Manovra, Landini diserta Palazzo Chigi: «Impegnati con lo sciopero e non è un segreto»

Manovra, Landini diserta Palazzo Chigi: «Impegnati con lo sciopero e non è un segreto»  Manovra, Landini diserta Palazzo Chigi: «Impegnati con lo sciopero e non è un segreto» Maurizio Landini, segretario generale della Cgil

«Non posso mandare altri a Palazzo Chigi, siamo tutti impegnati — risponde il leader Cgil, Maurizio Landini, alla convocazione della premier Giorgia Meloni sulla manovra economica —: c’è uno sciopero in tutto il Nord Italia, dall’Emilia in su, con 40 cortei. Notizia che sapevano, non era un segreto», ha precisato ai microfoni di SkyTg24. Anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha annunciato la sua assenza, mandando al posto suo il direttore generale, Francesca Mariotti. «Vorrei ricordare — ha continuato Landini — che un’altra volta, ed era il primo maggio, ci hanno convocato alle 19.30-20. Per me, poi, va bene anche sabato».

L’articolo 33 della manovra

Le ragioni della convocazione sono emerse durante il premier question time in Senato. «Sull’articolo 33 della manovra, che coinvolge alcuni medici, è stato evidenziato un trattamento disomogeneo. Il governo ha annunciato che intende rivedere la norma, in particolare sugli operatori sanitari, che non subisca penalizzazione chi accede alla pensione di vecchiaia o ha elevata anzianità contributiva». Così, ha convocato le parti sociali proprio per discutere su eventuali punti critici della manovra economica. L’appuntamento è domani, venerdì 24 novembre, a Palazzo Chigi alle ore 15.30.

Boccia (Pd): «Sulla manovra più dietrofront che cose fatte»

Sul tema, che riguarda medici e altri dipendenti pubblici, «se non arrivano parole chiare in questa giornata, sarà inevitabile la battaglia durante la legge di bilancio — ha replicato il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, dopo le parole della presidente del Consiglio —. State danzando di promesse in promesse, non sul Titanic, ma sulle navi della marina borbonica. Ogni giorno un’ammuina per far sapere quello che state facendo, ma ogni annuncio su un provvedimento viene sconfessato il giorno dopo. È più lungo l’elenco dei vostri dietrofront che di quello che il governo ha fatto». Ha, poi, concluso aggiungendo che «qualcuno vi dovrà informare che siete schiacciati da migliaia di ricorsi che sono già partiti perché i vostri pasticci sulle pensioni, con cui toccate diritti acquisiti, e malgrado i vostri sogni di premierato, inevitabilmente si schianteranno contro la Costituzione. C’è ancora una Corte costituzionale nel pieno delle sue funzioni e sarà inevitabile che, se calpestate la Costituzione, sarete fermate dalla stessa carta costituzionale».

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