Italia ultima per merito? Cosa dice il «Meritometro» e quali parametri misura
di Alessandro Bergonzi
L’Italia si conferma ultima per «meritocrazia», ma i dati vedono un miglioramento complessivo dello 0,91% nel 2023 rispetto all’anno precedente. L’Italia raggiunge il punteggio di 26,39/100, ma rimane in ultima posizione a 41 punti di distanza dal primo in classifica, la Finlandia, a 9 punti dal penultimo, la Spagna, e a 23 punti dalla Germania, che si posiziona a metà classifica.
Gli ambiti in cui il nostro Paese ha registrato un lieve miglioramento sono: pari opportunità, qualità del sistema educativo e trasparenza. A fotografare la situazione è il Meritometro, il primo indicatore quantitativo di sintesi e misurazione dello «stato del merito» elaborato dal Forum della Meritocrazia in partnership con l’Università Cattolica, giunto alla nona edizione.
di Alessandro Bergonzi
«Siamo in stagnazione. Cresciamo troppo poco e troppo lentamente per recuperare lo spread meritocratico che ci separa dai nostri partner europei. Nel frattempo, perdiamo talenti e speranze, soprattutto giovanili – commenta Giorgio Neglia, consigliere del Forum della Meritocrazia e responsabile scientifico del Meritometro - L’agenda per uscire da questa palude ha due grandi priorità: costruire un ecosistema amico del merito, con regole certe e trasparenza per liberare energie e potenzialità; promuovere il cambiamento con investimenti e politiche mirate per favorire qualità del sistema educativo, pari opportunità e mobilità sociale».
Il report completo sarà presentato in occasione della VII edizione della Giornata nazionale del Merito, che sarà ospitata dall’Università Cattolica, martedì 30 gennaio (18.00-20.00, Aula Pio XI). Al Meritometro si affiancherà anche la presentazione del report «Bentornata, Italia!», realizzato dal Forum della Meritocrazia in partnership con chEuropa e Tortuga Think-tank, che raccoglie i risultati di una survey su expat rientrati negli ultimi anni, mostrando ragioni, aspettative e criticità che hanno incontrato. A dibatterne, alcune delle confederazioni e associazioni di dirigenti, manager e imprese più importanti del paese.
«L’intenzione è quella di chiamare a raccolta tutti gli attori dell’economia, della società civile e della PA accomunati dall’interesse a rendere l’Italia un paese attrattivo, per fare rete e creare una piattaforma di rinnovamento – dichiara Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia -. È necessaria una collettiva presa di coscienza. Troppi in Italia non si rendono conto dell’impatto della carenza di meritocrazia nel nostro paese: dalla mancata valorizzazione delle competenze, alla fuga dei talenti, dalla mediocrazia nei posti di comando di molti settori alla prevalenza di un capitalismo relazionale, bloccano le energie socio-economiche dell’Italia».
Oltre all’economista Giampaolo Galli, direttore Osservatorio Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Bentivogli, coordinatore di BASE Italia, il professore del Politecnico Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio HR e dell’Osservatorio Smart Working, interverranno Teresa Lavanga, direttrice generale CIDA, Matilde Marandola, presidente nazionale AIDP - Associazione Nazionale per la Direzione del Personale, Simone Pizzoglio, presidente di CFMT-Centro Formazione Manageriale del Terziario, Cristiana Scelza, Presidente di Valore D, Fiorella Passoni, CEO e Board Member di Edelman Italia.
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23 gen 2024
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