L'inchiesta di Genova, tutte le accuse per Giovanni Toti: dalla corruzione al voto di scambio; la sua difesa e quello che rischia

diAlessandro Fulloni, inviato a Genova

I tre capi d'accusa: la concessione trentennale., i rapporti con i «riesini» e il presunto interessamento sulla destinazione sulla spiaggia di Punta Olmo. La questione dei soldi transitati sul suo conto e la valutazione sulle dimissioni

L'inchiesta di Genova, tutte le accuse per Giovanni Toti: dalla corruzione al voto di scambio; la sua difesa e quello che rischia

Giovanni Toti e Aldo Spinelli

Dalle 11 circa, in una caserma della Guardia di Finanza, il governatore della Liguria Giovanni Toti sarà davanti ai pm che lo hanno convocato, accusandolo di corruzione e voto di scambio. Vediamo in sintesi ciò di cui presumibilmente dovrà parlare, relativamente a tre capi d'accusa.

Ai domiciliari dallo scorso 7 maggio, il presidente della Regione
dovrà spiegare i motivi del suo presunto «pressing»  riguardante la proroga, a trent'anni, della concessione al Terminal Rinfuse, un'area di stoccaggio al
porto di Genova. I permessi sarebbero stati dati dal Comitato di gestione del porto mentre invece la procedura avrebbe dovuto essere più complessa, coinvolgendo anche la Regione.

Toti, 55 anni, ex giornalista Mediaset, viareggino, sarà chiamato inoltre a chiarire se sul serio ci siano stati rapporti, per un voto di scambio, con i gemelli Testa, i «riesini» che al quartiere Certosa, in vista delle Regionali del 2020, controllavano circa 400 preferenze. Per quei contatti, il suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani, è indagato per voto di scambio con l'aggravante mafiosa.

E ancora: c'è il presunto interessamento per destinare una parte della spiaggia pubblica di Punta Olmo, a Celle Ligure, a uso privato per i 42 appartamenti preventivati dal sciò Aldo Spinelli. 

Infine: per il governatore c'è anche la questione, emersa in questi ultini giorni,  dei 55 mila euro transitati, in tre bonifici differenti tra il 10 giugno e il 2o ottobre 2022 (dunque tra le amministrative le politiche di quell'anno), dalle casse del Comitato lista Toti a un suo conto corrente personale. Per Stefano Savi, l'avvocato di Toti, quei soldi sono serviti per pagare i 25 mila euro di risarcimento a Raffaella Paita, attuale senatrice di Italia viva, che lo aveva querelato per delle frasi comparse sui social e in alcune interviste. Il tribunale civile di La Spezia, in una sentenza del 15 luglio 2022, le ha considerate diffamatorie condannando il governatore che ha preso il contante dal conto corrente del comitato, «circostanza ricadente - precisa la difesa - nella normale attività politica».

Al di là della possibile condanna penale, cosa rischia il governatore? Le opposizioni chiedono  le dimissioni. Ma Toti, stando a quel che filtra dall'avvocato, ha le idee ben chiare.  «Fin dall'inizio ha detto che è una valutazione che sarà fatta, ma non in solitaria - spiega Savi - perché ha delle ripercussioni notevoli sul quadro istituzionale e deve essere assunta dopo aver consultato i suoi collaboratori e le forze politiche della sua maggioranza». 

23 maggio 2024

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