Meritocrazia, l’Italia resta ultima in Europa ma migliora (di poco) la parità di genere: cos’è il «Meritometro»

Meritocrazia, l'Italia resta ultima in Europa, ma migliora (di poco) la parità di genere: il «Meritometro» Meritocrazia, l’Italia resta ultima in Europa, ma migliora (di poco) la parità di genere: il «Meritometro»

L’Italia si conferma ultima per «meritocrazia», ma i dati vedono un miglioramento complessivo dello 0,91% nel 2023 rispetto all’anno precedente. L’Italia raggiunge il punteggio di 26,39/100, ma rimane in ultima posizione a 41 punti di distanza dal primo in classifica, la Finlandia, a 9 punti dal penultimo, la Spagna, e a 23 punti dalla Germania, che si posiziona a metà classifica.

Dove migliora la meritocrazia in Italia

Gli ambiti in cui il nostro Paese ha registrato un lieve miglioramento sono: pari opportunità, qualità del sistema educativo e trasparenza. A fotografare la situazione è il Meritometro, il primo indicatore quantitativo di sintesi e misurazione dello «stato del merito» elaborato dal Forum della Meritocrazia in partnership con l’Università Cattolica, giunto alla nona edizione.

«Siamo in stagnazione. Cresciamo troppo poco e troppo lentamente per recuperare lo spread meritocratico che ci separa dai nostri partner europei. Nel frattempo, perdiamo talenti e speranze, soprattutto giovanili – commenta Giorgio Neglia, consigliere del Forum della Meritocrazia e responsabile scientifico del Meritometro - L’agenda per uscire da questa palude ha due grandi priorità: costruire un ecosistema amico del merito, con regole certe e trasparenza per liberare energie e potenzialità; promuovere il cambiamento con investimenti e politiche mirate per favorire qualità del sistema educativo, pari opportunità e mobilità sociale».

La Giornata del Merito

Il report completo sarà presentato in occasione della VII edizione della Giornata nazionale del Merito, che sarà ospitata dall’Università Cattolica, martedì 30 gennaio (18.00-20.00, Aula Pio XI). Al Meritometro si affiancherà anche la presentazione del report «Bentornata, Italia!», realizzato dal Forum della Meritocrazia in partnership con chEuropa e Tortuga Think-tank, che raccoglie i risultati di una survey su expat rientrati negli ultimi anni, mostrando ragioni, aspettative e criticità che hanno incontrato. A dibatterne, alcune delle confederazioni e associazioni di dirigenti, manager e imprese più importanti del paese.

Il Forum della Meritocrazia

«L’intenzione è quella di chiamare a raccolta tutti gli attori dell’economia, della società civile e della PA accomunati dall’interesse a rendere l’Italia un paese attrattivo, per fare rete e creare una piattaforma di rinnovamento – dichiara Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia -. È necessaria una collettiva presa di coscienza. Troppi in Italia non si rendono conto dell’impatto della carenza di meritocrazia nel nostro paese: dalla mancata valorizzazione delle competenze, alla fuga dei talenti, dalla mediocrazia nei posti di comando di molti settori alla prevalenza di un capitalismo relazionale, bloccano le energie socio-economiche dell’Italia».

I relatori

Oltre all’economista Giampaolo Galli, direttore Osservatorio Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Bentivogli, coordinatore di BASE Italia, il professore del Politecnico Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio HR e dell’Osservatorio Smart Working, interverranno Teresa Lavanga, direttrice generale CIDA, Matilde Marandola, presidente nazionale AIDP - Associazione Nazionale per la Direzione del Personale, Simone Pizzoglio, presidente di CFMT-Centro Formazione Manageriale del Terziario, Cristiana Scelza, Presidente di Valore D, Fiorella Passoni, CEO e Board Member di Edelman Italia.

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