Leclerc contro la maledizione del Gp di Monaco: «Possiamo vincere». Ecco perché la Ferrari ci crede
A Montecarlo la Ferrari è convinta di andare forte sulle curve lente, Charles non ha mai vinto nonostante due pole. Sainz: «Sui cittadini andiamo forte»
«Un podio? Non sarei felice, io parto per vincere e il secondo e il terzo posto non servono». Parola del padrone di casa, Charles Leclerc, che qui, a differenza degli altri piloti residenti nel Principato, ci è nato. Ma il Gp di casa per il numero 16 è sempre stato amarissimo: due pole e zero vittorie, una specie di record negativo in una gara dove le qualifiche contano più di ogni altra pista. «Sono sempre stato competitivo, ma il risultato finale non è mai stato buono, purtroppo».
Dal 2019 guasti, errori di strategia e penalità. Mai una gioia
Nel 2021 il k.o. tecnico nel giro di formazione dopo la prima casella conquistata con un incidente. L'anno successivo lo svarione del muretto che lo ha privato di un successo certo spedendolo quarto, persino dietro al compagno Sainz. Nel 2019, stagione dell'esordio a Maranello, un errore di calcolo lo aveva fatto precipitare in fondo. E dodici mesi fa una penalizzazione lo ha fatto partire sesto. «Ma io non ho mai creduto nella sfortuna, e se inizio a crederci è meglio che smetta di correre» ha ripetuto più volte. Charles si è presentato sorridente come a ogni vigilia, è secondo nel Mondiale e se le cose si mettessero bene qui potrebbe scalare posizioni.
Verstappen mette le mani avanti
Verstappen mette le mani avanti: «Non è una pista per noi, è una delle più difficili, lo abbiamo già visto in passato. Mi aspetto la Ferrari molto forte e anche la McLaren». Ma l'olandese ha vinto le ultime due edizioni da «sfavorito» quindi non c'è da fidarsi.
Se i piloti contano più degli ingegneri
A Imola è stato un arrivo in volata con tre macchine in sette secondi, le prime due (quella di Verstappen e di Norris) divise da 7 decimi. In una lotta così tirata la differenza la faranno i piloti oltre agli assetti e alle caratteristiche tecniche. Leclerc: «Più ti avvicini al limite e più ti prendi rischi, solo qui puoi provare certe sensazioni. Sarei sorpreso se non fossimo in lotta per la pole. Abbiamo lavorato tanto su questa gara». Sembra però di sentire parole già dette in altre occasioni dove poi sono stati gli avversari a fare festa. La Ferrari di Vasseur evidentemente non ha paura di cadere.
Perché tanto ottimismo?
Eppure dopo Miami e Imola la Ferrari è stata scavalcata dalla McLaren ed è terza forza. Perché tanta fiducia allora? C'è una ragione tecnica: la Rossa 2024 si è dimostrata particolarmente veloce sulle curve lente. Anche uno, di solito molto prudente come Sainz, stavolta si sbilancia: «Mentirei se non dicessi che l'obiettivo qui è vincere. Sui circuiti cittadini abbiamo le nostre chance più grandi: dobbiamo essere pronti a concretizzarle. Red Bull e McLaren partono alla pari, anche loro possono vincere».
Per Lerclerc c'è anche il «pericolo Sainz»
Uno degli avversari più tosti per Leclerc è il compagno, Carlos Sainz a Montecarlo ha ottenuto il suo primo podio con la Ferrari, per bissare l'anno successivo, quello del disastro al muretto. «Sono sempre andato forte sin dai tempi della Toro Rosso e della Renault: in Q3, nella fase decisiva delle qualifiche non pensi che ci siano muretti accanto alla pista, ma ghiaia ed erba così spingi molto di più». C'è un problema però: la Ferrari quest'anno ha faticato più in qualifica che in gara: «Non sono state il nostro punto forte, ma sistemando qualcosa sulla macchina qui è tutto molto diverso. Abbiamo lavorato molto in questa direzione».
Il futuro di Carlos: «Mi prendo tutto il tempo...»
Con il contratto in scadenza, Carlos non ha ancora garanzie per l'anno prossimo. L'opzione Mercedes è diventata molto più difficile, Toto Wolff sta pensando al giovane Andrea Kimi Antonelli aspettando di prendere Verstappen nel 2026. C'è la Red Bull che tratta il rinnovo di Perez, Carlos ha provato inserisi ma anche questa è una strada difficile. L'Audi intanto lo aspetta, ma fino a quando? Lui parla con tutti, anche con Williams e Haas. «Mi prenderò tutto il tempo necessario, è una decisione troppo importante». E ancora più importante per la Ferrari è vincere. Non a parole.