Auto, in Europa quasi 13 milioni di immatricolazioni nel 2023: prezzi in aumento del 34% in Italia

Auto, in Europa quasi 13 milioni di immatricolazioni nel 2023: prezzi in aumento del 34% in Italia Auto, in Europa quasi 13 milioni di immatricolazioni nel 2023: prezzi in aumento del 34% in Italia

Il mercato dell’auto europeo è in ripresa, ma resta lontano dai numeri pre-Covid. Stando ai dati diffusi dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei, l’anno scorso sono state immatricolati 12,7 milioni di vetture in Europa, il 13,7% in più rispetto al 2022 ma il 18,7% in meno rispetto ai 15,8 milioni del 2019. A dicembre 2023, poi, le vendite hanno chiuso con il segno meno per la prima volta da 16 mesi a causa soprattutto del venir meno degli incentivi in Germania che ha causato un tracollo delle vendite nel Paese (-23%).

Prezzi in aumento

«Il risultato del 2023 - spiega il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano - è dovuto essenzialmente alla domanda delle aziende che hanno sostenuto il mercato nell’intera area avendo la capacità di assorbire i forti rincari dei prezzi delle auto degli ultimi anni. La buona propensione all’acquisto di auto dalle aziende ha infatti compensato la forte debolezza della domanda dei privati scoraggiata soprattutto da aumenti dei prezzi che, tanto per citare un caso, quello dell’Italia, sono cresciuti del 34,3% tra il 2019 e il 2022, e hanno avuto ulteriori aumenti nel 2023». Durante la crisi dei chip, infatti, i costruttori hanno avuto buon gioco ad aumentare i prezzi, sfruttando lo squilibrio fra la domanda elevata e l’offerta scarsa per mancanza di componenti. Dopo la fiammata dell’inflazione, però, i consumatori sono meno disposti ad affrontare grandi spese e negli ultimi mesi le case sono tornate ad applicare sconti significativi sui listini per sostenere i volumi.

Il divario elettrico

Trainati dalle mosse di Tesla, gli sconti hanno riguardato in particolare l’elettrico che ha raggiunto nel 2023 una quota di mercato del 15,7% in Europa, anche grazie ai robusti sussidi all’acquisto. «La fine degli incentivi ha avuto però effetti drammatici in alcuni paesi e in particolare in Germania dove, ad esempio, in dicembre la quota delle elettriche è scesa dal 33,2% del 2022 al 22,6%», conclude il Csp, sottolineando le divergenze fra mercati. «In vetta alla classifica per la quota di auto elettriche vi è la Norvegia con ben l’82,4% delle auto immatricolate nel 2023 costituito da auto elettriche. All’estremo opposto della graduatoria per la quota delle elettriche vi sono diversi paesi in cui la quota non va oltre il 5%. Bulgaria, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia e Slovacchia. Come balza all’occhio, si tratta di paesi il cui reddito pro capite è decisamente più basso di quello medio europeo e, di conseguenza, in questi paesi l’accesso all’auto elettrica ai prezzi attuali resta molto difficile anche con incentivi generosi».

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