Kamala Harris «celebra» Biden e i dem la blindano: «Siamo con lei»
Prima uscita da candidata in pectore: «Joe senza eguali». Pioggia di endorsement e boom di donazioni, nelle prime 24 ore raccolti 81 milioni di dollari
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON - Un normale evento della vicepresidente degli Stati Uniti a Washington — il breve incontro con un gruppo di atleti universitari nel prato della Casa Bianca — si è trasformato ieri mattina nella prima apparizione pubblica della nuova candidata del partito democratico alla presidenza.
Sotto una pioggia leggera, davanti a giovani americani di ogni colore e classe sociale, Harris ha ringraziato il presidente Biden per il suo «servizio alla nazione»: «I suoi successi nei passati tre anni non hanno eguali nella Storia moderna».
La vicepresidente non ha parlato esplicitamente del ritiro di Biden dalla corsa per un secondo mandato, avvenuto meno di 24 ore prima, né dell’endorsement che il presidente ha dato a lei. Ma ha detto che Biden «in un solo mandato ha già sorpassato l’eredità di presidenti che ne hanno fatti due».
Ha ricordato l’amicizia con Beau Biden, figlio del presidente morto di cancro del quale era amica (entrambi erano procuratori generali degli Stati Uniti): «Beau mi raccontava spesso di suo padre, mi diceva che tipo di uomo e di padre era, le qualità che ammirava e che io ho visto ogni giorno nel presidente: la sua onestà, la sua integrità, il suo rispetto per la fede e per la sua famiglia, il suo cuore grande e il suo amore profondo per il nostro Paese».
Harris ha parlato da vicepresidente e non da candidata, anche perché la legge stabilisce una distinzione tra i due ruoli. Ma nel pomeriggio «per il primo pieno giorno della nostra campagna elettorale» ha visitato il quartier generale dello staff a Wilmington, in Delaware, mentre una pioggia copiosa di endorsement continuava ad arrivare, stabilendo che è lei di fatto la candidata del partito alla Casa Bianca, anche se non lo è ancora ufficialmente.
Il «Team Harris», che ha ereditato la struttura della campagna Biden-Harris cambiando solo il logo, ha annunciato ieri di aver raccolto nelle prime 24 ore ben 81 milioni di dollari — molti dei quali di piccoli donatori. Finanziatori importanti come Alex e George Soros la appoggiano. Un sondaggio dell’Associated Press ha calcolato che ha già dalla sua parte metà dei delegati necessari per vincere la nomination. Sono con lei i dirigenti del partito in tutti gli Stati. La speranza è di evitare in tal modo il caos di una «convention aperta» quando i delegati arriveranno a Chicago il 19 agosto.
È arrivato ieri anche l’endorsement di Nancy Pelosi, l’ex speaker della Camera che è stata cruciale nel ritiro di Joe Biden. Pelosi ha detto che il suo appoggio è «ufficiale, personale e politico» e ha aggiunto di provare «immenso orgoglio e ottimismo illimitato per il futuro del nostro Paese». L’ex speaker della Camera ha diffuso questa dichiarazione solo dopo che tutti i potenziali rivali di Harris l’avevano sostenuta: i governatori Gretchen Whitmer (Michigan), Gavin Newsom (California), Ben Shapiro (Pennsylvania), JB Pritzker dell’Illinois e Andy Beshear del Kentucky, Wes Moore del Maryland, il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg.
Endorsement anche dall’ala progressista: la senatrice Elizabeth Warren, le deputate Alexandria Ocasio Cortez e Ilhan Omar; e anche da deputati che corrono in distretti in bilico come Sherrod Brown in Ohio, mentre i leader del partito al Congresso Chuck Schumer e Hakeem Jeffries la incontreranno presto e già la elogiano. Nella notte era filtrata l’idea che il senatore della West Virginia Joe Manchin potesse sfidarla ma al mattino lui ha detto che non l’avrebbe fatto.
Da non sottovalutare poi l’endorsement della popstar Charli XCX, che ha scritto sui social che Kamala è «brat», cioè «cool» (sei «brat» se «sei un po’ caotica, ti piace far festa e a volte dici cose sbagliate, ma sei te stessa e sei onesta»). Allora la campagna di Kamala ha adottato subito sui social lo stile dell’album «brat», di colore verde acido. Nel giardino della Casa Bianca, era evidente ieri che Harris cercherà di conquistare quei giovani e quelle minoranze tra cui Biden stava mostrando di essere in crisi. Dopotutto a 59 anni è lei la più giovane candidata e Trump ora è il più vecchio.