Sciopero 27 novembre, Salvini firma la precettazione: per i trasporti solo 4 ore di stop
di Valentina Iorio
Sindacati divisi ma, anche se ciascuno secondo le proprie idee, sono comunque scesi in piazza per esprimete insoddisfazione per l’intero impianto o per alcune parti della manovra. Da una parte, infatti, Cgil e Uil che bocciano la legge di Bilancio e stanno proclamando scioperi dal 17 novembre; dall’altra la Cisl che è scesa anche lei in piazza a Roma il 25 novembre per dire no alla stretta sulle pensioni dei medici e che ha chiesto comunque che la manovra venga corretta e migliorata e che la premier Giorgia Meloni mostri «responsabilità» e voglia di dialogare. Al di là del giudizio complessivo sulla manovra - bocciata da Cgil e Uil, con luci e ombre per la Cisl - sulle pensioni la battaglia si incrocia e martedì approderà sul tavolo dell’incontro a Palazzo Chigi.
di Valentina Iorio
Resta intanto aperto lo scontro sugli scioperi, questa volta con i sindacati di base: dopo la seconda precettazione nell’arco di una settimana firmata dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, l’Usb non ci sta alla riduzione da 24 a 4 ore dello stop di lunedì prossimo dei mezzi pubblici e rinvia lo sciopero, proclamandolo di nuovo per 24 ore a livello nazionale, a venerdì 15 dicembre.
Dalla piazza di Roma, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha rivendicato la posizione di un sindacato «responsabile» e proprio in virtù di questo atteggiamento si appella a Meloni: «Abbiamo offerto serietà e affidabilità al governo, ma la serietà va ricambiata con altrettanta responsabilità». Il messaggio è quello di trovare gli spazi per cambiare le misure sulle pensioni - su cui «non si può continuare a fare cassa» -, avviare il confronto sull’Agenda 2024 e negoziare un nuovo Patto sociale. Al centro la crescita, il lavoro, gli investimenti, la dignità della persona, la coesione sociale del Paese. Mentre va avanti la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, che lunedì consegnerà alla Camera. I nodi sollevati sulle pensioni vanno dalla stretta su Quota 103, Ape sociale e Opzione donna alla penalizzazione dei rendimenti per medici e infermieri, maestre d’asilo, lavoratori degli enti locali, ufficiali giudiziari. Ovvero l’articolo 33 della manovra. Che Sbarra chiede al governo di ritirare.
di Redazione Economia
Difficile che il governo ascolterò la Cisl. Ma di certo è un tema aperto su cui il governo sta ragionando e che dovrebbe rientrare tra le modifiche del maxiemendamento che presenterà alla legge di Bilancio. Tema che martedì sarà sul tavolo dell’incontro con i sindacati a palazzo Chigi. L’orientamento del governo, come detto nei giorni scorsi dalla stessa presidente del Consiglio, è quello di rivedere la norma, in particolare sugli operatori sanitari, in modo che non subisca una penalizzazione chi accede alla pensione di vecchiaia o ha un’elevata anzianità contributiva. Il rischio, rimarca Sbarra, è altrimenti quello di alimentare una fuga dal lavoro davanti alla scure che scatterebbe da gennaio.
I sindacati continuano all’unisono a difendere il diritto di sciopero (guai a toccarlo, «alzeremmo le barricate», avverte Sbarra). E contro la precettazione, che venerdì 17 novembre aveva riguardato lo sciopero nei trasporti di Cgil e Uil, torna a schierarsi Pierpaolo Bombardieri: «Mette in discussione» un diritto costituzionale. Un atto grave per l’Usb, secondo cui le motivazioni addotte da Salvini suonano come «un vero e proprio oltraggio».«Un attacco alla democrazia senza precedenti», incalza anche il leader della Cgil Maurizio Landini che ha sottolineato però l’inefficacia ricordando l’alta partecipazione alle proteste.
di Alessia Conzonato
E nella battaglia sulla tutela dei redditi e dei rinnovi dei contratti si riaffaccia il tema della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: a rilanciarlo è Bombardieri, convinto che, anche per far fronte alle questioni occupazionali che porrà la transizione, «sia giunto il momento di parlarne». Una proposta già sostenuta anche dalla Cgil di Maurizio Landini, con l’idea della settimana lavorativa di 4 giorni, come strada per aumentare l’occupazione.
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26 nov 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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