Voli a Pasqua, le tariffe salgono dell’11%: Reggio Calabria e Firenze gli aeroporti più cari
di Leonard Berberi
L’era dei voli a 0,99, 4,99 o 9,99 euro, a tratta, sarà pure finita da un paio d’anni. Ma due voli su tre di Ryanair da Bergamo a Dublino al momento costano 14,99 euro il 30 aprile, la stessa cifra chiesta per un Palermo-Milano Malpensa il 16 aprile, per non parlare della tratta Bergamo-Tirana che il 20 aprile costa 10,99 euro con Wizz Air o il Malpensa-Londra Gatwick che il 2 maggio con easyJet è in vendita a 18,49 euro. Il tutto tasse incluse, servizi aggiuntivi (bagaglio a mano, scelta del posto) esclusi.
Nei sette mesi che vanno da aprile a ottobre di quest’anno le principali compagnie low cost hanno messo in vendita oltre 20 milioni di posti a meno di 30 euro ciascuno sui collegamenti interni all’Italia e tra il nostro Paese e l’Europa. Pari al 40% dell’intera offerta di sedili di queste aviolinee. È quanto emerge da un’analisi che il Corriere ha effettuato sulle tariffe caricate nelle varie piattaforme di vendita.
di Leonard Berberi
I dati, soprattutto se si guarda al mercato italiano, mostrano una certa «pressione» sui biglietti. Di fianco ai (tanti) giorni più cari della media storica, compaiono momenti in cui i prezzi — sia sui voli nazionali, sia internazionali — crollano. Un po’ perché le compagnie fanno fatica a riempire gli aerei in quegli orari specifici — spiega più di un esperto di revenue management —, un po’ perché su alcune tratte la capacità di spesa dei clienti risulta limitata.
Nel periodo 1° aprile-31 ottobre 2024 le low cost analizzate (Ryanair, easyJet, Wizz Air, Vueling, Volotea, Transavia, Eurowings) hanno messo in vendita poco più di 50 milioni di sedili sui voli interni all’Italia e tra l’Italia e l’Europa, secondo i dati forniti dalla piattaforma specializzata Cirium. Di questi — emerge dall’analisi del Corriere — 20,6 milioni costano, al massimo, 29,99 euro. Più della metà dei sedili low cost li offre Ryanair, almeno nel nostro Paese.
di Leonard Berberi, inviato a Bruxelles
E anche se d’estate i biglietti sono naturalmente più costosi — per tutti, del resto è alta stagione —, l’analisi tariffaria mostra che Ryanair al momento sta mettendo in vendita 2 milioni di sedili al mese a luglio, agosto e settembre a meno di 29,99 euro. Il minimo che si trova sui voli Ryanair è 14,98 euro, il prezzo più basso con easyJet è 17,49 euro, con Vueling si parte da 19,99 euro e con Volotea da 24. Wizz Air mette a disposizione biglietti a 10,99 euro soprattutto nei mercati dove trova maggiore concorrenza.
Le tariffe più convenienti (e non è una sorpresa) restano quelle alla larga dai momenti classici di picco — per chi si sposta per vacanza, per motivi famigliari o per lavoro — come il venerdì, la domenica e il lunedì. Ma questa dinamica non vale per tutte le tratte visto che spesso si deve tenere conto anche dei flussi «locali». Un esempio? La rotta Genova-Napoli costa mediamente di meno il lunedì, in direzione opposta il prezzo più conveniente lo si trova il venerdì. Gli altri giorni della settimana al momento sono più cari.
di Leonard Berberi
Complice la Pasqua che è caduta a marzo (non capitava dal 2016), quest’anno aprile risulta mediamente meno cara degli ultimi anni. Per questo non è raro trovare voli low cost anche tra pochi giorni: come i 18,01 euro per un Bergamo-Brindisi del 5 aprile che diventano 35,28 euro totali, aggiungendo il ritorno l’11 aprile. O i 14,99 euro di un Cagliari-Palermo del 3 aprile o 36,36 euro considerando il viaggio di rientro tre giorni dopo. Anche in questo caso senza includere gli extra (come il bagaglio a mano) che quasi sempre vanno a raddoppiare, in alcuni casi a triplicare, il costo finale.
Per trovare i voli convenienti bisogna uscire dalla logica del «gregge», racconta il manager di una compagnia low cost che decide i prezzi dei biglietti. «Tutto ciò che comporta uno spostamento significativo, e nel giro di poche ore, delle persone — per esempio Pasqua, il ponte del 1° maggio, i grandi eventi sportivi e musicali nella città scelta ma anche il venerdì — fa schizzare strutturalmente i prezzi perché i voli a disposizione sono limitati», spiega. «Basta prenotare nelle "spalle" dei grandi eventi, o poco prima o poco dopo, ed ecco che le tariffe sono più basse, in alcuni casi crollano». Certo, riconosce, servirebbe «un po’ di flessibilità organizzativa: scegliendo voli al mattino presto o la sera tardi».
lberberi@corriere.it
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