Bollette luce, che fare con la fine della tutela: la guida completa in 15 domande
di Fausta Chiesa
Si svolgeranno mercoledì 10 gennaio, dopo il rinvio di un mese, le aste per assegnare i circa 4,5 clienti domestici non vulnerabili dell’energia elettrica che, come prevede la legge, dal primo luglio di quest’anno usciranno dalla maggior tutela, il regime in cui le tariffe e le condizioni contrattuali sono stabilite dall’Autorità Arera. Chi, nel frattempo, non avrà scelto di passare al mercato libero, entrerà infatti in un regime transitorio chiamato «Servizio a tutele graduali» (Stg), che durerà fino a marzo 2027 e in cui il prezzo della materia prima sarà variabile e basato sulla media dei valori del Prezzo Unico Nazionale che si forma sul Gme (qui la guida completa in 15 domande e risposte). Le aste servono per scegliere chi fornirà l’Stg.
di Fausta Chiesa
I clienti della luce (mentre per quanto riguarda il gas la tutela è terminata l’1 gennaio 2024) sono stati suddivisi in 26 lotti che corrispondono ad aree territoriali. Ai nastri di partenza ci sono venti soggetti. L’Arera, che ha definito le regole delle aste, ha ammesso 19 soggetti (16 aziende e tre raggruppamenti di imprese) a cui si è aggiunta una ventesima azienda esclusa e poi riammessa con riserva dal Tar, in attesa del giudizio di merito il 6 marzo. Si tratta di Octopus Energy, primo operatore della luce nel Regno Unito sbarcato in Italia a luglio 2022. Tra i requisiti previsti dal regolamento c’è quello di avere servito almeno 100 mila clienti al 30 giugno 2023. Octopus Energy non soddisfa quel requisito nel nostro Paese, ma ha fatto ricorso sostenendo che, trattandosi di una gara europea, vanno considerati i clienti non solo in Italia. È l’unica partecipante che si conosca ufficialmente, i nomi delle altre ammesse non sono stati comunicati. Le aste sono gestite da Acquirente Unico, società del gruppo pubblico Gse (Gestore dei servizi energetici).
Il meccanismo prevede che i partecipanti si sfidino su un solo valore, il costo di commercializzazione. Chi offre il prezzo più basso (che potrebbe anche essere negativo pur di vincere) si vedrà assegnare il lotto, con un limite massimo di sette lotti e il 30 per cento a livello nazionale. Di fatto, non è un’asta vera e propria: l’offerta è fatta a busta chiusa a turno unico. L’11 gennaio sarà comunicato ai partecipanti l’esito provvisorio e si svolgerà un’eventuale asta di riparazione per i lotti non assegnati, perché, per esempio, un’azienda ne ha vinti più del tetto massimo o in caso di offerte ritenute non valide. Il 6 febbraio sarà comunicato l’esito.
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A seconda del lotto a cui si appartiene, i casi sono due: si può restare con il vecchio fornitore o passare a una nuova azienda. Chi ha la bolletta addebitata sul conto corrente può anche non cambiare la domiciliazione in quanto il governo ha previsto il trasferimento automatico del Rid. Dal primo luglio, solo i «vulnerabili» — chi ha più di 75 anni, i disabili, chi vive in condizioni economicamente svantaggiate e chi è in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica — potranno continuare a restare nella tutela.
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09 gen 2024
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