Lo studente che segue i voli privati dei vip (e fa arrabbiare Taylor Swift): «Così smaschero le loro ipocrisie»

Lo studente che fa paura ai vip che volano con il jet privato: «Così smaschero le loro ipocrisie»

Jack Sweeney, 21 anni, posa all’interno del motore di un aereo

La premessa: «Non è mia intenzione mettere in pericolo la vita di qualcuno». La precisazione: «Ma credo nell’importanza della trasparenza e delle informazioni pubbliche». Anche quelle che riguardano una popstar di fama mondiale come Taylor Swift. Della quale «mi piacciono pure alcune delle canzoni». A 21 anni Jack Sweeney — lo studente americano che con i suoi profili social automatici informa in tempo reale sui movimenti dei jet privati dei personaggi famosi — finisce per la seconda volta nell’occhio del ciclone mediatico e ora anche legale.

Da Elon Musk a Taylor Swift

Dopo aver fatto arrabbiare Elon Musk — che gli ha bloccato l’account Twitter (ora X) — nelle scorse settimane Sweeney ha ricevuto dagli avvocati di Taylor Swift una lettera di «cessazione e desistenza» («cease and desist») per chiedergli di smetterla di seguire i jet privati della popstar perché starebbe mettendo in pericolo la sua incolumità. «Ma io trasmetto informazioni che sono pubbliche a chiunque», precisa Sweeney — originario di Orlando e studente di Information technology all’Università della Florida Centrale — durante uno scambio con il Corriere.

Come le è venuto l’idea di «seguire» i movimenti dei jet privati dei personaggi famosi?
«Ho iniziato a farlo perché mi interessano l’aviazione, la tecnologia ed Elon Musk».
(Tra i profili vip seguiti ci sono anche Bill Gates, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Donald Trump)

C’è un po’ di confusione sulla fonte delle informazioni: come ottiene questi dati?
«Uso l’“Ads-b”, i segnali che ogni velivolo è tenuto a inviare e questi non sono criptati. Siti web — come il mio TheAirTraffic.com — e airplanes.live, utilizzano gli appassionati che inviano dati dai ricevitori della loro zona. In questo modo costruiamo una copertura mondiale. Attualmente il mio sito ha oltre 800 ”alimentatori” che mi inviano dati».

Prima i problemi con Elon Musk, ora con Taylor Swift. Perché i vip non vogliono essere tracciati quando si muovono con i jet privati?
«Non amano essere visti o non vogliono che vengano sollevate questioni sulle loro emissioni nell’ambiente».

E perché hanno paura di lei?
«A quanto pare faccio loro una cattiva pubblicità».

Quante persone famose monitora e come funzionano i diversi account?
«Ne ho diversi di profili. Il mio programma è configurato per monitorarli e pubblicare sugli account appositi».

Quale vip secondo lei usa il jet in modo curioso?
«È interessante come Kylie Jenner e Kim Kardashian partano e arrivino all’aeroporto di Van Nuys (nei pressi di Los Angeles, ndr). Poi l’aereo vola 30 minuti per parcheggiare a Camarillo».

Si aspettava il «cease and desist» dei legali di Taylor Swift?
«No, per niente».

È la prima volta che succede?
«Prima lettera di un legale in assoluto».

Lo studente che fa paura ai vip che volano con il jet privato: «Così smaschero le loro ipocrisie»

La lettera degli avvocati di Taylor Swift inviata al 21enne Jack Sweeney

Cosa farà ora dopo la diffida?
«Solo il tempo lo dirà. Faccio però notare che questa lettera è arrivata qualche giorno dopo che i titoli dei giornali hanno criticato l’utilizzo del jet da parte della cantante e le sue emissioni di anidride carbonica».

In che senso?
«Un anno fa lo staff di Taylor Swift aveva detto ai giornali che il suo jet veniva usato raramente da lei e che invece veniva spesso prestato. Affermazioni contraddittorie, così come la risposta che lei possedeva un solo jet. Cosa vera solo nelle ultime due settimane: la sua famiglia possiede i jet immatricolati N898TS e N621MM da anni, e la proprietà è cambiata solo di recente. La pretesa di possedere un solo jet sembra essere un tentativo di minimizzare l’uso del jet della famiglia».

E cosa avrebbero dovuto fare Taylor Swift?
«Se la sua privacy e sicurezza sono di estrema importanza, il suo team avrebbe dovuto registrare il jet presso un trust come TVPX o Bank of Utah Trustee. Registrare il tuo jet a una LLC chiaramente collegata a te fa parte del problema. In particolare quando la società (a responsabilità limitata, ndr) reca le iniziali dei nomi della sua famiglia: “SATA LLC”, cioè Scott (il padre, ndr), Andrea (la madre), Taylor, Austin (il fratello). E nemmeno dovrebbe registrare il numero di coda con identificativi precisi. “N898TS” mostra chiaramente che è Taylor Swift perché i numeri sono il suo compleanno e le iniziali del suo nome».

Il team legale della popstar dice perché che mette in pericolo la sua incolumità e che non c’è l’interesse pubblico.
«Cosa fondamentalmente sbagliata. I suoi fan, che hanno fatto crescere gli account dedicati, sono quelli veramente interessati. Quando l’ambasciata del Giappone negli Usa esprime fiducia nel fatto che Swift possa presentarsi in tempo al Super Bowl volando da Tokyo, ciò indica un interesse pubblico. Per questo ci si dovrebbe ragionevolmente aspettare che il loro jet venga tracciato, che sia io a farlo o meno, poiché sono informazioni pubbliche».

Lei è contrario all’uso dei jet privati?
«Sono contrario a coloro che li usano e cercano di nascondere che lo fanno. I jet privati esistono per un motivo, se Swift e Musk potessero volare elettrico lo farebbero. Se eliminassimo i jet privati adesso questo creerebbe un problema più grande. Ma ovviamente non si può abusarne».

Qual è il suo obiettivo con questi profili?
«Voglio condividere le informazioni pubbliche e sensibilizzare su chi usa i jet».

lberberi@corriere.it

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