Le reazioni del mondo della musica e del cinema al ritiro di Joe Biden. La cantante Charli XCX e l'endorsement a Harris: «Kamala is brat»

diRedazione Online

Kamala Harris ha ricevuto l'incoronazione del mondo del pop e di Hollywood, con Cher, Mark Ruffalo, Barbra Streisand tra gli altri: tutt'altro che trascurabile in termini di popolarità e di voti

Le reazioni del mondo della musica e del cinema al ritiro di Biden. La cantante Charli XCX e l'endorsement a Harris: «Kamala is brat»

Foto dal profilo Twitter di Finneas: al centro Biden con Billie Eilish e Finneas

«Kamala is brat», «Kamala è una monella», una «birichina». Dopo l'endorsement del presidente uscente Joe Biden - che ieri ha dichiarato di rinunciare alla corsa per la rielezione alla Casa Bianca che culminerà il 5 novembre, lasciando posto alla sua vice -, Kamala Harris ha ricevuto l'incoronazione del mondo glamour del pop, tutt'altro che trascurabile in termini di voti (la popolarità di Biden, per esempio, risentì parecchio del mancato appoggio di George Clooney lo scorso 10 luglio attraverso un editoriale sul New York Times). 

Quando la cantante inglese Charli XCX, che ha appena pubblicato un album intitolato BRAT, ha postato su X il suo apprezzamento per Harris, scrivendo «Kamala is brat», la risposta è stata caldissima: quasi venti milioni di visualizzazioni, un'enormità di interazioni (positive e negative, è il gioco dei social) che significano spostare l'attenzione mediatica e provare a rendere più appetibile un profilo finora sottovalutato e al centro di numerose bordate dal mondo della politica e del giornalismo (nella memoria di molti rimane il celebre «Do not come», «non venite», rivolto ai migranti da Kamala Harris quando parlò in Guatemala nel 2021, un'uscita che gli causò non pochi problemi di immagine). 

La pagina X della vice presidente ha cavalcato l'onda pop, cambiando ieri il proprio banner con la scritta «Kamala HQ», con la grafica di BRAT. 

Il discorso di Harris remixato

In Rete gira anche un discorso di Kamala Harris del maggio 2023, remixato con parti dell'album di Charli, durante il quale la vice di Biden pronunciò la frase: «Do you think you just fell out of a coconut tree?», richiamando alla memoria un'espressione pronunciata dalla madre: «Non capisco che cosa c'è che non va ragazzi. Siete caduti da un albero di cocco? Nessuno di noi vive isolato». Ecco spiegato perché in molti, sempre sui social, stanno usando in queste ore l’emoji della noce di cocco per esprimere il loro consenso a Kamala Harris.

La reazione di Hollywood

Hollywood ha reagito rapidamente alla notizia del passo indietro di Biden. La sostenitrice democratica Barbra Streisand ha scritto domenica su X che le persone dovrebbero essere grate per quello che ha definito «il suo sostegno alla nostra democrazia». 

Mentre molte star hanno reso omaggio al mandato di Biden come presidente, altri si sono interrogati sul futuro. La cantautrice e attrice Cher ha ricordato di aver fatto campagna a sostegno del presidente americano, apprezzando il suo gesto e augurandosi che «i democratici pensino fuori dagli schemi» per il nuovo candidato. 

Il fratello e collaboratore della popstar Billie Eilish, vincitore di un Oscar e autore di canzoni, Finneas, ha postato una foto della sua famiglia in piedi, nello Studio Ovale, con il presidente Biden e ha scritto: «Oggi vedo una persona che mette il popolo davanti a sé e al proprio orgoglio, e per questo ho un enorme rispetto».

L'attore di «Guerre stellari» Mark Hamill ha commentato: «Joe Biden ha un record di risultati ineguagliato da qualsiasi altro presidente. Ha restituito onestà, dignità e integrità alla carica dopo quattro anni di bugie, scandali e caos. Grazie per il suo servizio, signor presidente. Ora è nostro dovere di americani patriottici eleggere il democratico che onorerà e porterà avanti la sua eredità».

L'attore Mark Ruffalo, noto per aver interpretato Bruce Banner/Hulk nella saga «The Avengers», si schiera apertamente: «No a Trump/Vance. No all'acquisizione religiosa cristiana di destra della nostra nazione. Non c'è niente di sbagliato nel cristianesimo, solo che non dovrebbe gestire una nazione nata dalla libertà di religione».

22 luglio 2024 ( modifica il 22 luglio 2024 | 15:35)

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