Imballaggi, no alla frutta «sfusa» e al riuso delle bottiglie di vino (più spazio al riciclo)

Imballaggi, no alla frutta «sfusa» e al riuso delle bottiglie di vino (ma più spazio al riciclo) Imballaggi, no alla frutta «sfusa» e al riuso delle bottiglie di vino (ma più spazio al riciclo)

Il Parlamento europeo cambia in modo sostanziale il regolamento sugli imballaggi. La direzione è quella richiesta da tutte le associazioni d’impresa del Paese, insieme con i sindacati. Una posizione corale che ha fatto breccia evidentemente anche nella maggioranza di Strasburgo. La plenaria ha licenziato il nuovo testo con 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti. I cambiamenti complessivi non hanno però convinto del tutto gli eurodeputati di FdI che alla fine hanno votato contro. «Il testo è a nostro avviso ancora sbilanciato verso il riuso», dice il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.

L’esenzione per l’Italia

Ora il regolamento passerà all’esame del Consiglio Ue e quindi del trilogo (Commissione, Consiglio e Parlamento). Vediamo le principali novità introdotte ieri. Per cominciare è stato scongiurato il divieto dei contenitori monouso per quanto riguarda i prodotti alimentari in nome del fatto che il riuso implicherebbe un forte impiego di acqua ed energia per lavare e ridistribuire i contenitori. In generale, i Paesi che riciclano almeno l’85% degli imballaggi non saranno sottoposti a nuovi vincoli.

Nessun obbligo per vini e liquori

L’articolo 26 che imponeva quote di riutilizzo degli imballaggi, per esempio, da parte di ristoranti e supermercati è stato anch’esso modificato. In pratica, prima era previsto che tutta la frutta e verdura sotto il chilo e mezzo dovesse essere venduta sfusa, ora non più. Nessun obbligo di riusare i contenitori di vino e liquori. Mantenuta anche la possibilità di impiegare imballaggi di cartone per i grandi elettrodomestici che prima doveva essere eliminata.

Le parole di Pichetto Fratin

Generale soddisfazione nel governo, dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a quello delle Imprese, Adolfo Urso. Stesso sentire tra le associazioni delle imprese. «Ha vinto la scienza», si dice in Confindustria. L’ex presidente di Viale dell’Astronomia, Antonio D’Amato, che molto si è battuto per questi cambiamenti, aggiunge che «il risultato di ieri è un importante esempio di collaborazione trasversale tra le forze politiche di tutti i Paesi europei, guidate dalla forte spinta del governo e degli eurodeputati italiani».

La soddisfazione delle associazioni

Si sono schierati a favore delle modifiche Massimiliano Salini (Forza Italia, Ppe), Pietro Fiocchi, FdI, per i conservatori europei, Silvia Sardone (Lega, gruppo di Identità e democrazia), Achille Variati, Patrizia Toia e Paolo De Castro (Pd, Socialisti e democratici). Con quest’ultimo che ha parlato di «gioco di squadra italiano». «Parlano di «vittoria per le imprese» le associazioni della distribuzione come quelle dell’industria, da Assografici a Federvini, Unionplast e Anfima, solo per segnalarne alcune. Oltre alle organizzazioni degli agricoltori, convinte che i nuovi imballaggi avrebbero penalizzato l’export alimentare.

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