Sinner: perché ora punta Alcaraz e il numero 2

di Gaia Piccardi

Jannik dopo il trionfo a Rotterdam si avvicina in classifica allo spagnolo, che naufraga a Buenos Aires: 835 punti da colmare negli Usa a marzo

Sinner: perché ora punta Alcaraz e il numero 2

(Afp)

La lealt� al torneo di Rotterdam, innanzitutto, che nel 2020 — quando aveva 18 anni ed era n.75 — gli offr� un invito (lui lo onor� raggiungendo, pi� giovane italiano nella storia, i quarti in una prova Atp 500: �Questo per me sar� sempre un torneo speciale�). E il rigore nei confronti di se stesso: il cielo stellato sopra la testa riccia di Sinner e la legge morale dentro Jannik, l’imperativo che gli impone, una volta che ha l’occasione sulla racchetta, di tirare lo smash spietato. E cos�, nel giorno in cui per la prima volta dal ‘73 il rovescio monomane non abita pi� tra i top 10 (Tsitsipas sceso all’11� posto porta via con s� anche l’ultimo gesto bianco), un faro rosso abbacinante si accende sul podio mondiale del tennis, Sinner Jannik from Sesto Pusteria, Italy, n.3 del ranking. Ennesima primizia: Panatta fu quarto nell’anno d’oro ‘76, la Schiavone idem a ruota del trionfo a Parigi (2010), Nick Pietrangeli si iss� al terzo posto quando il computer non esisteva, e i professionisti giocavano un altro campionato.

�Terzo in classifica � solo un numero ma sono orgoglioso di come ho giocato e dell’esempio che do ai ragazzi�, dice il barone rosso intascato il settimo successo (su 7) con Alex De Minaur, l’australiano che alza l’asticella ma non abbastanza (7-5, 6-4) per questo ossesso gentile a cui da settimane nulla � proibito: Jannik non perde dalle Finals di Torino con Djokovic (striscia di 15 vittorie), era il 19 novembre 2023, il tennis da allora � diventato lo sport in cui, alla fine, alza le braccia Sinner.

De Minaur l’ha fatto correre, cadere, toccarsi le costole (attimo di panico), sbuffare. Ma in campo dall’anno scorso va troppo Jannik per chiunque, a Rotterdam si sono visti il rovescio in back difensivo a una mano, palle corte millimetriche, recuperi da sprinter di razza, una personalit� — se possibile — pi� spessa rispetto all’Australian Open, perch� questo Sinner non sta vivendo di rendita, � cresciuto a vista d’occhio nonostante i baccanali post-Melbourne, che sul lichene altoatesino non hanno lasciato postumi. �Nella mia testa penso sempre a migliorare — ha spiegato con in mano il trofeo (12� in carriera) che gli vale il miglior ranking —, � stata una settimana dura: non sempre posso servire con percentuali alte e fare tutto in modo perfetto. Le partite spesso si portano a casa con il lavoro che si fa prima, dietro le quinte, quello che non si vede�. Ha scolorito l’Olanda (Van de Zandschulp e Griekspoor), smontato l’atletismo di Monfils, fatto sentire definitivamente vecchio Raonic; curioso che nello snodo decisivo abbia trovato un’altra volta De Minaur, ragazzo garbato ed educato come l’azzurro, vittima sacrificale ogni volta che c’� da conficcare nel terreno una pietra miliare: Jannik ha battuto Alex quando si tratt� di tagliare la linea d’ombra (Next Gen Finals a Milano), conquistare il primo Master 1000 (Toronto), riportare la Davis in Italia dopo 47 anni di attesa (Malaga). Si annette un titolo Atp a ridosso del primo Slam, non succedeva da oltre 20 anni (Hewitt 2001): � un record anche questo. Per� non � l’avversario a misurare la caratura di questo Sinner, che scrive un’altra pagina della sua storia mentre Alcaraz naufraga a Buenos Aires (835 punti da colmare negli Usa a marzo), dove trionfa la coppia Vavassori-Bolelli.

Far� un rapido salto a casa a salutare genitori e nonni. In dono porta la dedica di Melbourne, pi� il bel bronzo di Rotterdam. Wiener schnitzel garantita.


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19 febbraio 2024 (modifica il 19 febbraio 2024 | 06:54)

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