EasyJet guarda con molta attenzione al dossier Ita Airways-Lufthansa e cerca di capire se e quanti slot riuscirà ad avere all’aeroporto di Milano Linate in cambio delle nozze italo-tedesche. L’obiettivo è avere un numero sufficiente di diritti di decollo e atterraggio per poter aprire una base posizionando almeno tre aerei in quello che è uno degli scali «premium» d’Europa più congestionati e contingentati. A confermarlo è Lorenzo Lagorio, country manager Italia del vettore britannico low cost, durante la conferenza stampa di presentazione dell’esercizio finanziario 2023 che per la società termina il 30 settembre.
I conti
Nei dodici mesi l’aviolinea ha registrato 82,8 milioni di passeggeri (di questi 20 milioni in Italia su tratte nazionali e internazionali), un tasso di riempimento degli aerei dell’89%, 8,17 miliardi di sterline di ricavi e 455 milioni di utile di gestione ante imposte, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, confermando così le stime di ottobre. A trainare i profitti è stata in particolare la divisione «Holidays» che in un anno registra un incremento del 221% (da 38 a 122 milioni di sterline). La tariffa base è cresciuta del 15% rispetto al 2022 (a 63,09 sterline), mentre i ricavi ancillari salgono del 16% (a 26,27 sterline).
In Italia
Sul fronte dei costi si nota l’aumento della spesa per il carburante (+22%), mentre al netto dell’acquisto del cherosene l’incremento è del 2%. In Italia, spiega Lagorio, easyJet ha 33 aerei basati a Malpensa (23), Napoli (7) e Venezia (3), opera 226 rotte in 21 aeroporti nazionali. Per il 2024 la low cost prevede una crescita dell’offerta — cioè dei sedili in vendita — del 9% in media, «con un +11% nella stagione invernale e un +8% durante quella estiva», sostiene il country manager.
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Il dossier italo-tedesco
In questo contesto easyJet segue la trattativa tra il ministero dell’Economia e delle finanze e Lufthansa per l’ingresso dei tedeschi in Ita Airways. Il vettore italiano ha circa il 60% degli slot al city airport milanese. «C’è un interesse strategico a crescere a Linate, già oggi è importante per noi», dice Lagorio. Oggi circa il 18% dei passeggeri di easyJet è nella categoria «business», una quota che a Linate sale al 33%, secondo i dati forniti al Corriere.
I diritti di decollo e atterraggio
La low cost britannica oggi è il primo vettore a Malpensa (con un quarto dei posti offerti) e a Linate è il secondo con l’8% dei sedili in vendita. Al «Forlanini» ha 9 coppie di slot al giorno — che garantiscono così 18 movimenti giornalieri tra andata e ritorno —, un numero insufficiente per posizionare i suoi Airbus. Per questo l’azienda — anche se Lagorio sul tema evita di pronunciarsi — punterebbe ad almeno 10-12 ulteriori coppie di slot per poter portare tre velivoli. «Ma dipende anche dagli slot che ci vogliono dare dall’operazione Ita-Lufthansa», commenta il country manager. L’occhio è rivolto in particolare ai diritti della mattina che saranno contesi anche con Wizz Air, altra pretendente degli slot.
Le prospettive
Per quanto riguarda le prospettive per il 2024 easyJet in una nota si ritiene ottimista viste anche le prenotazioni già evidenti per la prossima estate. L’azienda guarda con attenzione alle tensioni geopolitiche — sono stati interrotti i collegamenti con Tel Aviv, in Israele, e la Giordania — stanno pesando sui risultati del primo trimestre. «Secondo un’indagine fatta tra i consumatori i viaggi continuano a essere la massima priorità per le spese non essenziali delle famiglie», sostiene l’amministratore delegato di easyJet Johan Lundgren.
I dati degli scali milanesi
Alla presentazione dei conti di easyJet a Milano erano presenti anche Armando Brunini, amministratore delegato di Sea (la società di gestione di Malpensa e Linate) e Fiorenza Lipparini, direttrice generale di Milano & Partners. Brunini ha anticipato che il 2023 «è un anno che si sta chiudendo bene» per gli scali milanesi, con valori vicini a quelli pre-Covid. «Dopo un 2022 che ha visto il rimbalzo dei voli brevi e medi e delle low cost, quest’anno registriamo il pieno recupero anche del lungo raggio».
lberberi@corriere.it
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28 nov 2023
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