Sinner: «Sogno di diventare numero uno. Sanremo? Una distrazione. L’amore? I migliori tennisti hanno tutti moglie e figli»

di Maria Strada

Sinner, in un’intervista a Vanity Fair, si racconta: �Le partite non si vincono nel giorno in cui si disputano, ma preparandosi mesi, forse anni prima�

Sinner: «Sogno di diventare numero uno. Sanremo? Una distrazione. L’amore? I migliori tennisti hanno tutti moglie e figli»

(Ap)

� un inizio anno da incorniciare, quello di Jannik Sinner, ma la scalata continua e il tennis italiano sogna in grande con lui. Messo in bacheca il primo major, l’obiettivo � chiaro: diventare numero uno del mondo magari gi� entro la fine dell’anno, scavalcando altri due big della racchetta come l’inossidabile Novak Djokovic e il nuovo fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz. Non una missione impossibile per il 22enne altoatesino, primo giocatore nato negli anni 2000 a raggiungere le 200 vittorie Atp e fin qui dominatore assoluto nella Race, ovvero la classifica che porter� i migliori otto giocatori della stagione a sfidarsi nelle Atp Finals di Torino.

�Il futuro non si pu� prevedere. Sicuramente � un sogno e stiamo lavorando per andarci il pi� vicino possibile�, dice Sinner confermando, in un’intervista a Vanity Fair, la sua ambizione di diventare il numero 1: l’uomo da battere anche secondo il ranking. E parla anche dei momenti difficili che potranno arrivare e di come debba lavorare per gestirli nel modo migliore: �Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita — spiega con testardaggine —. Vedremo se questo lavoro servir� anche al primo fallimento, vedremo come reagir�. Ma non ho paura di sbagliare, non ci penso. Non vedo che senso abbia pensarci�.

Nel frattempo Jannik � finalmente tornato nella sua Sesto Pusteria per far visita ai suoi cari — in particolare i nonni — chiedendo il massimo riserbo: la discrezione � uno dei punti fermi del suo carattere. �Voglio proteggere le persone che mi sono pi� vicine, tenendole fuori da tutto ci� — ha ribadito, come gi� aveva fatto nei giorni successivi al trionfo di Melbourne, non tornando a casa per rispetto di un lutto che aveva colpito il paese —. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle�. Alcuni hanno sorriso quando la prima chiamata, messa la pallina a terra contro Medvedev, era stata per la mamma, ma la spiegazione era stata nel ringraziamento ai suoi genitori che �mi hanno lasciato libero e mi hanno fatto andare via cos� presto, e non � facile con un figlio�.

Quando gli chiedono quanti sacrifici costi questa preparazione cos� metodica, quanti ce ne siano stati per un ragazzino, la risposta � perfettamente in linea con il personaggio che stiamo imparando a conoscere: �Ho tutto, non mi manca niente. Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico. Ne ho pochi, ma veri. Mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso�. Non si tratta, quindi, di timidezza. Anzi, in diversi descrivono Jannik come un estroverso dalla battuta fulminante con chi lo conosce bene. E lui lo ribadisce: �Le persone che mi sono vicine la pensano come me, su questo tema. Perch� sono molto simili a me: ci capiamo con uno sguardo, in un secondo�.

Tra il non andare in discoteca, il non fare tardi, e le partite a carte con gli amici, inevitabile tornare anche sul no al Festival di Sanremo e le frecciate arrivate dal conduttore Amadeus dal palco dell’Ariston. Polemiche che al tennista altoaetesino scivolano decisamente addosso: �Il 99 per cento delle volte dico di no, e il motivo � molto semplice: mi voglio concentrare sul tennis, cerco di evitare le distrazioni�.

Ma lei crede — gli domandano — che un ragazzo di 12 anni faccia bene ad avere Sinner come idolo? �Forse s�, perch� so di trattare tutte le persone allo stesso modo — ribadisce — se ho davanti a me il numero 1 della classifica o chi pulisce gli spogliatoi, io mi comporto sempre ugualmente, con educazione�. Intanto, � celebre la sua riservatezza social, ma anche sentimentale. Una discrezione che lo spinge a difendere la propria vita privata perch� �voglio che resti tale�. Ma l’amore per Sinner pu� rientrare tra le distrazioni, essere qualcosa che toglie rigore al suo lavoro? �Penso che sia una bellissima cosa quando si trova un amore giusto — sottolinea Sinner —. Come per tutti. I migliori tennisti al mondo hanno tutti moglie e figli�.

C’� stato un momento in cui sembrava che l’astro nascente del tennis italiano sul quale puntare fosse Matteo Berrettini. Che cos’ha Jannik pi� del suo compagno di Davis, e grande amico? �Lui ha avuto molti infortuni, speriamo che ritorni. Non � giusto dimenticare i suoi successi. Noi italiani siamo un bel gruppo, ci rispettiamo tutti anche se siamo tutti diversi�. Un �Noi� che sembra spegnere tutte le malelingue che parlano della residenza fiscale a Montecarlo e della sua altoatesinit� come Jannik fosse di una appartenenza diversa: �Sono italiano al 100% e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, i miei compagni erano italiani a 14 in Liguria — e su Bordighera confessa di avere inizialmente pianto, all’arrivo, ma di avere comunque rassicurato i suoi genitori —. Poi scusate, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?�.


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20 febbraio 2024 (modifica il 20 febbraio 2024 | 09:54)

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