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Guerra in Medio Oriente, scatta l’azione di terra a Gaza sud. Razzi dal Libano e dallo Yemen colpiscono navi cargo nel Mar Rosso
L'operazione di terra a Gaza, lanciata da Israele dopo il devastante attacco di Hamas del 7 ottobre, è entrata in una nuova fase. Archiviata per il momento la pausa per lo scambio di prigionieri, i tank sono entrati a Khan Yunis per colpire con più precisione gli obiettivi di Hamas. Un'operazione, accompagnata dai raid, mirata a strappare al gruppo armato palestinese anche il sud della Striscia. E con la crescente pressione israeliana si surriscalda anche il fronte degli alleati dell'Iran: gli Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, che hanno attaccato alcune navi commerciali nel Mar Rosso. Per sventare la minaccia, è stato costretto a intervenire un cacciatorpediniere americano. «Gettate le armi o morirete», è uno degli avvertimenti lanciati dalle forze israeliane in un messaggio in arabo con le immagini di 11 comandanti ancora attivi in altre zone della Striscia. Mentre il capo dello Shit Bet Ronen Bar ha spiegato che i servizi segreti hanno ricevuto l'ordine di «eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino». «Serviranno anni, ma lo faremo», la sua rassicurazione. Dall'inizio dell'offensiva gli israeliani hanno riferito di aver scoperto più di 800 tunnel dei miliziani utilizzati per collegare le loro "risorse strategiche", e 500 sono già stati distrutti. Sono oltre 10mila gli attacchi aerei effettuati dal 7 ottobre. Il gruppo armato palestinese ha continuato a rispondere soprattutto con le salve di razzi verso Israele, che ancora una volta hanno lambito i kibbutz del sud, prima di essere neutralizzati dall'Iron Dome. Il conflitto continua ad avere un impatto devastante sulla popolazione.