Ita-Lufthansa, i nodi del dossier: le 6 rotte in monopolio e i voli negli Usa
di Leonard Berberi
L’Antitrust Ue si prende più tempo per decidere se approvare l’ingresso di Lufthansa in Ita Airways. Bruxelles ha spostato la data della decisione — nell’ambito della cosiddetta «fase 1» — dal 15 al 29 gennaio. Non solo perché la pausa natalizia ha sospeso l’esame del dossier, ma anche perché lunedì il ministero italiano dell’Economia (azionista unico di Ita) e il vettore tedesco «hanno presentato alla Commissione europea impegni che ora saranno valutati», come conferma un portavoce comunitario.
«Nell’ambito della revisione in corso da parte della Commissione europea della partecipazione prevista in Ita, il gruppo Lufthansa ha offerto e presentato impegni l’8 gennaio 2024», conferma al Corriere Boris Ogursky, un portavoce del colosso tedesco dei cieli. «Questi impegni sono in corso di valutazione da parte dell’autorità di Bruxelles — prosegue — e rimaniamo in stretto e costruttivo contatto con tutte le parti coinvolte».
di Leonard Berberi
Il portavoce di Lufthansa preferisce non divulgare «i dettagli degli impegni presentati», rispondendo alle richieste del Corriere sulla natura dei «sacrifici» messi sul tavolo per avere il via libera dell’Antitrust Ue. Tra questi ci dovrebbero essere non soltanto gli slot di Milano Linate, ma anche alcune frequenze su rotte intercontinentali tra Europa e Stati Uniti. La Commissione europea conferma che nel pacchetto consegnato dai tedeschi ci sono rimedi per «garantire la concorrenza nel trasporto aereo».
Non è al momento chiaro se le concessioni aiuteranno ad accelerare la decisione Ue o se — come ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti — si andrà alla «fase 2» che richiederebbe 90 giorni (lavorativi) in più e quindi una scadenza pericolosamente vicina alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e quindi della Commissione. Una volta ricevuto il pacchetto delle due parti coinvolte nell’operazione — fanno filtrare da Bruxelles — l’Antitrust Ue potrebbe chiedere un parere ai vettori rivali (come Air France-Klm, British Airways-Iberia, Ryanair, easyJet, Wizz Air) prima di decidere se accettare i «rimedi», chiederne di più o passare alla «fase 2».
Come ha raccontato in esclusiva a settembre il Corriere, l’unione tra Ita e il gruppo Lufthansa farebbe sorgere monopoli su sei collegamenti, secondo fonti di Bruxelles che studiano il dossier. Tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. Spunterebbero anche rotte in «posizione dominante», come Milano-Bruxelles (95% in mano a Ita-Lufthansa), Roma-Bruxelles (74% offerto), Milano-Amburgo (65%). L’altro nodo è chi dovrà cedere la maggior parte degli slot negli aeroporti interessati? L’orientamento dei tecnici comunitari è di «penalizzare» di più Lufthansa.
Dietro le quinte della trattativa con la Commissione europea Lufthansa va avanti nella definizione della squadra che dovrà gestire — dopo il via libera Ue — la transizione di Ita dentro il perimetro di Lufthansa e quindi di Star Alliance e della joint venture transatlantica «A++» che i tedeschi hanno sulle rotte tra Europa e Nord America con United Airlines e Air Canada. Comunicando una nomina interna Lufthansa conferma che Alain Chisari — ex vicepresidente delle vendite per Europea, Medio Oriente e Africa — «che ha assunto una posizione di primo piano nella gestione del progetto per la preparazione della partecipazione del gruppo Lufthansa in Ita». Chisari da mesi lavora al fianco di Joerg Eberhart, l’ex amministratore delegato dell’italiana Air Dolomiti (che fa parte del gruppo Lufthansa), capo delle strategie del colosso e lo «snodo» delle trattative tra Lufthansa e Tesoro/Ita.
di Leonard Berberi
Lufthansa e ministero dell’Economia nel maggio 2023 hanno siglato un accordo che prevede l’ingresso dei tedeschi in Ita Airways attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro in cambio del 41% del vettore tricolore. Nei piani delle due parti c’è l’intenzione di far salire Lufthansa in un secondo momento al 90% per poi prendere anche il restante 10% «entro il 2033». Nella prima fase di ingresso — che è soggetto all’approvazione Ue — il Tesoro avrà 3 membri del cda (incluso il presidente), Lufthansa gli altri 2 (tra i quali l’amministratore delegato).
lberberi@corriere.it
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09 gen 2024
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