United Airlines, gli aerei a terra per non aver consegnato un documento (sul divieto di fumo)

United Airlines, la terza compagnia aerea del mondo, ha dovuto lasciare a terra — per qualche ora — tutti i suoi Airbus A321neo. Ma non per motivi di sicurezza o per la scoperta di qualche difetto meccanico. Negli uffici legali del vettore si sono accorti di non aver consegnato un documento. E così con quei velivoli in volo stavano violando, senza volerlo, una norma ormai superata ma ancora in vigore: quella della segnaletica del divieto di fumo a bordo.

La decisione estrema

Il tutto si verifica tra il primo pomeriggio e la sera americana di lunedì 12 febbraio. Uno dopo l’altro i cinque Airbus A321neo consegnati nelle ultime settimane a United vengono lasciati a terra. I voli successivi, inizialmente previsti con quel modello, vengono riprogrammati con i Boeing 737 e non senza qualche ora di ritardo per i passeggeri. Non è un grande problema per il vettore statunitense dal momento che la sua flotta conta 949 jet, secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma specializzata ch-aviation.

La spiegazione

Sui social i passeggeri-utenti appassionati del trasporto aereo iniziano a farsi alcune domande e a chiedersi cosa stia succedendo. Fino a quando Seth Miller, uno dei più esperti del settore, scova la ragione. Una normativa del 1990 della Faa (l’ente federale dell’aviazione Usa) — vecchia e superata, ma ancora in vigore — stabilisce che l’indicazione «Vietato fumare» che ogni passeggero si trova sopra le proprie teste in aereo, all’altezza delle cappelliere, deve essere accesa e spenta manualmente dall’equipaggio (leggi qui la norma). 

United Airlines e caso degli aerei a terra per non aver consegnato un documento (sul divieto di fumo)

Il primo A321neo consegnato a United Airlines

I nuovi jet

Piccolo particolare: i velivoli di nuova generazione — come l’Airbus A321neo — sono dotati di un software che gestisce automaticamente la segnaletica durante il volo, così da liberare piloti e assistenti di volo da questa incombenza. L’indicazione resta sempre accesa sui nuovi aerei — cosa sensata, secondo gli addetti ai lavori, visto che ormai non si può fumare a bordo da un quarto di secolo — ma questo finisce per violare proprio quella norma del 1990. E così negli Usa le aviolinee ogni volta che ricevono un nuovo modello di aereo devono chiedere un’esenzione a quella legge.

La richiesta di esenzione

Cosa che nel 2020, per esempio, ha fatto United chiedendo l’esenzione per i Boeing 737, 757, 767 e 777 (richiesta accolta dalla Faa). Però quando a ottobre 2023 la compagnia ha ricevuto il primo A321neo qualcuno si è dimenticato di chiedere all’ente federale per l’aviazione di aggiungere anche questo nuovo modello alla lista. La documentazione — come mostrano i registri ufficiali — è stata inviata proprio il 12 febbraio, ma nell’attesa del via libera della Faa, la compagnia ha deciso di lasciare a terra i cinque jet.

Il via libera

L’autorizzazione dell’ente federale è arrivata in tarda serata di lunedì — la notte in Italia — e i velivoli hanno ripreso a volare dopo qualche ora. La compagnia in una nota ha confermato l’intoppo burocratico, così come la Faa che ha sottolineato che «non si è trattato di un problema di sicurezza del volo». Altri vettori Usa — come le low cost Allegiant e Frontier — hanno depositato la stessa richiesta per i loro velivoli più nuovi. In attesa che qualcuno si decida ad aggiornare le norme. E a conferma del fatto che il trasporto aereo resta il settore più regolamentato del mondo.

lberberi@corriere.it

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