Noci (Polimi): «Italia fuori dalla Via della Seta, ora riequilibrare gli scambi»
di Marco Sabella
Lavorate sì, ma meglio se in smart working. Secondo quanto riporta il Financial Times, Moody’s ha consigliato al proprio personale in Cina di lavorare da casa dopo il taglio del rating al Paese da parte dell’agenzia. L’outlook è infatti passato da stabile a negativo. Una valutazione poco gradita al governo cinese tanto da spingere la società ad allertare il personale. In questi giorni Moody’s ha anche tagliato l’outlook sul rating del credito di Hong Kong da stabile a negativo, all’indomani dell’analogo giudizio negativo per la Cina.
di Marco Sabella
Il suggerimento a non recarsi in ufficio, secondo fonti tra i dipendenti citate dal quotidiano inglese, sarebbe legato alla preoccupazione per la possibile reazione di Pechino e per possibili ispezioni nella sede della società. Da qui l’invito al personale non amministrativo degli uffici di Pechino e Shanghai a restare a casa. L’Ft cita un dipendente di Moody’s in Cina: «Abbiamo paura delle ispezioni governative». Lavorare da casa potrebbe impedire alle autorità cinesi di interrogare il personale in un unico momento. Il dipendente ha rivelato che Moody’s ha anche consigliato agli analisti di Hong Kong di evitare temporaneamente i viaggi nella Cina continentale in vista del taglio. Un portavoce di Moody’s ha dichiarato: «Il nostro impegno a mantenere la riservatezza e l’integrità del processo di rating è fondamentale e pertanto non possiamo commentare eventuali discussioni interne relative a specifici rating o emittenti».
di Redazione Economia
La mossa dell’agenzia di rating statunitense è emblematica delle criticità affrontate da molte aziende straniere che lavorano in Cina. Nel 2023 diverse società hanno subito incursioni della polizia, divieti di uscita per il personale e arresti in seguito alle tensioni tra la Cina e gli Stati Uniti e i suoi alleati. Si pensi solo al caso di Mintz Group, la società di due diligence con sede a New York che a marzo ha visto le autorità cinesi fare irruzione negli uffici di Pechino del gruppo o gli interrogatori di aprile ai lavoratori della società di consulenza Bain & Company a Shanghai con sequestro di pc e telefoni.
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07 dic 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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