Frodi, con l’intelligenza artificiale si possono ridurre: ecco come
di Gabriele Petrucciani
In quattro giorni Sam Altman è stato licenziato da OpenAI, è diventato leader di un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale di Microsoft e infine è tornato alla casella di partenza, alla guida cioè della società che ha sviluppato ChatGpt. Cosa c’è dietro i continui ribaltoni in OpenAI? Secondo i media americani, l’improvvisa cacciata di Altman sarebbe legata anche a una scoperta nel campo dell’intelligenza artificiale che alcuni ricercatori avrebbero giudicato «potenzialmente pericolosa» per l’umanità.
OpenAI è al lavoro da tempo su un progetto che ha nome in codice «Q*», Q-Star. L’obiettivo è arrivare a sviluppare la cosiddetta superintelligenza artificiale, nota anche come intelligenza artificiale generale, in grado di superare quella umana. Secondo alcuni ricercatori, il traguardo è irraggiungibile, secondo altri sarebbe meglio non raggiungerlo perché a quel punto le macchine potrebbero ribellarsi ai loro creatori. Altman è invece convinto che l’intelligenza artificiale generale sia alla portata e, grazie anche al supporto del primo azionista di OpenAI, Microsoft, ha dedicato cospicue risorse umane e finanziarie al progetto.
di Gabriele Petrucciani
Questo sforzo avrebbe portato in tempi recenti a una nuova scoperta in grado di avvicinare di molto la creazione di una superintelligenza artificiale. Considerando la svolta nel progetto Q* una potenziale minaccia per l’umanità, alcuni ricercatori di OpenAI avrebbero scritto una lettera al board della società, chiedendo un supplemento di riflessione circa l’opportunità di compiere ulteriori passi in avanti. La missiva sarebbe stato uno degli elementi alla base dell’improvviso licenziamento di Altman che il consiglio della società ha accusato di scarsa sincerità, probabilmente anche riguardo ai progressi compiuti nel campo dell’intelligenza artificiale generale.
Così fosse, il ritorno di Altman alla guida di OpenAI assumerebbe contorni piuttosto inquietanti. È pur vero che il co-fondatore della società non siederà più nel nuovo board che avvierà un’indagine indipendente tesa ad accertare le cause del licenziamento di Altman e della conseguente rivolta dei dipendenti della società contro il precedente consiglio di amministrazione. D’altra parte, la mancanza di trasparenza riguardo agli eventi dell’ultima settimana non pare compatibile con l’interesse pubblico a conoscere l’evoluzione di una tecnologia che, a detta dello stesso amministratore delegato di Microsoft, è destinata ad aprire una nuova era per l’umanità.
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23 nov 2023
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