Il doppio fronte del trasporto aereo italiano. Da un lato l’invito all’Antitrust Ue a dare il prima possibile il via libera alle nozze Ita Airways-Lufthansa. Dall’altro l’accordo tra i sindacati e i commissari di Alitalia sugli ex dipendenti della compagnia di bandiera. I sindacati italiani, tedeschi, svizzeri e austriaci hanno scritto al commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders — che ha la delega sulla Concorrenza — per sollecitarlo ad approvare l’investimento di Lufthansa nel vettore tricolore dopo che i tedeschi assieme al ministero dell’Economia hanno notificato l’operazione lo scorso 30 novembre.
Ita-Lufthansa, pressing dei sindacati sulla Ue. Alitalia, raggiunto l’accordo sugli esuberi


«Strada giusta per Ita»
«In qualità di rappresentanti dei dipendenti di Ita e del gruppo Lufthansa, sosteniamo pienamente la partnership industriale e l’investimento in Ita da parte del gruppo», si legge. «Chiediamo alla Commissione europea di sostenere tempestivamente e positivamente la fusione per difendere la sovranità europea sulle infrastrutture critiche del trasporto aereo», scrivono le undici sigle, comprese cinque italiane Anpac, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo, Filt Cgil e Fit-Cisl. «Questa è la strada giusta per Ita per garantire i nostri posti di lavoro. È anche un passo fondamentale per mantenere l’aviazione europea forte e affidabile per i nostri cittadini e per l’economia».
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Le assunzioni
I sindacati italiani hanno incontrato Ita sui piani per i prossimi mesi. È prevista l’assunzione di 90 piloti, 330 assistenti di volo e 55 nelle aree operazioni e commerciale. Alcuni di questi nuovi ingressi arriveranno da Alitalia che il 1° dicembre ha mandato il «preavviso» di licenziamento a 2.721 dipendenti in cigs. I tre commissari dell’amministrazione straordinaria (Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Umberto Santosuosso) hanno raggiunto l’intesa con sigle che intanto blocca l’invio coatto delle lettere di licenziamento e che si conclude in modo positivo al termine di un percorso avviato nel 2022.
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L’intesa
In base all’accordo il personale ex Alitalia che nei prossimi due anni raggiungerà i requisiti pensionistici potrà andare in Naspi (indennità di disoccupazione) su base volontaria, aderendo entro il 22 dicembre. La stessa opzione viene offerta anche a chi non matura gli stessi requisiti. Chi non si ritiene soddisfatto da questa possibilità resterà in cassa integrazione fino al 31 ottobre 2024. «Con questo accordo confermiamo la richiesta fatta al governo di estensione della cigs a tutto il periodo 2024-2025 per permettere così il recupero sui posti di lavoro di tutto il personale non interessato dagli esodi volontari», sostengono in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo tra i firmatari dell’accordo con i commissari assieme ad Anpac, Anpav e Usb.
lberberi@corriere.it
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07 dic 2023
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