Biglietti aerei, rincari fino al 180% con le agenzie di viaggio online: dai bagagli al posto, così salgono i prezzi

Biglietti aerei, rincari fino al 180% con le agenzie di viaggio online: dai bagagli al posto, così salgono i prezzi Biglietti aerei, rincari fino al 180% con le agenzie di viaggio online: dai bagagli al posto, così salgono i prezzi

Milioni di italiani ogni anno comprano i loro biglietti aerei sulle «online travel agency» (Ota), le agenzie di viaggi online come Volagratis, Kiwi o eDreams. Ad attrarli sono soprattutto la possibilità di avere un confronto più immediato, di combinare i voli — l’andata con un vettore, il ritorno con un altro —, di aggiungere anche una camera d’albergo e, in generale, un prezzo complessivo presentato quasi sempre come più conveniente rispetto a quanto messo a disposizione sul sito web dell’aviolinea. Ma un’analisi del Corriere su decine di opzioni mostra che i voli nazionali e intra-europei risultano più cari su buona parte degli «aggregatori» dei viaggi. Con gli extra — come la scelta del posto, il bagaglio a mano (sulle low cost) o in stiva — venduti a un prezzo anche tre volte superiore allo stesso servizio offerto dalla compagnia aerea.

La battaglia di Ryanair

Da mesi Ryanair — la prima low cost al mondo — accusa queste agenzie di «pirateria» commerciale. Addebiti respinti al mittente dai diretti interessati che, al contrario, avvertono: senza queste piattaforme il consumatore avrebbe molte meno possibilità di scelta, meno tutele in caso di problemi e pagherebbe di più. A dicembre diverse piattaforme (Booking.com, Kiwi, Kayak) hanno smesso di far vedere tra le opzioni i voli di Ryanair. Gli addetti ai lavori sottolineano che la «battaglia» di Ryanair non è stata più di tanto sostenuta dagli altri vettori. «In un mondo dove ogni passeggero rubato alla low cost irlandese è un ricavo aggiuntivo forse a qualche compagnia aerea l’eliminazione dei voli di Ryanair dalle agenzie online ha fatto solo piacere», commenta uno di loro.

La metodologia

Per comprendere meglio la tendenza il Corriere ha esaminato diverse rotte nazionali (interne all’Italia) e internazionali (tra il nostro Paese e il resto dell’Europa), evitando le tratte intercontinentali per neutralizzare altri fattori come il tasso di cambio della valuta. Il confronto è stato effettuato in parallelo sui siti web delle aviolinee e delle agenzie di viaggi online analizzando lo stesso volo, nello stesso momento di prenotazione, con gli stessi servizi (stesso posto scelto, stesso peso del bagaglio in stiva). Procedere in contemporanea — su due computer diversi — è servito anche ad attenuare gli effetti del revenue management per il quale i prezzi oscillano più volte nell’arco del giorno. Quasi tutte le piattaforme — chi prima, chi dopo — hanno richiesto la registrazione dell’utente o l’inserimento di dati anagrafici e contatti personali.

Gli «attori» della prenotazione

Quando si parla di viaggi ci sono sostanzialmente tre «soggetti» coinvolti dai futuri passeggeri: le compagnie aeree, le agenzie di viaggi online e i «metasearch». Le prime operano il volo e lo vendono sul proprio sito. Le seconde «pescano» i voli delle varie compagnie e li vendono sulle loro piattaforme nella speranza di far prenotare anche una stanza di hotel. I terzi sono dei motori di ricerca che mettono a disposizione le combinazioni dei voli — come Trivago, Skyscanner, Kayak —, non vendono i biglietti ma rimandano o al sito della compagnia o a quello dell’agenzia di viaggi online. Su questi metasearch — spiegano al Corriere quattro addetti ai lavori — si è scatenata una guerra tra agenzie e vettori per comparire quanto più in alto possibile nella ricerca, un po’ come funziona con Google. Per essere tra i primi le «Ota», in particolare, propongono in teoria dei prezzi di biglietti più bassi di quelli offerti dai vettori su quegli stessi voli. Vendono, insomma, sottocosto.

Le due piattaforme

Ma dall’analisi del Corriere su diverse di queste Ota si scopre che raramente il semplice volo costa meno sulle agenzie di viaggi online che sul sito web del vettore che opera quel collegamento. E se poi si aggiungono gli extra la cifra finale letteralmente decolla. Prendiamo, per esempio, le diverse soluzioni per volare da Milano a Catania il 22-25 febbraio. Il semplice biglietto venduto da eDreams, Volagratis e Kiwi è, in media, più caro del 41% delle soluzioni offerte direttamente da Ryanair, easyJet e Wizz Air. Con picchi non indifferenti: il volo Malpensa-Catania viene venduto da easyJet a 68 euro (andata e ritorno, tasse incluse, extra esclusi), mentre eDreams per quella stessa combinazione (sempre su easyJet) chiede 139 euro, cioè oltre il doppio.

Il costo degli extra

Il volo Linate-Catania che Wizz Air vende a 76 euro, Volagratis lo rende disponibile a 73 euro, tre in meno del vettore che lo opera il collegamento. E però la sorpresa è nelle fasi successive. Perché di solito in Italia oltre la metà dei passeggeri di un viaggio Nord-Sud ha bisogno di un trolley che sulle low cost si può portare in cabina solo a pagamento pagando il cosiddetto «imbarco prioritario». Acquistare il servizio sulle Ota costa in media il 75% di più. Anche qui con diverse variazioni. Se Wizz Air chiede per il bagaglio a mano 30 euro — andata e ritorno —, eDreams ne chiede 54,5 euro (+82%), Volagratis 44,8 euro (+49%) e Kiwi addirittura 68,25 euro, il 127,5% in più. La stessa Volagratis — che proponeva un biglietto di tre euro inferiore — poi ne chiede quasi 15 in più di Wizz Air per il trolley nella cappelliera, recuperando così la cifra «scontata». Non va meglio con i voli di Ryanair ed easyJet — sempre Milano-Catania — dove i «ricarichi» delle agenzie online di viaggi sul bagaglio a mano vanno dal +24% al +109%.

Stesso servizio, prezzo diverso

La scelta del posto — altro optional a pagamento, ormai in tutti i vettori, low cost e «tradizionali» — le agenzie di viaggi online arrivano a farlo pagare, in media, oltre il doppio (+113% sul volo Milano-Catania). Se sul suo sito easyJet vende l’assegnazione dei sedili «standard» a 15,98 euro (andata e ritorno), eDreams e Kiwi quegli stessi posti, su quello stesso volo e lo stesso giorno, li mette in commercio rispettivamente a 44,74 e 44,78 euro, cioè il 180% in più della low cost. Per non parlare del bagaglio in stiva. Quello da 10 chili è in vendita su Wizz Air a 25,96 euro — entrambe le direzioni —, ma la stessa voce su eDreams è più cara del 63%, su Kiwi del 150% e su Volagratis del 166%. Perché? Interpellate, le diverse Ota non chiariscono mai questo aspetto.

Le combinazioni di viaggi

Le Ota — spiega più di una piattaforma — «consentono ai clienti di combinare diverse fasce di prezzo, permettendo loro di unire servizi e risparmiare, anche suddividendo il viaggio tra più compagnie aeree», in competizione tra loro. E però l’analisi del Corriere anche sui voli offerti da più vettori mostra che nel complesso il costo è più elevato. Prendiamo la stessa tratta Milano-Catania, sulle stesse date 22-25 febbraio: l’andata con Wizz Air e il ritorno con Ryanair — combinazione peraltro offerta da Kiwi — costa 48,58 euro, meno dei 54 euro chiesti da Kiwi. L’aggiunta degli extra fa gonfiare anche il conto finale: il bagaglio a mano Kiwi lo fa pagare nel complesso il 109% in più di quanto chiesto — complessivamente — dalle due low cost, la scelta del posto addirittura il 199% in più e il bagaglio in stiva il 44% in più.

Le rotte europee

Sui collegamenti esteri il volo, diretto, Milano (Bergamo)-Siviglia di Ryanair viene venduto su eDreams a 225 euro, il 31% più di quanto offerto dalla low cost, il bagaglio a mano a 64 euro (+28% rispetto a Ryanair), la scelta del posto standard a 44,76 euro (il 180% in più del vettore), mentre il bagaglio in stiva a 71,52 euro (il 32,5% più caro della low cost). Se poi dovessimo cercare il volo su Volagratis la soluzione offerta è un Vueling con scalo a Barcellona: la low cost spagnola vende il collegamento a 271 euro, l’agenzia di viaggi online a 299 euro. E se il bagaglio in stiva cosa il 102% in più di Vueling (185,74 euro), la scelta degli stessi posti, standard, costa 32 euro su Vueling e 96 euro su Volagratis, il 200% in più.

Le aviolinee

«È inaccettabile che i pirati delle agenzie di viaggi online continuino a ingannare e ad addebitare somme ingiustificate o inventate a consumatori inconsapevoli per servizi inesistenti», accusa un portavoce di Ryanair interpellato dal Corriere. «La nostra aviolinea continua a fare campagna affinché i consumatori siano protetti da questi soprusi e chiede ancora una volta ai governi dell’Ue e alle agenzie per i consumatori di agire per fermare questa pirateria delle Ota». «Non impediamo ai rivenditori terzi di prenotare posti sui voli easyJet — chiarisce una portavoce della low cost britannica —: tuttavia per garantire il più alto livello di servizio ai nostri clienti e affinché possano beneficiare delle migliori tariffe disponibili e della gamma completa dei prodotti, raccomandiamo sempre che le persone prenotino direttamente con noi o, se scelgono di prenotare con un altro fornitore, che prenotino con coloro che operano in conformità con la nostra “Carta di distrubuzione” per garantire che ricevano la migliore esperienza». «Wizz Air non lavora con le Ota e non ha alcun rapporto contrattuale con esse, pertanto non ha alcuna influenza sulle loro strategie e tecniche di prezzo», sottolinea una portavoce del vettore ungherese. «Inoltre, sfortunatamente, le Ota non condividono con Wizz Air i contatti precisi dei passeggeri, come le e-mail, il che rende Wizz Air praticamente incapace di fornire un’assistenza clienti tempestiva e di alta qualità ai passeggeri». «Per garantire la massima trasparenza, le tariffe più basse e la migliore esperienza del cliente — prosegue il vettore — Wizz Air consiglia di prenotare sempre direttamente su wizzair.com o l’app ufficiale».

La posizione delle agenzie online

«Su Kiwi.com diamo la possibilità di combinare voli in un itinerario unico completamente supportato, che consente ai clienti di trovare percorsi e prezzi alternativi non disponibili direttamente dalle compagnie», replica una portavoce della società al Corriere. «Questi itinerari sono poi gestiti dall’inizio alla fine e sono supportati da una garanzia di connessione al momento del viaggio». «La nostra funzione di ricerca visualizza informazioni sui voli provenienti da centinaia di compagnie in tutto il mondo, in modo che i nostri clienti abbiano una visione chiara del mercato, compresi i voli diretti». Gli stessi clienti — precisa — «sono liberi di scegliere come prenotare utilizzando queste informazioni comparative, sia con Kiwi.com che utilizzando le informazioni che forniamo per prenotare altrove».

«Sono servizi diversi»

«Non è corretto fare confronti diretti tra le agenzie di viaggio online e le compagnie, poiché i servizi forniti da queste aziende sono diversi», sottolinea un portavoce di eDreams via e-mail. «Le aviolinee trasportano i passeggeri dal punto A al punto B, ma le loro offerte sono limitate al loro inventario. Diversamente, eDreams funziona come un gateway verso l’intero mercato globale dei viaggi, offrendo ai clienti accesso a una gamma più ampia di opzioni e fasce di prezzo combinando le offerte di 700 compagnie». «Esistono spesso molteplici alternative sul mercato per le stesse rotte operate da una data compagnia aerea, e permettiamo ai viaggiatori di ottenere significativi risparmi combinando queste alternative». «Le Ota sono rivenditori e, come tutti gli altri, consentono ai consumatori di accedere a una vasta gamma di prodotti e servizi in un unico portale. È del tutto normale che i prezzi siano diversi tra i rivenditori, e questo vale per tutti i settori: ad esempio, i supermercati hanno prezzi diversi rispetto ai grossisti di generi alimentari».

«Una transazione per voli e hotel»

«A differenza di una compagnia aerea noi offriamo tre prodotti: volo di andata, hotel, volo di ritorno. L’utente non ha bisogno di andare su tre siti diversi perché mettiamo a disposizione le combinazioni migliori e più convenienti», dice al Corriere al telefono Luca Concone, amministratore delegato di Lastminute.com Group (che include Volagratis, Jetcost). «Chi compra attraverso l’Ota esegue una sola transazione e ha dentro viaggi e hotel. Non solo: è anche tutelato se succede qualcosa, per esempio se annullano il volo di andata, perché non perderà i soldi dell’hotel e del volo di ritorno». «Ryanair — attacca Concone — omette di dire quali sono le tutele offerte dalle agenzie di viaggi online».

«Rincari non giustificati»

Il capo di Lastminute.com spiega poi che «come Ota non ragiono sul volo, ma sulle combinazioni che includono l’hotel: il 60% dei pacchetti che offriamo noi, costituito da voli+albergo, costa meno dei prodotti comprati separatamente», calcola. C’è quindi un 40% che paga di più. Le Ota, dice ancora Concone, vendono il volo sottocosto e corrispondono una cifra ai metasearch. «Come recupero, per fare un esempio, quei 5 euro in meno offerti sul biglietto aereo e i 5 euro dati al motore di ricerca?», si chiede. «Cerco di vendere a un costo maggiore gli extra o del vettore come la scelta del posto, il bagaglio a mano, il bagaglio in stiva — spiega — o i prodotti di terzi come l’autonoleggio, l’assicurazione, la navetta per la città, il fast-track in aeroporto». Ma stesso manager di Lastminute.com deve ammettere, di fronte ai numeri forniti dal Corriere, che se il prezzo finale del solo volo acquistato sulle agenzie di viaggi online è il doppio di quello offerto dal vettore allora «è troppo, il rincaro non è giustificato».

lberberi@corriere.it

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