Le accuse a Toti contenute nell'ordinanza: «Finanziamenti ai suoi comitati elettorali in cambio di favori»
Sono cinque le accuse a Toti contenute dell’ordinanza che dal 7 maggio scorso costringe il governatore agli arresti nella sua villetta di Ameglia. L'inchiesta, partita a metà del 2021, coinvolge una trentina di persone
È un quadro corruttivo con al centro Giovanni Toti quello che fissa la procura di Genova nell’inchiesta che ha squinternato la Liguria e messo in agitazione la politica nazionale ad un passo dalle elezioni europee. Il governatore avrebbe preso tangenti sotto forma di finanziamenti ai suoi comitati elettorali in cambio di interventi e favori di chi avrebbe pagato.
L'inchiesta su Toti e Spinelli
Migliaia e migliaia di pagine, una sterminata ordinanza cautelare sono le basi di un’inchiesta che, partita a metà del 2021, coinvolge una trentina di persone. Il governatore e l’imprenditore Aldo Spinelli, il ras della logistica portuale genovese, sono i principali indagati di un procedimento che ha potuto sottacqua per oltre tre anni grazie alla contestazione della finalità mafiosa attribuita (non a Toti) in relazione alla presunta compravendita di 300/400 voti della comunità di persone originarie di Riesi, nel Nisseno, che vive a Genova. Come molte indagini di mafia, anche questa si basa quasi esclusivamente su anni di intercettazioni di ogni tipo.
Le accuse
Sono cinque le accuse contenute dell’ordinanza che dal 7 maggio scorso costringe Toti agli arresti nella sua villetta di Ameglia.
La prima corruzione riguarda la proroga di 30 anni della concessione demaniale per l’area in cui si trova il terminal merci Rinfuse, assegnata il 2 dicembre 2021 alla società in cui Spinelli ha il 55 % delle quote, il resto è detenuto da Gianluigi Aponte, il più grade armatore al mondo. L’iter del rinnovo è stato particolarmente accidentato ma, secondo i pm del procuratore Nicola Piacente, è stato aiutato dalla promessa fatta dall’imprenditore a Toti di finanziare il Comitato dal quale il Governatore riceve i fondi per l’attività politica. Una settimana dopo l’approvazione della proroga da parte dell’Autorità portuale, Spinelli versa 44 mila euro al comitato, soldi che per l’accusa il governatore avrebbe chiesto più volte all’imprenditore. Toti avrebbe fatto pressioni sul presidente dell’ Authority Paolo Signorini.
I soldi
Spinelli è sempre a caccia di aree dove espandere la sua attività e che, con la costruzione della diga foranea da 1,3 miliardi finanziata dal Pnrr, aumentano di valore in modo esponenziale. Nella primavera-estate 2022 ricomincia a lavorare Toti ai fianchi. Le intercettazioni dimostrano come richieda il suo aiuto per ottenere dall’Autorità portuale l’area Carbonile che è stata liberata dopo lo smantellamento della centrale termoelettrica dell’Enel. Ci riesce, per l’accusa, grazie all’aiuto di Toti al quale avrebbe versato altri 30 mila euro anche per mettere le mani su un’area delle autostrade e per «tombare» la calata Concenter.
C’è anche una accusa che si riferisce alla privatizzazione della spiaggia di Punta dell’Olmo a Varazze di fronte ad un complesso residenziale costruito da Spinelli che, però, non avverrà mai, ma i pm collegano all’attivismo di Toti per una soluzione i 4.100 euro che Spinelli paga per una cena elettorale.
Infine una accusa di corruzione si riferisca alla vicenda della pubblicità per la campagna elettorale di Marco Bucci prima che diventasse sindaco. A pagare sarebbe stata Esselunga in cambio di facilitazioni per le pratiche edilizie per due supermercati.