
L’allarme degli 007 Usa: “Già quest’anno la Russia può mandare nello spazio un’arma nucleare”
NEW YORK - Gli 007 americani hanno avvertito le intelligence europee del rischio che la Russia possa mettere in orbita già quest’anno un’arma nucleare, oppure limitarsi a lanciare una testata finta per mandare un avvertimento all’Occidente. Lo riportano Bloomberg e il New York Times, secondo i quali l’intelligence Usa ha fornito informazioni dettagliate ai membri della Nato e agli alleati asiatici. Al momento emergerebbero due linee di pensiero su come potrebbe agire il presidente russo Vladimir Putin: secondo alcuni, sarebbe deciso a passare entro l’anno al nucleare vero e proprio, secondo altri potrebbe limitarsi a un avvertimento.

La smentita del Cremlino
Dopo l’allarme svelato dal membro repubblicano di una commissione della Camera riguardante i piani spaziali del Cremlino, Putin ha respinto le accuse, sostenendo che la notizia è stata solo uno stratagemma per seminare panico tra gli americani e convincere il Congresso ad approvare il piano di aiuti militari da 60 miliardi di dollari destinati all’Ucraina. Durante un incontro con il ministro della Difesa russa Sergei Shoigu, Putin avrebbe ribadito di essere “categoricamente contro” l’idea di piazzare armi nucleari nello spazio, richiamando il trattato del 1967 che vieta l’utilizzo di armi nello spazio, inclusa la messa in orbita di testate nucleari. “Non solo - avrebbe detto - chiediamo il rispetto degli accordi esistenti che abbiamo in questa area, ma abbiamo proposto molte volte di intensificare gli sforzi congiunti”.

Il presidente russo, però, non ha mai nascosto il suo interesse nel potenziare il sistema già sviluppato in piena Guerra Fredda, e che vede ora il bombardiere strategico in grado di raggiungere gli Stati Uniti e progettato per trasportare più di venti armi nucleari. Oppure il Poseidon, un sottomarino senza pilota a propulsione nucleare ed equipaggiato con una testata nucleare al cobalto-60, un elemento altamente radioattivo che non si trova in natura, ma viene prodotto artificialmente. Il Poseidon sarebbe in grado di esplodere davanti alla costa occidentale degli Stati Uniti.

L’avvertimento di Blinken
Il fronte spaziale è la vera novità. Non colpirebbe città o basi americane, ma satelliti militari e commerciali. Starlink si è dimostrata strategica per l’esercito ucraino, in grado di comunicare informazioni anche in zone precarie e isolate. Mentre il Cremlino smentisce il ricorso a quest’arma, in Usa continuano a sostenere il contrario. Per questo il segretario di Stato Antony Blinken ha messo in guardia la sua controparte cinese e indiana: in caso di attacco orbitale, ha detto loro, sarebbero a rischio anche i satelliti di questi altri due Paesi.