Ita Airways-Lufthansa: l’Antitrust Ue vuole più sacrifici per dare l’ok alle nozze

Ita Airways-Lufthansa: l'Antitrust Ue vuole più sacrifici per dare l'ok alle nozze Ita Airways-Lufthansa: l’Antitrust Ue vuole più sacrifici per dare l’ok alle nozze Le code dei due Airbus di Ita Airways e Lufthansa a Roma Fiumicino (foto Ansa)

Per la Commissione europea il pacchetto di «rimedi» offerto da Lufthansa — per avere l’ok all’ingresso in Ita Airways — sarebbe insufficiente. Dall’Antitrust Ue non avrebbero chiesto un parere, come da prassi in questo tipo di dossier, ai vettori rivali (Air France-Klm, Iag, Ryanair, easyJet, Wizz Air). La notizia, anticipata da Reuters, viene confermata al Corriere da due fonti a Bruxelles. La mancata consultazione indica che i tecnici comunitari boccerebbero i «sacrifici» proposti dai tedeschi. Gli addetti ai lavori consultati ritengono che quello dei due vettori sia un dossier «relativamente facile» — dal punto di vista delle conseguenze sul mercato — e più d’uno nota quelle che ormai sono diventate «modalità dilatorie» degli uffici Ue.

I monopoli

Come ha rivelato in esclusiva a settembre questo giornale, l’unione tra Ita e il gruppo Lufthansa farebbe sorgere monopoli su sei collegamenti. Tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. Spunterebbero anche rotte in «posizione dominante», come Milano-Bruxelles (95% a Ita-Lufthansa), Roma-Bruxelles (74%), Milano-Amburgo (65%). In parallelo l’Antitrust Ue ha anche allargato la sua analisi all’impatto sui voli transatlantici.

L’offerta tedesca

Per questo nel pacchetto di misure correttive inviato alla Direzione generale della Concorrenza Ue, l’8 gennaio scorso, i tedeschi hanno offerto la cessione di alcuni slot a Milano Linate (dove si formerebbero alcuni monopoli dopo l’investimento in Ita) e delle frequenze intra-europee. Lufthansa — proseguono le fonti — non intenderebbe cedere nulla sulle rotte intercontinentali, peraltro quelle più remunerative e soggetto ad accordi di joint venture con Air Canada e United Airlines, vettori extra Ue.

La «fase 2»

La scadenza della «fase 1» dell’indagine delle nozze Ita-Lufthansa resta il 29 gennaio, ma italiani e tedeschi non si aspettano buone notizie per quel giorno. Si dovrebbe così andare alla «fase 2», tappa che richiederebbe altri 90 giorni lavorativi. Tappa peraltro anticipata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (il suo dicastero è azionista unico di Ita) che segue costantemente il dossier. A meno che — spiegano al Corriere le fonti Ue — non scendano direttamente in campo, nei negoziati con Bruxelles, i vertici politici dei due Paesi: il ministro Giorgetti, la premier italiana Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

lberberi@corriere.it

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