Assegno unico, chi aveva il Reddito di cittadinanza deve fare domanda di nuovo: le istruzioni Inps

Assegno unico, chi aveva il Reddito di cittadinanza deve fare domanda di nuovo: le istruzioni Inps Assegno unico, chi aveva il Reddito di cittadinanza deve fare domanda di nuovo: le istruzioni Inps

Da marzo tutte le famiglie che avevano l’accredito dell’Assegno unico e universale per i figli a carico sulla carta del Reddito di cittadinanza dovranno presentare una nuova domanda per ottenerlo. «Per garantire l’erogazione dell’assegno con continuità già dalla mensilità di marzo la richiesta potrà essere trasmessa sin da subito. In ogni caso, la domanda può essere presentata entro il termine del 30 giugno 2024, senza perdere gli arretrati», spiega l’Inps.

Cosa devono fare gli ex percettori del Rdc

Per i nuclei familiari ex percettori del Reddito di cittadinanza che non hanno presentato domanda per l’assegno unico la prestazione continua ad essere erogata senza interruzioni fino alla mensilità di febbraio, tenuto conto dell’Isee 2023. Per continuare a beneficiare dell’assegno da marzo in poi dovranno presentare domanda all’Inps. La domanda per l’assegno di inclusione, misura che ha sostituito il Reddito di cittadinanza, non sostituisce in alcun modo quella per l’Assegno Unico. Queste famiglie quindi hanno due possibilità: presentare subito all’Inps la domanda per l’assegno unico oppure non fare nulla e ricevere l’integrazione per i figli fino a febbraio 2024 e poi presentare la domanda per i mesi da marzo in poi. «Per una puntuale erogazione degli importi è necessario controllare l’esattezza del codice Iban del conto corrente o della carta prepagata, che dovrà essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione», sottolinea l’Inps.

Come fare domanda

In assenza dell’Isee in corso di validità, l’importo dell’assegno unico sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova Dichiarazione sostitutiva unica sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei relativi arretrati, precisa l’Inps. La domanda di assegno unico va inoltrata in modalità telematica attraverso il sito internet dell’Istituto (www.inps.it), autenticandosi con Spid, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e Carta di Identità Elettronica (CIE) o tramite gli istituti di patronato.

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