Yamal, in Germania non può giocare dopo le 23: il motivo

diSalvatore Riggio

Lamine Yamal, il talento 16enne del Barcellona e della Spagna, non può finire le partite che iniziano alle 21. La legge tedesca sul lavoro minorile è severa: alle 23 deve aver finito tutto. Le Furie Rosse sperano in una deroga

C’è un altro curioso caso che riguarda Lamine Yamal. E stavolta non sono i compiti che il talento del Barcellona, 17 anni il 13 luglio, sta facendo tra un allenamento e una partita. Ma riguarda una legge sul lavoro minorile in vigore in Germania, paese nel quale si stanno disputando gli Europei. 

È  la Bild a fare luce sulla questione. In sostanza, essendo ancora minorenne, Yamal non può restare in campo fino alla fine come tutti i suoi compagni, ma dovrebbe terminare i suoi impegni entro le ore 23, comprese le interviste post partita. 

Ma cosa dice la legge tedesca? Parla chiaro: le normative vietano ai ragazzi con meno di 18 anni di lavorare dopo le ore 20, mentre agli atleti è concessa una proroga che gli consente di restare in attività fino alle 23: l’orario, naturalmente, deve comprendere tutto. Quindi, anche la doccia, gli impegni con i media e l’uscita dallo stadio che non possono protrarsi oltre il limite. 

E in effetti il c.t. Luis de la Fuente ha sostituito Yamal nella sfida con l’Italia. Il match è iniziato alle 21 e l’esterno offensivo ha lasciato il campo al minuto 71 (alle 22.30 circa) così da permettergli di terminare entro l’orario prestabilito.

Invece, non ha avuto nessun problema contro la Croazia (in quel caso fu sostituito al minuto 86), il 15 giugno, essendo iniziata alle ore 18. Detto questo, la Spagna avrà lo stesso problema domani, lunedì 24 giugno, nel match con l’Albania che inizia alle 21. Anche se la gara, in realtà, non è decisiva per le Furie Rosse, essendo già qualificate agli ottavi come prime nel girone. E, quindi, Yamal può anche non giocare per il turnover

Chissà, però, se in questi giorni, la Federcalcio spagnola riuscirà a strappare una deroga al governo tedesco. Ma nel caso di violazione, la Spagna non correrebbe il rischio di sanzioni sportive, ma solo una multa di 30mila euro. 

23 giugno 2024

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