Private banking, caccia a 400 miliardi: dove investono le famiglie più facoltose
di Patrizia Puliafito
All’indomani di una seduta opaca, le Borse europee aprono poco mosse. Parigi cede lo 0,12%, Francoforte guadagna lo 0,13%, mentre Londra ha una direzione più precisa e perde lo 0,35%. Gli occhi sono puntati sui dati macro (in arrivo in Europa e in Italia quelli sulla fiducia dei consumatori, mentre in Usa si guarda al Pil del terzo trimestre; domani sarà la volta del cruciale Pce Usa) e sulle decisioni delle banche centrali, con i riflettori sul Beige Book della Federal Reserve, mentre Jerome Powell parlerà venerdì. Intanto, ieri il governatore Christopher Waller, uno dei «falchi» della Fed, ha affermato che i recenti segnali di miglioramento dovrebbero consentire alla banca centrale di mantenere i tassi fermi fino all’inizio del prossimo anno. Tuttavia, un altro «falco», Michelle Bowman, ha aperto a ulteriori rialzi per contenere l’inflazione.
di Patrizia Puliafito
Così, mentre sul fronte geopolitico si lavora per allungare la tregua tra Israele e Hamas, i future dell’Euro Stoxx 50 cedono lo 0,07%, quelli del Ftse Mib di Milano salgono dello 0,08% e quelli del Dax 40 di Francoforte dello 0,1%, dopo il dato sui prezzi all’importazione (+0,3% in ottobre, -13% su anno). Salgono dello 0,28% anche i future dell’Ibex 35 di Madrid, mentre quelli del Cac 40 di Parigi arretrano dello 0,1%, come quelli del Ftse 100 di Londra. Tra i titoli di Borsa Italiana spicca Saipem che avanza del 2,82% dopo la firma di due contratti offshore per complessivi 1,9 miliardi di dollari. Bene anche Inwit +1,84% e Mps +1,34%. Vendite su Campari -1,9% e Tim che lascia lo 0,94%, seguita da Moncler -0,47%. Qui il listino in tempo reale.
Apertura di seduta in lieve rialzo a 176 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano al 4,20% sul mercato secondario, mentre quello del Bund si attesta al 2,44%. Ieri, in chiusura di giornata, il differenziale Btp- Bund aveva terminato la seduta in calo a 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,25%, dopo un avvio a 178 punti base. Qui lo spread in tempo reale.
di Edoardo De Biasi
Sul valutario, l’euro, che ieri ha riagganciato brevemente la soglia degli 1,1 dollari, resta poco sotto questa soglia a 1,098 (1,095 alla chiusura di ieri): il biglietto verde si è indebolito a causa del calo dei rendimenti dei Treasury, che ha minato l’appeal degli asset a reddito fisso statunitensi e la domanda di valuta statunitense. Il cambio euro/yen è a 161,759 (da 162,74) e quello dollaro/yen a 147,26. I future del petrolio sono poco mossi: i contratti gennaio del Wti salgono dello 0,1% a 76,49 dollari e quelli del Brent di pari scadenza cedono lo 0,02% a 81,66 dollari. Infine, il gas scambiato ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 42,005 euro al megawattora, perde il 2% a 43,1 euro.
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29 nov 2023
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