Il passo cadenzato, un metro dopo l’altro, gliel’ha insegnato nonno Josef sui sentieri di montagna dove andavano a camminare insieme. � con la metodicit� con cui la goccia scava la roccia che, a 22 anni, Jannik Sinner batte (ancora) Tallon Griekspoor (6-2, 6-4), raggiunge la seconda finale stagionale su due tornei giocati (l’altro era l’Australian Open, do you remember?) e si merita — il verbo rientra nel linguaggio pragmatico del ragazzo italiano che al primo posto mette l’etica del lavoro — la posizione numero tre della classifica mondiale. Da domani, se si annette Rotterdam; da luned� prossimo se invece a vincere sar� De Minaur.
Sinner numero 3 del mondo: perché la Coppa Davis ha cambiato tutto
Jannik in finale nel torneo di Rotterdam contro De Minaur, sale sul podio: meglio di Panatta nell’anno d’oro ‘76, quando fu quarto; come Pietrangeli nel triennio ‘59-‘61, quando erano i giornalisti specializzati anglosassoni a stilare il ranking

(Getty Images)
Meglio di Panatta nell’anno d’oro ‘76, quando fu quarto (Adriano, com’� sua abitudine, esulta per il sorpasso liberatorio); come Pietrangeli nel triennio ‘59-‘61, va ricordato senn� Nick giustamente s’incavola, quando erano i giornalisti specializzati anglosassoni a stilare il ranking prima dell’avvento del computer. A differenza degli antenati, per�, Jannik trasmette la netta sensazione di non aver affatto toccato il suo personalissimo cielo: con Djokovic ancora lontano, nella trasferta americana sul veloce (Indian Wells e Miami) dar� l’assalto alla seconda posizione di Carlos Alcaraz, rientrato sulla terra rossa di Buenos Aires senza dare alcuna impressione di imbattibilit�.
Tutto, nel magico mondo di Sinner, accade con understatement altoatesino. L’Atp 500 di Rotterdam disertato da Medvedev (come Doha) rester� un’altra pietra miliare sul percorso di crescita del barone rosso eppure la festa per un traguardo raggiunto addirittura anzitempo (complice l’assenza del russo) � rimandata a data da destinarsi. I genitori di Jannik non sono in Olanda (a Sesto � periodo di settimane bianche: c’� da rimboccarsi le maniche), la girlfriend Maria nemmeno, lui stesso accoglie la notizia con entusiasmo seppellito come un lichene sotto la coltre di neve (�Vuol dire che la strada � quella giusta, ma resta molto lavoro da fare�) e guarda avanti. L’avversario per il titolo in Olanda, oggi (sarebbe il 12� della carriera e confermerebbe senza inciampi la bellissima corsa di Melbourne), � Alex De Minaur, il neo numero 9 del mondo che ieri ha festeggiato il 25� compleanno battendo Dimitrov in una sfida tra maestri di tennis. Anche lui, come Van De Zandschulp eliminato al primo turno e Griekspoor in semifinale, una vittima di Sinner a Malaga in quella Davis che ha cambiato tutto, consegnando sulla racchetta dell’azzurro una striscia di 14 vittorie consecutive, 201 a livello Atp, primo giocatore nato negli anni Duemila a centrare il traguardo a due zeri.
Dalle porte girevoli del tennis di alta classifica, quel rotary nel quale Jannik si trova sempre pi� a suo agio, esce Stefanos Tsitsipas, che dopo 259 settimane scivola fuori dai primi dieci del mondo. La circostanza non � casuale perch� � proprio battendo il greco a Rotterdam l’anno scorso che Sinner cominci� la sua rincorsa verso l’eccellenza e perch� da domani, per la prima volta dal ‘73 (avvento del ranking computerizzato), non ci saranno pi� giocatori con il rovescio monomane nell’attico del tennis. Per� non � che all’uomo dei miracoli, Jannik Sinner, possiamo chiedere proprio tutto.
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18 febbraio 2024 (modifica il 18 febbraio 2024 | 07:30)
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