Ita Airways-Lufthansa, arriva l’«avvertimento» Ue: un mese e mezzo per salvare l’accordo
di Leonard Berberi
Le compagnie low cost chiedono che Ita Airways e Lufthansa lascino il 30% degli slot (i diritti di decollo e atterraggio) — in particolare all’aeroporto di Milano Linate — come condizione per non mettersi di traverso sulle nozze italo-tedesche né presso l’Antitrust europeo, né con un successivo ricorso alla Corta di giustizia Ue. E se Ryanair guarda in particolare ad aumentare la sua presenza a Malpensa e a Roma Fiumicino — pescando tra gli slot negli orari migliori —, easyJet punta dritto verso Linate dove potrebbe aprire una nuova base. È quanto emerge dalle conversazioni che il Corriere ha avuto con i capi dei due vettori a basso costo a Bruxelles a margine di un summit sul trasporto aereo organizzato da Airlines for Europe.
Carsten Spohr, capo del gruppo Lufthansa, allo stesso evento ribadisce il suo ottimismo sullo stato della trattativa con la Direzione generale della Concorrenza Ue. «Puntiamo a ottenere il prima possibile l’ok europeo al nostro investimento in Ita», dice ai giornalisti. Anche perché «ogni politico con cui parlo a Berlino, a Roma e a Bruxelles capisce che Ita merita un futuro, l’economia italiana merita di essere collegata anche in futuro, e la cooperazione tra Lufthansa e Ita è la risposta». Spohr si attendeva di ricevere lo «statement of objections», l’avviso ufficiale della Commissione europea. Ma la conferma dell’invio del documento — che è stato scritto e approvato ed è ormai bollinato — è slittata, anche per ragioni «politiche».
di Leonard Berberi
«Penso che l’acquisizione di Ita da parte di Lufthansa dovrebbe essere approvata, ma in un modo che consenta di promuovere una maggiore concorrenza», spiega Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair. «Ita e Lufthansa devono essere obbligate a liberare almeno il 30% dei loro slot a Milano Linate, Malpensa e Roma Fiumicino così da far incrementare le offerte alternative di voli». Al momento, secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma Cirium, Ita e Lufthansa avrebbero assieme il 67% degli slot a Linate nel 2024.
«L’industria aerea europea deve consolidarsi ulteriormente per rimanere competitiva», prosegue O’Leary, uno dei ceo più longevi del settore. Ed è soprattutto per questo che «la Commissione dovrebbe andare avanti ad approvare queste fusioni tra vettori perché, alla fin fine, è la strada che bisogna seguire pure qui in Europa». Il ceo di Ryanair non si riferisce soltanto al dossier Ita-Lufthansa, ma anche alla privatizzazione della portoghese Tap, all’acquisizione di Air Europa da parte di Iag (gruppo che controlla British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus) e all’investimento di Air France-Klm nella scandinava Sas.
di Leonard Berberi
La cessione di quasi un terzo degli slot nei tre scali italiani, secondo O’Leary, sgombrerebbe il campo dalle obiezioni durante l’indagine comunitaria sull’operazione notificata e, in una seconda fase, da un possibile ricorso dei vettori rivali — Ryanair, Wizz Air, easyJet in testa — alla Corte di giustizia Ue quando l’Antitrust avrà dato l’ok alla fusione tra Ita e Lufthansa.
Sulle operazioni di fusione, il ceo di easyJet Johan Lundgren non si espone più di tanto. Da spettatore, al momento passivo, del tentativo di semplificazione dei cieli europei vuole però ottenere i maggiori benefici possibili. A partire dai diritti di decollo e atterraggio a Linate che Ita e Lufthansa saranno chiamate a rilasciare. «Non è un segreto che vorremmo quegli slot — commenta al Corriere il manager — e di certo ce ne aspettiamo diversi». L’auspicio, prosegue, «è che siano un numero sufficiente da consentirci di aprire una base a Linate: l’aeroporto si incastra perfettamente con i nostri piani di sviluppo».
lberberi@corriere.it
Iscriviti alle newsletter di L'Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18