L’hanno visto allenarsi con delle braghe gialle da canarino di 76 chili, il braccio sciolto come una frusta, il solito cappellino in testa anche se palleggiava indoor, perch� squadra che vince non si cambia e abitudini che funzionano men che meno. Nessun postumo da sbornia di Rublev: lo stomaco � a posto, un’inerzia felice come il suo torneo spinge Jannik Sinner verso la semifinale con Novak Djokovic, il match pi� atteso dell’Australian Open che va in scena domani prima di Medvedev-Zverev (in Italia saranno le 4.30 del mattino), risvegliando — oltre gli abitanti di Sinnerland — antiche suggestioni di Luna Rossa.
Sinner contro Djokovic, perché agli Australian Open il favorito è lui
Resta il dubbio del comportamento del barone rosso se il match si allunga oltre le quattro ore, ma tira un’aria di cambiamento. �Come testa oggi Sinner non gli � inferiore�, dice Panatta

I precedenti tra Jannik e il Djoker stanno 2-4, lo sappiamo, le ultime due vittorie dell’azzurro (Torino, nel girone delle Atp Finals, e Malaga in Davis) si sono chiuse con punteggi che a Melbourne gli varrebbero il primo tempo (si gioca tre set su cinque), resta il dubbio del comportamento del barone rosso se il match si allungasse sopra le 4 ore, eppure la sensazione � che questa sia la volta buona: per battere il numero uno in uno Slam, agguantare la prima finale in carriera, magari succhiare le ultime energie vitali a Medvedev o Zverev, entrambi gi� sconfitti e drenati da maratone che Jannik si � risparmiato con una gestione eccellente di modi e tempi. Il suo Australian Open, fin qui, � stato perfetto, gli dei del tennis paiono pronti al passaggio di consegne, che per� andr� meritato sul campo.
C’� una fetta di ancien r�gime che un po’ per affetto (Boris Becker, che lo ha allenato: �Per Nole, a 36 anni, l’et� � solo un numero�), un po’ per paraculaggine (Nick Kyrgios neo acquisto di Eurosport: �Vincer� almeno altri quattro Slam, � il giocatore pi� completo di tutti�), un po’ per difendere i diritti degli anziani fuoriclasse che mal tollerano di essere umiliati dai pischelli, vede Djokovic favorito su Sinner e re del torneo per l’undicesima volta. Per� dal mare, a saperla annusare bene, tira un’aria di cambiamento di cui Sinner � portatore sano: l’abitudine al trionfo dell’uomo dei 24 titoli Slam non deve offuscare l’evidenza dell’avanzata di un 22enne che ormai, oltre alla completezza del tennis, porta in campo una presenza di cui il serbo � consapevole, avendogli permesso di annullare tre match point (tutti giocati con atteggiamento attendista) nel giorno in cui da Sinner ha perso due volte (singolo e doppio), a Malaga, in Davis.
Non c’� essere umano sulla terra pi� motivato a battere Jannik del diabolico Djoker. �Ma oggi, come testa, Sinner non gli � inferiore� sostiene Adriano Panatta nella quotidiana, esilarante, chiacchierata podcast (Fandango) con Paolo Bertolucci, e ha ragione. �Per vincere Jannik dovr� prolungare sui cinque set la sua convinzione di poter eliminare il migliore — � il parere di John McEnroe, altro talent Eurosport a Melbourne —. Djokovic gi� ha vissuto ogni situazione: di gioco, atmosferica, di punteggio, mentale. Sa cosa aspettarsi. Sinner dovr� rendersi imprevedibile, pi� che mai: scendere a rete sotto pressione, nei punti importanti, non � banale. Sono curioso di vedere se sar� capace di farlo. Puoi entrare in campo con il piano di gioco pi� dettagliato, ma se c’� uno in grado di mandartelo in frantumi � Novak�.
E se c’� un destino, se Jannik Sinner � davvero il predestinato, tutto � gi� scritto. Non resta che puntare la sveglia.
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25 gennaio 2024 (modifica il 25 gennaio 2024 | 07:37)
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