A Piombino si festeggia. A Taranto si sciopera e si sta con il fiato sospeso. I destini diversi delle due città della siderurgia italiana. Nuovi investitori per la prima (dopo anni difficili). L’incertezza del futuro per la seconda, ancora una volta. In mezzo migliaia di posti di lavoro da preservare e il rilancio di un settore fondamentale per l’economia italiana che rischia di perdere posizioni a favore dei concorrenti esteri.
Il progetto
Ma se da un lato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa sapere che «molti sono interessati a produrre nell’Ex ilva», intanto a Piombino l’acciaio raddoppia. Metinvest Adria, Metinvest B.V., Danieli & C. Officine Meccaniche realizzeranno nella cittadina toscana, su una superficie di 260 ettari, un impianto per la produzione di prodotti finiti di acciaio dalla trasformazione di materiali ferrosi in coils laminati a caldo. Un progetto da 2 miliardi di euro per 1.500 lavoratori e una capacità di circa 3 milioni di tonnellate che il ministro delle Imprese Adolfo Urso definisce «un passo cruciale per il rilancio del polo di Piombino che assumerà un ruolo sempre più centrale nel contesto del piano siderurgico nazionale».
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Mercoledì al ministero delle Imprese la firma del protocollo d’intesa tra ministero, Metinvest, Danieli & C, Regione Toscana e Comune di Piombino per avviare la realizzazione dell’impianto e rilanciare così il sito siderurgico di Piombino con «una siderurgia competitiva, sostenibile all’avanguardia», salvaguardando l’occupazione e «riducendo l’importazione di prodotti siderurgici in Italia da Paesi extra Ue».
Sarà «uno degli impianti più green d’Europa» assicura Yuriy Ryzhenkov, amministratore delegato di Metinvest B.V, il gruppo ucraino che possiede la fabbrica Azovstal, teatro di battaglia a Mariupol durante la guerra russo-ucraina. «Il progetto di Piombino - aggiunge - sarà un esempio tangibile di come la collaborazione tra gruppi industriali esteri e istituzioni italiane possa dare risultati positivi». Il nuovo impianto, spiega Giampietro Benedetti, presidente del Gruppo Danieli, «sarà uno dei primi completamente digitali e potrà fungere da modello positivo per altre iniziative simili a livello globale».
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L’ex Ilva di Taranto verso il commissariamento
A Taranto invece oggi si fermano «ad oltranza» tutte le attività dell’indotto dell’ex Ilva e al Mimit c’è l’incontro con i sindacati. Oggi potrebbe chiudersi definitivamente il rapporto con ArcelorMittal e arrivare il commissariamento.
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18 gen 2024
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