Aerei, con la nuova tassa Ue sui carburanti in Italia voli più cari fino al 68%. L’analisi
L’introduzione nell’Unione europea della tassa sul carburante per l’aviazione renderà più cari i biglietti aerei e ridurrà il numero dei turisti, con un impatto significativo anche sull’economia dell’Italia stimato in una riduzione del Pil di 4,1 miliardi di euro nel 2033, di cui 640 milioni nel Lazio. È un documento della società di consulenza Steer — commissionato da alcune delle principali associazioni delle aviolinee, Airlines for Europe (A4E) e European regions airline association (Era) — a mettere nero su bianco i numero, segnalando anche gli incrementi di alcune delle rotte principali.
L’impatto sulle rotte
Tra nove anni, calcola Steer, i biglietti Madrid-Roma Ciampino rischiano di aumentare del 35,7% (per effetto della tassazione sul cherosene), la tratta Berlino-Olbia del 28,4% e la Düsseldorf (Weeze)-Palermo addirittura del 67,6%. Lo studio sostiene che l’introduzione della tassazione sul cherosene porterebbe a una «riduzione del 6,1% nella domanda di passeggeri, una diminuzione di 5,4 miliardi di euro della spesa turistica e un contributo ridotto al Pil di 4,1 miliardi di euro in tutta l’Italia». A livello occupazione — inoltre — la tassazione potrebbe mettere a rischio «fino a 39.200 posti di lavoro» entro il 2033.
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I pacchetti per il clima
Le regole Ue in materia ambientale stanno diventando sempre più stringenti. Bruxelles impone di ridurre le emissioni di gas serra del 55% nel 2030 fino a raggiungere la neutralità climatica nel 2050. E questo dovrà avvenire rispettando i requisiti di diversi pacchetti normativi. Uno di questi è l’«Energy taxation directive», cioè la tassazione sul cherosene, che potrebbe costare ai vettori europei almeno 99 miliardi di euro e che finirebbero per scaricarsi sul prezzo dei biglietti aerei.
«Preservare la competitività»
Ecco perché A4E ed Era chiedono alla Ue di «preservare la competitività economica e i benefici sociali dell’aviazione europea». «L’Italia è una delle destinazioni turistiche più popolari per gli europei — commenta Ourania Georgoutsakou, direttore generale di A4E —. Il rapporto commissionato mostra che una tassa sul cherosene metterà questo in discussione e incoraggerà gli europei a cercare destinazioni al di fuori dell’Europa».
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Le reazioni
«L’aviazione svolge un ruolo cruciale nel fornire una connettività regionale vitale che consente lo sviluppo economico e sociale — aggiunge in una nota Montserrat Barriga, dg dell’Era —. È necessario un approccio collaborativo tra l’industria e i decisori politici per trovare soluzioni adatte a beneficiare dell’ambiente, dell’industria, dei consumatori e delle regioni». «La tassazione prosciuga le risorse delle compagnie che potrebbero altrimenti essere utilizzate per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’industria», commenta Luciano Neri, segretario generale del Consiglio italiano dei rappresentanti delle aviolinee (Ibar). Mentre per Alessandro Fonti, presidente dell’Associazione italiana compagnie low fares (Aicalf) «l’introduzione di questa nuova tassa aumenterà subito i prezzi dei biglietti per i voli all’interno dell’Ue, danneggiando la connettività aerea intraeuropea».
lberberi@corriere.it
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