Lamine Yamal e Jamal Musiala, chi vince i quarti degli Europei? La sfida tra i fenomeni di Spagna-Germania
È il duello più atteso di questo quarto di finale dell'Europeo tra Spagna e Germania, due Nazionali in cui stelline così riescono a brillare: da un lato Lamine Yamal, dall'altro Jamal Musiala. Trentasette anni in due
Tutta la vita davanti. E il futuro che bussa stasera alla porta, sotto forma di una partita, Spagna-Germania, che è una specie di finale crudele e anticipata. Jamal e Yamal: anche il nome si assomiglia. Come il talento, immenso. E l’età. Sedici anni lo spagnolo Lamine Yamal, ventuno il tedesco Jamal Musiala. Il loro faccia a faccia, oggi alle 18 qui a Stoccarda, sarà lo show nello show di un quarto di finale senza favoriti, anche se i tedeschi hanno dalla loro il vantaggio di giocare in casa. Nello spiazzo davanti all’imperdibile Mercedes-Benz Museum, che sta proprio dirimpetto allo stadio, tifosi disperati girano alla ricerca di un biglietto d’ingresso, introvabile ormai da giorni, pronti a pagarlo fino a 3.000 euro.
È la serata delle stelline, che in questo torneo si sono già prese il palcoscenico: due assist e una serie infinita di skills, di giocate, per l’esterno del Barcellona, che col suo apparecchio per i denti è l’idolo dei suoi coetanei e non solo, insieme all’amico inseparabile Nico Williams, 21 anni; tre gol e titolo provvisorio di capocannoniere per il trequartista del Bayern, che insieme al compagno Florian Wirtz è l’incubo di ogni difesa.
Insieme Yamal & Musiala valgono una fortuna, 300 milioni di euro, 150 per uno, anche se il primo ha addirittura una clausola choc da un miliardo di euro: un prezzo di mercato che non può che alzarsi ulteriormente. A unirli, anche il fatto che entrambi sono figli di immigrati africani e rappresentano il volto nuovo dei rispettivi Paesi. Lamine è cresciuto nella periferia di Barcellona da padre marocchino e madre della Guinea Equatoriale, mentre Jamal è nato proprio qui a Stoccarda, da padre nigeriano e madre tedesca. «Pazzesco quello che fa, sono felice di vederlo dal vivo, ma la Spagna non è solo Yamal» è andato all’attacco Musiala, aprendo ufficialmente il duello.
Uno che di sicuro stasera sa di giocarsi un pezzo di futuro è anche Alvaro Morata: il Milan si è messo sulle sue tracce, con l’Atletico Madrid c’è una clausola da 13 milioni di euro. Sta disputando un buonissimo Europeo, Alvarito. E questa finale anticipata è una vetrina imperdibile.
«Non voglio offendere nessuno, ma abbiamo la squadra migliore in questo torneo» ha sentenziato il c.t. spagnolo, Luis De la Fuente, il normalizzatore che ha saputo dare un decisivo equilibrio tattico e mentale alla Roja. Il tiki taka originale, guardioliano, è stato sostituito da una strategia più verticale e moderna, disegnata sulle caratteristiche proprio di Yamal e Williams.
«Sì, la Spagna è una delle candidate al titolo, ma ci siamo anche noi» ha ribattuto Julian Nagelsmann, c.t. della Mannschaft, che ha parlato anche del duello fra le stelline: «Yamal ha grandi qualità e ha solo 16 anni. La mia attenzione però non è su di lui, ma sul mio Jamal». Il futuro bussa. Chi apre la porta?