�Io Djokovic voglio affrontarlo sempre: fa parte della mia crescita�. Sono passate solo 264 ore dalla clamorosa vittoria di Jannik Sinner sul migliore (Torino, 14 novembre, girone delle Atp Finals), ed ecco di nuovo all’orizzonte l’ombra minacciosa del serbo. � un Djoker feroce, pi� cattivo del tennista perfetto che ha battuto Jannik in finale al Master (19 novembre). Superato il record di Federer con 7 titoli, il n.1 � entrato in modalit� guinness-dei-primati: vuole impreziosire la stagione dei tre Major con la Coppa Davis (in caso di trionfo ha promesso di buttarsi con il paracadute, nel 2010 si era limitato a rasarsi a zero i capelli) per poi puntare sul Grande Slam (quello vero), l’oro olimpico a Parigi e il primato di tornei Atp vinti (109, Connors).
Sinner-Djokovic Coppa Davis, il terzo confronto
Serve un’impresa per fermare il serbo, ma Sinner � in un grande momento di forma, la dimensione collettiva della Davis lo sta arricchendo umanamente

(Getty Images)
Difficile fermare un Djokovic cos� motivato, l’unico tennista che ha l’esperienza per saper giocare tutti i colpi e la sapienza per farlo al momento giusto. Per�. Per� Sinner sa come si fa, � in un grande momento di forma, la dimensione collettiva della Davis lo sta arricchendo umanamente (vedi il doppio con l’amico Sonego, il piemontese che fa sentire a suo agio l’altoatesino, e viceversa), l’idea di prendersi l’Italia sulle spalle gli piace. �Sar� una partita a scacchi, diversa dalle due sfide di Torino — � la previsione di capitan Volandri —, Djokovic ha capito cosa aspettarsi da Jannik e Jannik sa che quello che ha fatto nel primo di questi tre match ravvicinati non basta pi��.
Per provare a superare la Serbia mai affrontata (l’ultimo confronto risale alla Jugoslavia, che l’Italia di Panatta & Co. sconfisse sulla strada della mitica vittoria del ‘76), magari gi� con i singolari, Volandri ha in mente un colpo di scena: rimpiazzare Arnaldi secondo singolarista con Lorenzo Musetti, il n.2 italiano (27 Atp) finora tenuto in panchina. Musetti, 21 anni, baby pap� il prossimo marzo, � reduce da una stagione non brillante per� ha sconfitto Kecmanovic (che precede di 28 posizioni nel ranking), il luogotenente di Djokovic, due volte, l’ultima a Montecarlo (sulla terra...) nella settimana ruggente in cui aveva battuto anche il Djoker. Una mossa azzardata, rischiosissima, pensata anche per preservare Sonego per l’eventuale doppio decisivo, che vedrebbe di nuovo in campo sia Sinner che il Djoker (con Lajovic). Sperando che Troicki, il capitano serbo, non sostituisca last minute Kecmanovic con Djere o Lajovic, ma questa � la pretattica che precede ogni sfida di Davis.
L’unica certezza, in una Coppa che manterr� le Final 8 a Malaga anche nel 2024 (poi liberi tutti: l’Italia sta per calare la sua proposta di ospitalit� con in testa Milano) e che oggi la compagnia dei celestini nobiliter� indossando il fiocco rosso per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, � che il terzo Sinner-Djokovic in 11 giorni dar� a questo evento riveduto e corretto tra le polemiche (dello stesso Djoker: �La formula non mi convince, si � persa la bellezza dei match in casa e trasferta, hanno fatto la rivoluzione senza consultare noi giocatori�) una ventata di tennis di altissima classifica. �Mi piace la rivalit� con Jannik, � gi� un piccolo classico. Sta giocando il tennis migliore della sua vita, lo rispetto tanto. Ha ribaltato da solo lo 0-1 con l’Olanda, lo vedo entusiasta di vestire la maglia del suo Paese� ha detto il serbo dopo aver sbranato la Gran Bretagna e litigato con i tifosi inglesi. Un nervosismo che ha spiegato cos�: �L’antidoping mi ha prelevato il sangue due ore prima della partita anzich� dopo: mai successo in carriera. Non ho niente da nascondere ma � scandaloso�.
L’atto III sar� una questione di energie mentali e nervose, il penultimo sforzo titanico di una stagione interminabile, che domani arriver� al capolinea. Certo serve l’impresa, e Jannik lo sa. Gioved� con Norrie il Djoker ha vinto il 44� match in Davis, 21� consecutivo con la casacca rossa della Serbia, per cui morirebbe. Significa che non perde dal settembre 2011, quando si ritir� in lacrime con Del Potro. Per eliminarlo, insomma, bisogna fare la storia.
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25 novembre 2023 (modifica il 25 novembre 2023 | 07:48)
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