Malattie renali: sintomi, come prevenirle, terapie. 8 regole per tutelare la salute dei reni

diMaria Giovanna Faiella

La malattia renale può rimanere silente per anni e poi manifestarsi in stadio avanzato. Come riconoscere i segnali «spia». Per la giornata mondiale del rene screening gratuiti in ospedali, case di comunità, centri commerciali. Esperti rispondono, sui social, alle domande dei cittadini 

È una delle patologie croniche più diffuse: nel mondo sono 850 milioni le persone che soffrono di malattie renali; in Italia oltre quattro milioni e, tra loro, circa 100 mila hanno raggiunto un livello di gravità tale da richiedere terapie salvavita; 45 mila i pazienti in dialisi; 28 mila hanno avuto un trapianto di rene. Eppure, manca ancora una diffusa consapevolezza su questa condizione che può rimanere silente per anni, fino a manifestarsi già in stadio avanzato: i reni, infatti, soffrono in silenzio. Da qui l'importanza di tutelare la salute dei reni con semplici abitudini di vita e saper riconoscere i segnali «spia» di una malattia renale. 
Lo ribadiscono una volta di più i nefrologi in occasione della giornata mondiale del rene, il 14 marzo, promossa dalla Società internazionale di nefrologia e dalla Fondazione internazionale delle malattie renali, all'insegna dello slogan «Una buona salute per tutti. Promuovere un accesso equo alle cure e una pratica terapeutica ottimale». 
Tante le iniziative in Italia, promosse congiuntamente da Società italiana di nefrologia e Fondazione italiana del rene, e in collaborazione con associazioni di pazienti e volontariato: dagli screening gratuiti presso le nefrofologie italiane, Case di comunità e centri commerciali, agli esperti che rispondono sui social alle domande dei cittadini. 

Malattie renali: quali sono, cause, diagnosi

Le malattie renali sono in aumento anche a causa dell’invecchiamento generale della popolazione e della diffusione di ipertensione e diabete, che sono tra le prime cause che le provocano, insieme alle patologie cardiovascolari. Ci sono, poi, malattie renali di origine genetica (come il rene policistico di tipo adulto o ADPKD) o immunologica (come molte glomerulonefriti, «primitive» o secondarie ad altre malattie di tipo immunologico come il Lupus); inoltre, la malattia renale cronica può derivare anche da cause infettive o tossiche.
Nella maggioranza dei casi, la presenza di una malattia renale viene scoperta molto tardi perché i reni sono organi «muti», cioè non danno quasi mai sintomi importanti fino a fasi avanzate di malattia. Di conseguenza, le cure sono tardive e, per questo, poco efficaci. Se, invece, le alterazioni renali sono diagnosticate precocemente, le terapie disponibili sono in grado di rallentarne l’evoluzione, fino a evitare la necessità di dialisi o trapianto.

Consulenze con esperti e screening gratuiti 

In occasione della giornata mondiale del rene, che ricorre il 14 marzo, per tutta la settimana si terranno iniziative per sensibilizzare la popolazione su stili di vita corretti e comportamenti che siano il preludio a diagnosi più precoci e trattamenti tempestivi. 
Sottolinea il presidente della Società italiana di nefrologia, Stefano Bianchi: «Come SIN ci impegniamo a promuovere azioni concrete per sensibilizzare riguardo a questa condizione che negli stadi più avanzati e gravi (dialisi e trapianto) ha importanti ripercussioni personali e sociali, oltre che un impatto significativo sulle risorse del Servizio sanitario nazionale. Tra le iniziative che vanno in questa direzione – ricorda il presidente SIN – ci sono gli screening gratuiti attivi su tutto il territorio nazionale, utili per individuare la malattia nelle fasi d’esordio, e il progetto di prevenzione nelle scuole, avviato in occasione della giornata, che mira a promuovere l'educazione alla salute renale tra i giovani, stimolando una maggiore consapevolezza sull'importanza di adottare abitudini di vita salutari sin dalla giovane età».
Gli screening gratuiti, che prevedono visita, misurazione della pressione arteriosa ed esame delle urine, saranno effettuati: nei reparti di nefrologia e dialisi di molti ospedali italiani; nei centri accoglienza Caritas e nelle altre realtà di accoglienza locali aderenti al progetto; nei centri sportivi e nelle palestre aderenti all'iniziativa.
In collaborazione con le Associazioni di pazienti ANED, AIDO, AIRP, Forum Associazioni Trapianto Rene, Associazioni di volontariato e Croce Rossa Italiana, saranno effettuati screening gratuiti anche negli atri degli ospedali, nei centri commerciali e nelle Case di comunità
Sul sito della Fondazione italiana del rene, cliccando sulla cartina interattiva si possono trovare informazioni sulle iniziative previste nella propria Regione e su come accedervi.
La FIR metterà a disposizione opuscoli informativi che saranno distribuiti nelle farmacie aderenti. 
 Il 14 marzo dalle ore 18 alle 19 diretta L’Esperto risponde sulla pagina Facebook di @PianetaSalute col segretario SIN e il presidente FIR, Mariacristina Gregorini e Massimo Morosetti, che rispondono a dubbi, domande e curiosità di pazienti e utenti.

Prevenzione, le 8 regole d'oro

La prevenzione della malattia renale cronica è innanzitutto basata su una maggiore attenzione agli stili di vita; in particolare, i nefrologi consigliano di seguire 8 regole d’oro per prendersi cura della salute dei propri reni:
1. tenersi in forma e attivi, anche con semplici camminate ogni giorno;
2. seguire una dieta sana privilegiando gli alimenti vegetali, evitando gli eccessi di proteine e grassi animali, riducendo al minimo indispensabile l’uso del sale e di alimenti salati e il consumo di alimenti e bevande con coloranti, dolcificanti, conservanti;
3. controllare e monitorare i livelli di zucchero nel sangue;
4. controllare e monitorare la pressione arteriosa;
5. assumere un adeguato apporto di liquidi (bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno);
6. non fumare;
7. evitare il più possibile l’assunzione di farmaci antinfiammatori, che sono tossici per i reni;
8. se si hanno uno o più fattori ad alto rischio, far controllare la funzionalità renale

Sintomi e campanelli d’allarme

Sebbene i sintomi di malattia renale siano sfumati, spesso molto tardivi e non specifici, gli esperti consigliano di fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme per riferirli subito al proprio medico curante, che valuterà se prescrivere all'assistito, oltre a esami delle urine e del sangue (per determinare la creatinina che esprime la funzione dei reni), anche una visita specialistica nefrologica
Ecco i principali segnali cui prestare attenzione:
gonfiore alle gambe e alle caviglie, soprattutto la sera prima di addormentarsi;
gonfiore al viso, specialmente la mattina appena svegli;
recente aumento importante dei valori di pressione arteriosa o peggioramento dell’ipertensione nonostante si assumano farmaci antipertensivi;
urinare di frequente urine «come acqua», soprattutto durante la notte;
alterazioni delle caratteristiche delle urine come la presenza di evidente schiuma, soprattutto se c’è gonfiore al volto o alle caviglie (segno di perdita di proteine); colore molto scuro, quasi marrone; oppure urina sempre trasparente come acqua, in assenza di cambiamenti importanti dell’assunzione di acqua (se si beve molto poco è normale che le urine siano più scure poiché più concentrate, e viceversa); urine maleodoranti
Nel caso si avvertono uno o più sintomi, il consiglio è di parlarne col medico di famiglia. 

Le terapie

Quanto alle terapie, spiega Massimo Morosetti, presidente Fondazione italiana del rene (FIR-ETS) e direttore UOC Nefrologia e dialisi dell’Ospedale Grassi di Roma: «Fino a pochi anni fa non avevamo strumenti per curare la malattia renale cronica, ora finalmente disponiamo di farmaci,attenzioni terapeutiche o dietetiche ci consentono di rallentare moltissimo la progressione dell’insufficienza renale fino al punto che, nella maggior parte dei casi, le persone curate non arriveranno mai ad avere bisogno della dialisi o del trapianto di rene. Tuttavia, queste terapie funzionano solo se utilizzate precocemente, quando ancora i segni di malattia non sono evidenti. Ecco perché è importante rivolgersi al nefrologo per avere una diagnosi precoce e, se indicato, avviare subito le terapie del caso». 

11 marzo 2024 ( modifica il 11 marzo 2024 | 07:18)

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