Ita-Lufthansa, l’Antitrust Ue anticipa la decisione: l’accordo va alla «fase 2», altri tre mesi per il via libera
di Leonard Berberi
La Commissione europea vuole vederci meglio sull’operazione Ita Airways-Lufthansa e si prende altro tempo, fino al 6 giugno, per dare il via libera all’ingresso del colosso tedesco nel vettore tricolore. Con una nota Bruxelles conferma il passaggio del dossier italo-tedesco alla «fase 2», confermando le anticipazioni del Corriere. Alla luce dei dati raccolti, Bruxelles ritiene che «l’operazione potrebbe ridurre la concorrenza» su «diverse rotte a corto e lungo raggio», si legge nel comunicato. La Commissione ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 6 giugno appunto, per prendere una decisione finale.
di Leonard Berberi
Gli impegni (cioè i «sacrifici») proposti da Lufthansa l’8 gennaio— per rispondere alle preoccupazioni preliminari dell’Ue — sono stati ritenuti insufficienti, sia in termini di portata che di efficacia. I tecnici dell’Antitrust europeo sottolineano che il matrimonio tra Ita e Lufthansa «potrebbe ridurre la concorrenza sulle rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale». Su alcune di queste rotte, spiega ancora la nota, le due compagnie «competono testa a testa con collegamenti non stop una concorrenza solo limitata principalmente solo da parte di vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti».
Anche l’offerta sui voli intercontinentali preoccupa l’Antitrust Ue. Per quanto riguarda le rotte a lungo raggio tra l’Italia e il Nord America, la Commissione «valuterà ulteriormente se le attività di Ita, Lufthansa e dei suoi partner della joint venture United Airlines e Air Canada debbano essere trattate come quelle di un’unica entità dopo la fusione». L’operazione «potrebbe ridurre la concorrenza su alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada, Giappone e India, a causa della forte concorrenza tra Ita, Lufthansa o i partner della joint venture del vettore tedesco con United Airlines e Air Canada — attraverso collegamenti non-stop o comodi one-stop e convenienti ubicazioni aeroportuali —, e a causa della concorrenza potenzialmente limitata di altre compagnie aeree con collegamenti interessanti».
di Leonard Berberi, inviato a Dublino
Non solo. Bruxelles esaminerà pure «i possibili effetti negativi sulle rotte sulle quali altre compagnie aeree fanno affidamento sull’accesso alla rete nazionale e a corto raggio di Ita per le proprie operazioni, che potrebbero influenzare i loro servizi verso destinazioni internazionali servite anche da Lufthansa». «Aprendo l’indagine approfondita, vogliamo valutare ulteriormente la transazione e garantire che l’acquisizione di Ita non riduca la concorrenza nel traffico a corto e lungo raggio e che non porterà a prezzi più alti, a meno capacità o a una qualità inferiore per i servizi di trasporto aereo passeggeri in entrata e in uscita dall’Italia», è il commento di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza.
«Il gruppo continuerà a lavorare a stretto contatto e in modo costruttivo con la Commissione in questo processo per una rapida conclusione dell’esame e per la successiva realizzazione dell’investimento», replica un portavoce di Lufthansa. E ancora: «L’azienda continua a credere fermamente che la procedura sarà autorizzata a seguito di ulteriori approfondimenti. Ita diventerà una parte complementare e importante del sistema multi-hub del gruppo Lufthansa, che attualmente consiste in quattro compagnie aeree di rete». I tedeschi restano convinti sul progetto: «L’investimento in Ita avrà un effetto positivo complessivo sulla concorrenza in Italia e in Europa».
lberberi@corriere.it
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23 gen 2024
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di Redazione Economia
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