Medici, asili, uffici giudiziari, come cambiano le pensioni: chi potrà evitare la stretta
di Enrico Marro
Scioperano martedì, per l’intera giornata, medici e infermieri. La protesta è stata decisa dai maggiori sindacati del personale ospedaliero, Anaao Assomed e Cimo. Potrebbero saltare 1,5 milioni di visite, esami e interventi. All’agitazione aderisce anche il sindacato degli infermieri Nursing Up. Verranno garantite le prestazioni d’urgenza, come il Pronto soccorso, il 118 e gli interventi per il parto. Sono però a rischio tutti i servizi, spiega l’Anaao Assomed, compresi esami di laboratorio, interventi chirurgici, visite specialistiche. E non finisce qui. Un nuovo sciopero colpirà la sanità lunedì 18 dicembre, questa volta proclamato dalle altre sigle della Intersindacale medica.
Il malcontento tra i camici bianchi era in aumento da mesi e la manovra di bilancio del governo è solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, con i tagli alle pensioni della categoria e di altri tre comparti (enti locali, personale degli uffici giudiziari, maestri d’asilo e delle elementari parificate) che l’esecutivo ha deciso per risparmiare ben 21 miliardi di euro fino al 2043 e che poi ha promesso di correggere con una parziale marcia indietro che però ancora non è stata approvata in Parlamento. «Contiamo - ha detto lunedì il ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani - che il governo possa depositare i suoi emendamenti» alla manovra «entro questa settimana» precisando che «il più importante è quello sulle pensioni dei medici».
di Enrico Marro
Più in generale, i sindacati dei medici accusano la manovra di non salvaguardare il servizio sanitario nazionale: mancano, infatti, 30 mila medici ospedalieri, in particolare nel Pronto soccorso, 65 mila infermieri ed entro il 2025 andranno in pensione oltre 40 mila tra medici e altro personale.
Previste manifestazioni in tutta Italia. Almeno sei le richieste dei sindacati: assunzioni, detassazione di una parte della retribuzione, più fondi per il contratto di lavoro, depenalizzazione dell’atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni e creazione di un’area contrattuale autonoma per gli infermieri.
Il governo, afferma all’Ansa Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed, «faccia marcia indietro sulla legge di Bilancio e tuteli i professionisti della sanità». E sulle pensioni, dice, non bastano i correttivi (il governo vuole cancellare il taglio per chi va in pensione di vecchiaia e attenuarlo per chi va in pensione anticipata): «Chiediamo il ritiro della norma. Ma, a oggi, la premier non ci ha convocato».
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05 dic 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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