Superlega, il Tribunale di Madrid: «Da Uefa e Fifa abuso di posizione dominante»
La giudice del tribunale di Madrid invita Fifa e Uefa a «cessare la condotta anticoncorrenziale» e ne vieta «una ripetizione futura» nei confronti della Superlega
Dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso dicembre, nuovo punto a favore della Superlega nel braccio di ferro contro Uefa e Fifa. La sentenza del tribunale del Commercio di Madrid si è pronunciata a favore della Superlega nella causa contro i due organi di governo del calcio. Anche in questo caso, accusati di «abuso di posizione dominante» e di «ostacolo alla libera concorrenza sul mercato».
La giudice del Tribunale mercantile numero 17 della capitale spagnola, Sofía Gil García, ritiene che Uefa e Fifa abbiano «violato gli articoli 101 e 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea». La sentenza impone a Uefa e Fifa di «cessare la condotta anticoncorrenziale» e ne vieta «una ripetizione futura».
È la prima volta che un tribunale europeo applica il quadro giuridico emesso dalla Cgue, e la decisione è pertanto vincolante ed esecutiva in tutta l'Unione europea.
Da Nyon la Uefa ha prontamente replicato prendendo atto della sentenza, sottolineando però come «il tribunale non ha dato il via libera né approvato progetti come la Superlega. Il giudice, infatti, ha affermato che il progetto della Superlega è stato abbandonato da tempo e che non si può pretendere che si pronunci su eventuali progetti astratti». Per questo, afferma ancora la Uefa, «la sentenza non attribuisce a terzi il diritto di svolgere concorsi senza autorizzazione e non riguarda alcun progetto futuro né tanto meno qualsiasi versione modificata di un progetto esistente. In ogni caso, la Uefa si prenderà del tempo per studiare la sentenza prima di decidere se siano necessarie ulteriori azioni».
Sul fronte opposto, A22, la società che vuole rilanciare il progetto di riforma delle Coppe Europe, è soddisfatta. Il ceo Bernd Reichart ha aggiunto: «È un passo importante verso un panorama calcistico di club veramente competitivo e sostenibile in Europa. Per troppo tempo è stato permesso all'Uefa di controllare e dominare il calcio di club a livello europeo», rimarcando come «le azioni aggressive intraprese per proteggere il suo monopolio» abbiano «soffocato l'innovazione per decenni».
«I club non dovrebbero temere minacce di sanzioni semplicemente per avere idee e conversazioni — ha concluso Reichart — L'era del monopolio è definitivamente terminata. Non vediamo l'ora di continuare il nostro dialogo con i club di tutte le dimensioni per migliorare il calcio di club a livello internazionale e renderlo più accessibile e avvincente».