Dalla lista Toti soldi al conto di Cozzani
Oggi l’interrogatorio del governatore, sospetti su 27 mila euro all’ex capo di gabinetto. Fontana attacca l’inchiesta
Quello di oggi è il giorno dell’interrogatorio. Il governatore della Liguria Giovanni Toti sarà davanti ai pm che lo hanno convocato, accusandolo di corruzione. Ai domiciliari dallo scorso 7 maggio, il presidente della Regione dovrà spiegare i motivi del suo presunto «pressing» relativo alla proroga, a trent’anni, della concessione al Terminal Rinfuse, un’area di stoccaggio al porto di Genova. Toti, 55 anni, ex giornalista Mediaset, sarà chiamato inoltre a chiarire se sul serio ci siano stati rapporti, per un voto di scambio, con i gemelli Testa, i «riesini» che al quartiere Certosa, in vista delle Regionali del 2020, controllavano circa 400 preferenze. Ma per il governatore c’è anche la questione dei 55 mila euro transitati, in tre bonifici differenti tra il 10 giugno e il 2o ottobre 2022 (dunque tra le amministrative e le politiche di quell’anno), dalle casse del Comitato lista Toti a un suo conto corrente personale.
Per Stefano Savi, l’avvocato di Toti, quei soldi sono serviti per pagare i 25 mila euro di risarcimento a Raffaella Paita, attuale senatrice di Italia viva, che lo aveva querelato per delle frasi comparse sui social e in alcune interviste. Il tribunale civile di La Spezia, in una sentenza del 15 luglio 2022, le ha considerate diffamatorie condannando il governatore che ha preso il contante dal conto corrente del comitato, «circostanza ricadente — precisa la difesa — nella normale attività politica». Intanto l’indagine va avanti. Dalle carte emerge «un’operazione finanziaria sospetta» che coinvolge Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, e di cui parla un’informativa delle Fiamme gialle. Su «un proprio conto corrente», denominato «Passadore», sono giunti 27.200 euro provenienti dalle casse della Comitato. Il suo avvocato, Massimo Ceresa Gastaldo, spiega: quei soldi sono finiti nel conto corrente «aperto dallo stesso Cozzani in qualità di mandatario elettorale. Versamenti regolarmente rendicontati sino al centesimo al termine della campagna elettorale e di cui c’è traccia sul sito della Regione».
Accertamenti anche su una consulenza data da Paolo Signorini, nelle vesti di ad di Iren, all’imprenditore Mauro Vianello. Iren, peraltro, ha sospeso in via cautelativa tutti i contratti riconducibili allo stesso Signorini, revocandogli pure le deleghe. Nel frattempo il gip ha respinto la richiesta di revoca della misura interdittiva (non può esercitare la sua attività di imprenditore) nei confronti di Francesco Moncada, ex consigliere nel cda di Esselunga e indagato per un presunto finanziamento illecito alla lista Toti. Nei suoi confronti permangono «gravi indizi di colpevolezza». La polemica politica non cessa: per il governatore della Lombardia Attilio Fontana le accuse al suo omologo della Liguria «sono stiracchiate». Infine il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: alla Camera ha annunciato a breve un bando per selezionare il nuovo presidente dell’Autorità portuale ribadendo che i lavori per la nuova diga devono andare avanti.