Indonesia, i piloti si addormentano in volo per mezz’ora: sospesi
di Leonard Berberi
La ricostruzione del passaggio ravvicinato del Boeing alla torre di controllo dello scalo LaGuardia di New York (foto Corriere, rendering dello scalo da Google)
Un Boeing 737-800 della low cost statunitense Southwest Airlines con 153 persone a bordo è finito fuori traiettoria in fase di discesa, sfiorando la torre di controllo dell’aeroporto LaGuardia di New York. Il velivolo è poi atterrato senza problemi in un altro scalo. Ma sull’incidente — davvero raro nel settore — l’ente federale dell’aviazione americana Faa ha aperto un’indagine per capire come sia stato possibile che i piloti abbiano perso i riferimenti spaziali in modo così significativo.
Tutto avviene sabato 23 marzo. Il volo Southwest 147 partito da Nashville e diretto all’aeroporto «cittadino» di New York — con 147 passeggeri, 2 piloti e 4 assistenti di volo — sta scendendo verso la pista 4 del LaGuardia. Il tempo è proibitivo: i bollettini meteo riportano una velocità del vento di 10 nodi proveniente da nord-ovest e una visibilità di solo un miglio a causa della pioggia. Un aereo di JetBlue deve interrompere l’atterraggio avvisando delle variazioni improvvise del vento.
Alle 11.46 locali (le 17.46 in Italia) lo stesso deve fare anche il Boeing di Southwest. La «riattaccata» avviene senza particolari problemi e i piloti comunicano di aver ritenuto insufficienti le condizioni meteo per scendere in sicurezza. Dopo un giro attorno all’aeroporto il jet della low cost si prepara di nuovo alla discesa verso la pista. Fino a 2.400 metri dall’inizio della pista il Boeing 737-800 segue la traiettoria giusta. Poi, all’improvviso, alle 12.00 e 45 secondi inizia a deviare per motivi non chiari.
La traiettoria del Boeing 737-800 e la distanza dalla torre di controllo
Devia così tanto che si ritrova a procedere 376 metri a destra del percorso giusto. Per questi poco dopo, alle 12.01 e 28 secondi, dalla torre contattano subito la cabina di pilotaggio: «Go around! Go around!», urla una controllora secondo gli audio registrati dal sito specializzato LiveAtc. «Procedi, sali di quota e mantieni quota 2.000 (piedi, circa 610 metri, ndr), ordina. In quel momento il velivolo è a 83 metri di quota: sta andando contro una torre alta 71 metri che si trova davanti a soli 900 metri (e 11 secondi) di distanza.
Nel suo punto più vicino con la torre — secondo i calcoli — l’aereo passa a una distanza verticale minima di 170 metri, orizzontale (sempre minima) di 95 metri e a una velocità di 230 chilometri orari. «Continuate a salire di quota, Southwest 147 — prosegue la controllora —. E quando potete spiegate perché non vi trovavate sul sentiero previsto» per la discesa. Dopo qualche secondo dalla torre tornano a contattare il Boeing. «Southwest 147, ci siete ancora?», chiede. «Sì, stiamo provando a risolvere un po’ di cose. Stiamo salendo di quota verso i 2.000», risponde un pilota.
La torre di controllo dello scalo LaGuardia di New York
Passa ancora qualche attimo e il pilota domanda alla controllora: «Perché ci avete chiesto di riattaccare?». «Perché non eravate per niente allineati alla pista! Alla fine eravate a est. Non sareste atterrati sulla pista», risponde — un po’ stupita — la professionista. Mentre il velivolo si allontana dallo scalo dalla cabina stavolta è una pilotessa a chiamare la torre: «Qui Southwest 147, vorremmo dirottare a Filadelfia o all’alternativa Pittsburgh.
L’aereo atterra poi all’aeroporto di Baltimora-Washington alle 12.49 locali. Una delle ipotesi è che la variazione del vento potrebbe aver spostato l’aeromobile dalla sua traiettoria di volo prevista. La bassa visibilità — inferiore ai mille metri —, la pioggia e il carico eccessivo di lavoro da fare in cabina potrebbe aver reso complicato ai piloti, se non impossibile, capire che il velivolo era finito su un «sentiero» pericolosamente vicino alla torre di controllo.
di Leonard Berberi
«Un controllore del traffico aereo ha istruito l’equipaggio del volo Southwest Airlines 147, che aveva deviato a causa delle condizioni meteorologiche avverse, a effettuare un go-around all’aeroporto di LaGuardia», spiega Faa in una nota, confermando l’indagine. «Il volo è stato deviato dopo aver incontrato turbolenza e scarsa visibilità», precisa Southwest. «L’aeromobile è tornato a LaGuardia dopo una breve sosta a Baltimora. Stiamo esaminando l’evento come parte dei nostri meccanismi di sicurezza».
lberberi@corriere.it
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