Con l’identificativo «M.11071» il fascicolo dell’operazione Ita Airways-Lufthansa viene ufficialmente protocollato negli uffici dell’Antitrust Ue, quelli che dovranno poi dare l’ok o far tribolare ulteriormente un accordo siglato sei mesi fa. Dopo la notifica a Bruxelles le parti interessate — o meglio: le compagnie rivali — hanno tempo dieci giorni per inviare le loro «osservazioni», come si legge nelle due pagine redatte dalla Direzione generale della Concorrenza Ue.
Ita Airways-Lufthansa, parte l’indagine Ue: le rivali hanno 10 giorni per ostacolare l’accordo


Il documento
Il documento reca la data del 30 novembre 2023. Cioè quando la Commissione «ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio», viene scritto. Una notifica che riguarda tre soggetti: «Deutsche Lufthansa AG (Germania), il ministero italiano dell’Economia e delle finanze (Italia), Italia trasporto aereo Spa (Italia) controllata dal Tesoro e società che gestisce Ita Airways».
L’operazione
Lufthansa e Tesoro «acquisiranno il controllo congiunto» di Ita e la concentrazione «avviene mediante acquisto di azioni»: inizialmente Lufthansa verserà nelle casse dell’azienda tricolore 325 milioni di euro per il 41%, salvo poi salire — al raggiungimento di determinati obiettivi intermedi — al 100% entro il 2033, sborsando qualcosa come 829 milioni di euro.
Le «osservazioni»
«A seguito di un esame preliminare — c’è scritto nel documento — la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia, la decisione finale su questo punto è riservata». Anche perché i «terzi interessati» — cioè le compagnie come Air France-Klm, British Airways, Iberia, Ryanair, easyJet, Wizz Air — potranno «presentare le loro eventuali osservazioni sulla sull’operazione proposta».
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Le date
Il dossier è nella «fase 1» dell’indagine. «La scadenza provvisoria per la decisione nella “fase 1” è il 15 gennaio 2024», spiega via e-mail una portavoce della Commissione europea. Al termine l’Antitrust Ue può autorizzare la fusione (con o senza misure correttive) oppure chiedere ulteriori approfondimenti portando il dossier alla «fase 2» (altri 90 giorni) con l’eventuale proroga di 15-20 giorni.
I «monopoli»
Durante la cosiddetta fase di «pre notifica» da Bruxelles hanno comunicato a Lufthansa e Tesoro che le nozze italo-tedesche farebbero sorgere una «concentrazione» di mercato sui flussi tra il city airport milanese e Francoforte, Monaco, Zurigo e Vienna, cioè gli hub del colosso europeo dei cieli. Come ha raccontato il Corriere la fusione porterebbe a nuovi monopoli su sei collegamenti: tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. Spunterebbero, a dire il vero, anche rotte in posizione dominante, come Milano-Bruxelles (95% in mano a Ita-Lufthansa — nell’intero 2023 —, l’altro 5% a Ryanair), Roma-Bruxelles (74% offerto dai due vettori), Milano-Amburgo (65% di Ita-Lufthansa).
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Le sinergie
Da qui la necessità di chiedere alcuni «sacrifici» a Ita e Lufthansa, a partire dalla cessione degli slot all’aeroporto di Milano Linate — scalo «premium» intasato — o la dismissione di attività non core. Le compagnie «potranno iniziare la cooperazione commerciale e operativa subito dopo aver ricevuto l’auspicata autorizzazione», spiega il vettore tedesco. Ita dovrà uscire dall’alleanza SkyTeam e passare in Star Alliance (dove c’è Lufthansa), quindi entrare nel gruppo europeo (che comprende Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Air Dolomiti) e beneficiare della joint venture transatlantica «A++» con United Airlines e Air Canada.
lberberi@corriere.it
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01 dic 2023
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