l’inizio dell’offensiva nella citt� di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ma ha aggiunto che i funzionari americani e israeliani sono rimasti in contatto per cercare di assicurare che �qualsiasi tipo di grande operazione militare non provochi danni reali ai civili�.

Ore 08:45 - Hamas potrebbe liberare ostaggi prima di cessate fuoco
Il quotidiano libanese Al-Akhbar ha riferito oggi che il movimento palestinese Hamas sarebbe disposto a prendere in considerazione un accordo sulla liberazione degli ostaggi, che preveda il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia e la decisione finale di Israele di porre fine ai combattimenti, insieme al completo accesso al Nord per tutti gli sfollati di Gaza e a quello che il giornale definisce un rilascio �proporzionato� dei prigionieri palestinesi. Il quotidiano, citando �fonti coinvolte nei negoziati in corso�, afferma che Hamas ha confermato al Qatar e all`Egitto di non essere interessato ad alcuna ulteriore discussione a meno che le sue condizioni non siano soddisfatte, sostenendo che questa � la stessa posizione presentata nell`ultimo round di colloqui.�I partiti arabi e internazionali non riusciranno a modificare la posizione�, ha detto una fonte ad Al-Akhbar. Ciononostante, la posizione riportata dal quotidiano sembra aprire la porta alla possibilit� che Israele possa ottenere il rilascio di alcuni ostaggi senza prima impegnarsi a porre fine definitivamente alla guerra o ritirare tutte le truppe, cosa su cui Hamas ha insistito in passato. Secondo le fonti, Hamas sarebbe disposta a rilasciare tutti i prigionieri in tre fasi da 42 giorni ciascuna. La prima fase vedrebbe le truppe israeliane, che sono schierate in un corridoio attraverso il centro di Gaza, allontanarsi da Al-Rashid Road, sulla costa, verso il lato orientale della Striscia, consentendo un movimento senza restrizioni verso nord. L`attivit� aerea cesserebbe, il che significherebbe la fine degli attacchi aerei israeliani o delle missioni di ricognizione sull’enclave.
Ore 08:22 - Katz: Israele risponder� all’Iran, se attaccato
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha detto oggi, in un’intervista alla radio pubblica Reshet Bet, che Israele reagir� a un eventuale attacco dell’Iran, che ha minacciato ritorsioni dopo il raid aereo israeliano contro un edificio del consoltao iraniano a Damasco, in cui sono rimasti uccisi sette ufficiali dei Guardiani della rivoluzione. �Assolutamente, reagiremo in Iran�, ha detto Katz. �Se l’Iran attaccasse Israele, risponderemmo in Iran, perch� non sopporteremo alcun attacco del genere a causa della nostra responsabilit� nei confronti dei nostri cittadini... Dopotutto, l’Iran � la testa del serpente�, ha commentato il ministro.
Ore 07:54 - Khamenei: Israele sar� punito per l’attacco al consolato
Tornano a risuonare le minacce dell’Iran a Israele dopo l’attacco a Damasco. �Il malvagio regime di Israele, che ha commesso un errore attaccando i locali del consolato iraniano a Damasco, sar� sicuramente punito perch� le sedi diplomatiche di Paesi di tutto il mondo sono considerate territorio di quei Paesi e l’attacco israeliano � stato in realt� un attacco contro il territorio iraniano�: lo ha ribadito oggi la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, durante la preghiera dell’Eid al-Fitr. Khamenei ha affermato che la guerra di Israele contro Hamas a Gaza ha “amareggiato” i musulmani ed ha accusato lo Stato ebraico di avere ucciso 30.000 innocenti a Gaza. Il ministero della Sanit� di Gaza, gestito da Hamas, afferma che finora pi� di 33.000 persone nella Striscia sono state uccise nei combattimenti, una cifra che non pu� essere verificata in modo indipendente e che comprende sia combattenti che civili. Israele ha confermato di avere ucciso in battaglia pi� di 13.000 uomini armati di Hamas o affiliati al movimento estremista palestinese.
�Gli stati occidentali, in particolare i governi tirannici e arroganti degli Stati Uniti e del Regno Unito, hanno sempre fornito qualsiasi tipo di sostegno e aiuto al regime usurpatore sionista, anche negli organismi internazionali - ha aggiunto Khamenei, citato dalla tv statale -. Anche questa volta hanno sostenuto il regime durante la guerra di Gaza e non hanno contribuito in modo pratico a porre fine alla catastrofe nell’enclave�. �In effetti, fin dall’inizio della guerra a Gaza, gli occidentali hanno mostrato al mondo la natura malvagia della civilt� occidentale, che � contraria alla moralit�: ha proseguito: �Hanno fallito nell’affrontare i gruppi di resistenza, quindi sono ricorsi all’uccisione di persone a Gaza, nonostante tutte le loro affermazioni di difensori dei diritti umani�.
Ore 07:53 - Aiuti Gaza, Israele si deve spiegare dinanzi Corte Suprema
Il governo israeliano deve rispondere oggi dinanzi alla Corte Suprema che, su richiesta di un gruppo di ong, gli ha ordinato di giustificare la sua politica umanitaria nella Striscia. Il 18 marzo, cinque ong hanno infatti presentato una petizione alla Corte Suprema nella speranza che le autorit� �rispettino i loro obblighi di potenza occupante� e forniscano tutta l’assistenza necessaria alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Dopo una prima udienza la scorsa settimana, la Corte ha dato tempo al governo fino a oggi, 10 aprile, per rispondere a una serie di domande. Sono i temi sui quali Israele da settimane viene incalzato da buona parte della comunit� internazionale: ovvero quali misure intende l’esecutivo per aumentare l’accesso agli aiuti? Quali sono gli ostacoli che le ong devono affrontare? Quante richieste di coordinamento e di erogazione degli aiuti sono state respinte e per quale motivo? I firmatari avranno quindi cinque giorni di tempo per rispondere alle argomentazioni del governo, prima di una decisione del tribunale. In particolare, le ong contestano il divieto di utilizzo del porto israeliano di Ashdod, nonostante la sua vicinanza a Gaza, le procedure di ispezione delle merci, che sono �lunghi e inefficienti�, e il divieto di ingresso di determinate merci con la motivazione che il loro utilizzo potrebbe essere deviato per altri scopi. �La realt� sul campo fa capire che Israele sta usando, tra le altre cose, il principio della punizione collettiva�, si legge nella denuncia presentata da Gisha, Adalah, Associazione per i diritti civili in Israele, HaMoked e Medici per i diritti umani Israele.
Ore 07:31 - Biden: Israele chieda cessate il fuoco e consenta aiuti
�Quello che chiedo � che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentano per le prossime sei, otto settimane, l’accesso totale a tutto il cibo e le medicine che entrano nel paese�. � quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden all’emittente americana in lingua spagnola Univision. �Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti ad entrare�, ha aggiunto Biden, �sono pronti a portare il cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle necessit� mediche e alimentari di queste persone. Dovrebbe essere fatto ora�.
Ore 06:40 - Usa, Kamala Harris ha incontrato i parenti degli ostaggi alla Casa Bianca
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha incontrato alcuni familiari degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza. Durante l’incontro, Harris ha sottolineato che lei e il presidente Joe Biden �non hanno priorit� pi� alta del ricongiungimento degli ostaggi con i loro cari�, e ha fornito un aggiornamento sugli sforzi dell’amministrazione per un accordo sulla liberazione.
�L’unica speranza di pace � il rilascio di tutti gli ostaggi�, ha detto Jonathan Dekel-Chen, padre dell’ostaggio americano Sagui Dekel-Chen. Riguardo a un potenziale accordo sugli ostaggi, Dekel-Chen ha sottolineato che il mondo sta aspettando che �Hamas arrivi al s�. Rachel Goldberg, madre dell’ostaggio americano Hersh Goldberg-Polin, ha definito l’incontro con Harris �molto produttivo�. Ha espresso gratitudine alla Casa Bianca e ai deputati per il loro sostegno, ma ha aggiunto: �Abbiamo bisogno di risultati. Abbiamo bisogno che la nostra gente torni a casa�. �Potete credere come noi che sia orribile che civili innocenti a Gaza stiano soffrendo�, ha aggiunto Goldberg, �e allo stesso tempo, potete anche sapere che � orribile e contrario al diritto internazionale che degli ostaggi vengano trattenuti contro la loro volont�.
Ore 06:34 - Raid israeliano nel centro della Striscia di Gaza, almeno 11 morti
Un attacco aereo israeliano ha colpito ieri sera un’abitazione nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 11 persone, tra cui sette donne e quattro bambini. Lo hanno affermato funzionari ospedalieri. Dopo l’attacco, che ha preso di mira la citt� di Zawaida, un filmato di Associated Press ha mostrato un uomo che trasportava il corpo senza vita di una bambina e lo deponeva insieme ai corpi di altri bambini morti sul pavimento dell’ospedale principale della vicina Deir al-Balah.
Ore 05:27 - I media israeliani: dopo il 12 aprile ritorsione dell’Iran per l’attacco a Damasco
Funzionari militari israeliani stimano che una risposta iraniana all’attacco al consolato di Teheran a Damasco non arriver� prima della festa musulmana di Eid al-Fitr, che termina il 12 aprile. Lo riporta l’emittente Channel 12. Le Forze di difesa israeliane (Idf) ritengono inoltre che la ritorsione prender� di mira risorse militari o strategiche e non siti civili. Secondo il rapporto, Israele si sta preparando alla possibilit� di un attacco proveniente da uno qualsiasi dei numerosi mandatari o dallo stesso Iran, cos� come alla possibilit� di un attacco su pi� fronti.
Ore 05:05 - Sul Times of Israel: �Gallant a Austin: non c’� data per l’attacco a Rafah�
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avrebbe detto luned� in una telefonata con il suo omologo americano Lloyd Austin che Israele non ha fissato una data per il lancio di un’offensiva di terra a Rafah, contraddicendo il primo ministro Benjamin Netanyahu: lo afferma una fonte del Times of Israel. Per Gallant lo Stato ebraico sta ancora finalizzando i suoi piani per evacuare i circa 1,5 milioni di palestinesi che attualmente si rifugiano nella citt� meridionale della Striscia di Gaza dopo essere fuggiti dalle aree di combattimento a nord, ha specificato la fonte del quotidiano israeliano. La telefonata tra i capi della Difesa di Usa e Israele era avvenuta poche ore dopo che Netanyahu aveva affermato pubblicamente che era stata fissata una data per l’operazione a Rafah. �Se ha una data, non l’ha condivisa con noi�, ha detto ai giornalisti il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan quando gli � stato chiesto se Gerusalemme avesse informato Washington dei suoi piani.
Ore 04:30 - Yemen, Usa: distrutto un missile Houthi lanciato contro una nave
Il Centcom, il Comando centrale degli Stati Uniti riporta che il cacciatorpediniere americano Uss Mason ha distrutto un missile balistico antinave in arrivo lanciato attraverso il Golfo di Aden dai ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall’Iran. Il missile �stava probabilmente prendendo di mira la Mv Yorktown, una nave battente bandiera Usa scortata dalla Uss Laboon e dalla Uss Mason�. Il Centcom specifica che �non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali�.
Ore 04:22 - Gaza, Usa: lanciati 50.600 pasti sul nord della Striscia
Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha effettuato un lancio aereo di assistenza umanitaria nel nord della Striscia di Gaza �per fornire aiuti essenziali ai civili colpiti dal conflitto in corso�. In un comunicato pubblicato sul suo account X il Centcom spiega che l’operazione � stata effettuata con quattro aerei C-130 dell’aeronautica americana �che hanno sganciato l’equivalente di circa 50.600 pasti�. Ad oggi gli Usa hanno lanciato sull’enclave palestinese circa 797 tonnellate di aiuti umanitari, rende noto il Centcom.
Ore 02:16 - Israele: colpiti siti militari usati da Hezbollah in Siria
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di �aver colpito infrastrutture militari che secondo precise informazioni di intelligence venivano utilizzate da Hezbollah� in Siria. In un comunicato pubblicato sul loro account X, le Idf dichiarano di �ritenere il regime di Damasco responsabile di tutte le attivit� che si svolgono sul suo territorio� e che �non consentiranno alcun tentativo di azione che possa portare al radicamento di Hezbollah sul fronte siriano�.
Ore 02:09 - Save the Children: �A Gaza da 6 mesi muore un bambino ogni 15 minuti�
�Negli ultimi 6 mesi, a Gaza, quasi ogni 15 minuti un bambino ha perso la vita�. Per ricordare tutte le vittime e come monito alla comunit� internazionale affinch� si adoperi per fermare queste morti, lo staff di Save the Children si � riunito vicino alla sede di Roma dell’organizzazione esponendo uno striscione con il dato. In silenzio, lo staff, ha deposto sulla scalinata in prossimit� del palazzo una serie di oggetti che rappresentano l’infanzia rubata ai bambini che vivono in zone di conflitto, a Gaza e in tante altre crisi dimenticate. �Sei mesi di guerra che hanno portato la popolazione allo stremo e sull’orlo di una crisi umanitaria senza precedenti. La distruzione di scuole e ospedali a Gaza � diventata la norma, e la maggior parte dei bambini � privo di cibo e non pu� ricevere nemmeno le cure pi� elementari — riporta Save the Children —. Circa 30 dei 36 ospedali sono stati bombardati e il sistema sanitario � ormai al collasso. Inoltre, da ottobre, l’escalation del conflitto ha danneggiato o distrutto quasi il 90% degli edifici scolastici e met� della popolazione sta affrontando un livello catastrofico di insicurezza alimentare, con zone come quelle del nord del Paese che sono a rischio di carestia�.
�Pensare che circa ogni 15 minuti un bambino perda la vita, ci fa capire quanto questa guerra sia tra le pi� letali e distruttive della storia recente. In sei mesi di conflitto, circa 26.000 bambini sono stati uccisi o feriti, mentre coloro che sono sopravvissuti hanno perso la casa, gli affetti, la scuola, la loro vita quotidiana e oggi stentano a sopravvivere per la fame. Tutto questo � inaccettabile: il mondo deve agire ora per garantire un cessate il fuoco immediato e definitivo e un accesso umanitario senza restrizioni. Ogni oggetto che abbiamo deposto oggi vicino alla nostra sede vuole ricordare queste piccole vite spazzate via, ma al tempo stesso tutto il bello che dovrebbe popolare la vita di un bambino, in cui non dovrebbe esserci spazio per violenza e morte�, ha detto Daniela Fatarella, direttrice di Save the Children.
Ore 01:30 - Il ministro degli Esteri irlandese Martin: �Dublino riconoscer� lo Stato palestinese�
L’Irlanda si prepara a riconoscere lo Stato palestinese nelle prossime settimane, lo ha detto ieri sera a Dublino il ministro degli Esteri Micheal Martin annunciando l’ intenzione di presentare nelle prossime settimane al governo una proposta formale sul riconoscimento una volta completate le �discussioni internazionali pi� ampie�. �Non ho dubbi che il riconoscimento dello Stato palestinese avr� luogo�, ha detto in un discorso al Parlamento. Ritardare il riconoscimento �non � pi� n� credibile n� sostenibile�. Il ministro assicura di aver discusso del riconoscimento con altri Paesi coinvolti in iniziative di pace negli ultimi sei mesi. A marzo i leader di Spagna, Irlanda, Slovacchia e Malta hanno affermato in una dichiarazione congiunta di essere pronti a riconoscere l’esistenza di uno Stato palestinese.
�Non c’� dubbio che siano stati commessi crimini di guerra e condanno categoricamente i continui bombardamenti sulla popolazione� dell’enclave palestinese, ha affermato Martin. Il riconoscimento dello Stato �potrebbe servire da catalizzatore per aiutare il popolo di Gaza e della Cisgiordania e per portare avanti un’iniziativa di pace a guida araba�.
Ore 00:15 - Biden, Netanyahu sta facendo un errore su Gaza
La politica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu su Gaza �� un errore, non sono d’accordo con il suo approccio�. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden in un’intervista alla rete americana in lingua spagnola Univision, esortando Israele a chiedere un cessate il fuoco. Biden ha ribadito che l’attacco israeliano di droni la scorsa settimana, che ha ucciso 7 operatori umanitari a Gaza — e ha provocato una telefonata tesa proprio con Netanyahu — � stato �oltraggioso�. �Quindi quello che chiedo � che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentano per le prossime sei, otto settimane, l’accesso totale a tutto il cibo e le medicine che entrano nel Paese. Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti. Ritengo che non ci siano scuse per non fornire medicine e cibo�, ha aggiunto il presidente americano.
10 aprile 2024 (modifica il 10 aprile 2024 | 10:54)
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